Ermanno Bonomi |
Ci
parli un po' della sua azienda. Che cosa producete e da quanto tempo ve ne
occupate?
La
Derbylegnoceramica nasce negli anni ’70. Mio papà Lorenzo un 15 anni prima ebbe
l’idea assieme ad altre persone di portare l’artigianato nelle case di tutti i
valdostani con la Grolla che è stata una delle prime vittime della crisi.
I vostri prodotti hanno un mercato
principalmente regionale?
Sì
e no. Abbiamo una linea destinata alla Valle d’Aosta costituita principalmente dai
nostri Tatà in ceramica con le ruote di legno che si vedono nei negozi dell’Ivat
e a Sant’Orso e poi abbiamo dei prodotti destinati a tipologie di negozi
diversi fuori dalla Valle e fuori dall’Italia.
Lei ha un doppio osservatorio -
quello aziendale e quello dell'Ivat - Dal suo punto di vista il settore
dell'artigianato, in particolare di quello tipico, come sta reagendo alla
crisi?
Un
po’ come tutto il mercato globale. Purtroppo nel caso del nostro settore ci
sono stati dei momenti in cui abbiamo perso clientela. La nostra azienda prima
del 2000 esportava un buon 70%. Con l’avvento dell’euro abbiamo perso di
competitività e per noi la crisi è iniziata già piano piano fin da allora. Per quanto
poi riguarda l’artigianato locale tutto sommato tiene. A livello nazionale si
registra un calo del 30%. I negozi dell’Ivat sono ad un meno 6%. E’ un buon
risultato e una risposta tutto sommato positiva per gli artigiani.
Un calo in controtendenza?
Sì.
Ma anche perché – è giusto dirlo – chi oggi vuole comprare un prodotto
certificato di artigianato valdostano può trovarlo soltanto nei negozi Ivat. I
punti vendita sono pochi. Ma una volta un’azienda piccola come la nostra poteva
contare 150 clienti ad oggi li possiamo contare sulle dita di al massimo
entrambe le mani.
Una curiosità: quanto è utile la
partecipazioni alle fiere di settore?
Assolutamente
sì. La partecipazione alla manifestazione è il sale del commercio. Noi abbiamo
partecipato da oltre 25 anni alle Fiere di Milano, Francoforte, Tokio, Mosca.
Poi ci sono anche Fiere come sant’Orso che ci permettono di incontrare
sicuramente gli amici – perché rimane una festa – ma ci permette anche di fare
un test sui nuovi prodotti che presentiamo al pubblico.
Che cosa può fare l'Ivat per
aiutare il settore?
Innanzitutto
Ivat è stata un punto di riferimento per tutti gli artigiani valdostani – noi dobbiamo
pensare che le aziende valdostane sono delle microaziende – inoltre ha permesso
di far conoscere il nostro artigianato ai turisti, facendo così crescere piano
piano queste aziende e ora con i suoi sette negozi ha un ruolo fondamentale
nell’affrontare la crisi.
Disponibilità di credito e burocrazia crescente sono i due nodi
cruciali a livello regionale...
Per quanto riguarda la
burocrazia tutto sommato in Valle questo problema non c’è per quanto riguarda
il nostro settore. La Camera di Commercio funziona bene e così pure gli uffici
competenti che ci stanno dando delle belle risposte. Faccio un esempio: quando
mandiamo della merce in certi paesi abbiamo bisogno di un certificato di
origine. In valle lo puoi ottener in un giorno massimo un giorno e mezzo.
Alcuni colleghi di fuori Valle mi parlano di almeno 25 giorni. Il credito è
invece un problema che abbiamo paradossalmente accantonato. E’ vero che nei
momenti di crisi si dovrebbe investire, ma la dimensione delle nostre aziende
non ci permette di fare una programmazione tale da richiedere investimenti.
Stiamo aspettando che passi la tempesta.
Una novità da annunciare in esclusiva a ImpresaVda…
Come già dicevo Sant’Orso per
noi è l’occasione di presentare le novità che intendiamo in un futuro portare
in commercio. La prima è una collaborazione con lo scultore Enrico Massetto.
Lui ha creato un tatà stile cartoon che, sotto la sua direzione, verrà ricreato
in ceramica e legno. Inoltre come tradizione vuole anche quest’anno porteremo
un tatà nuovo e pensiamo che potrebbe essere la volpe.
Un sogno imprenditoriale da realizzare…
Il sogno in questo momento è
solo uno: che questa crisi passi al più presto e noi possiamo tornare a
proporci sui mercati al di fuori della Valle e dell’Italia che sono veramente
un bello stimolo per una piccola azienda come la nostra.
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