L’Identikit
Iscritti
totali e trend dell’ultimo triennio: 2012 384
2011 388
2010 374
2009 357
Composizione
direttivo:
Presidente Sandro SAPIA
Vice-Presidente Sergio TOGNI
Segretario Paolo VENTUROTTI
Tesoriere Monica CAPRIOGLIO
Consiglieri Corrado BINEL, Daria CINI, Andrea MARCHISIO, Michele SAULLE e Patrizia TRENTIN (dimissionaria nel 2011)
Il trend nei prossimi anni in termini di iscritti:
Si può ipotizzare che non vi saranno sostanziali variazioni sul
numero degli iscritti previsti per i prossimi anni.
Nuove iscrizioni
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re-iscrizioni
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Cancellazioni
(dimissioni, decessi,
trasferimenti ad
altro Ordine)
|
Trasferimenti da
altro Ordine
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2012
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8
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0
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12
|
1
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2011
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14
|
0
|
3
|
3
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2010
|
15
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0
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0
|
0
|
2009
|
9
|
2
|
4
|
0
|
Sito
internet: www.ordinearchitettivda.org
Le domande
La
grave crisi economica ha accentuato le problematiche che erano già emerse con
la globalizzazione e che ha imposto una
forte trasformazione della professione, avvicinando la figura del
professionista a quella dell’imprenditore. L’esercizio dell’attività
intellettuale si è dovuto coniugare con logiche di tipo aziendalistico. Alla
spinta, per noi positiva, dovuta alla
liberalizzazione e all’abolizione delle tariffe professionali non ha fatto
seguito una regolamentazione in grado di salvaguardare e tutelare appieno
l’etica e la deontologia, principi base per le professioni intellettuali.
A
questa radicale trasformazione bisognerebbe reagire ridiscutendo i modelli di sviluppo degli ultimi 30 anni, legati a logiche quasi esclusivamente
quantitative, individuando obbiettivi
nuovi, che consentono un equilibrio
più equo, sia da un punto di vista sociale che ambientale. L’attività di
pianificazione e di programmazione con la ricerca di qualità e idee innovative,
saranno gli unici strumenti in grado di tutelare il lavoro del professionista,
che dovrà mettere la propria conoscenza a servizio dei cittadini di domani.
Esistono possibilità di lavoro in
Valle d’Aosta oppure il settore risulta saturo?
Esistono enormi possibilità di lavoro per il futuro, queste però devono
poter nascere instaurando un nuovo rapporto tra uomo e ambiente, in
cui il territorio venga considerato un’importante risorsa da salvaguardare,
evitando nuovi consumi di suolo e intervenendo attraverso un processo di rivitalizzazione e riqualificazione
edilizia, nelle zone attualmente degradate e una rigenerazione urbana, in grado di adeguare a standard costruttivi
attuali (sismici, energetici, sicurezza, ecc) il patrimonio edilizio esistente,
di recuperare il patrimonio storico e
monumentale, gli spazi pubblici e il
verde e sviluppare l’innovazione
delle reti tecnologiche.
Tutto
questo, porterebbe alla realizzazione di ambienti più moderni, che meglio
contemplano e soddisfano, la richiesta che viene dai nuovi stili di vita.
Quindi esistono nuovi sbocchi
professionali?
Assolutamente.
Ed è chiaro che, così come precedentemente espresso, esistono molte possibilità di nuovi sbocchi professionali e
opportunità che nascono anche dall’innovazione
tecnologica e dalle reti informatiche, come dimostrano le prime
applicazioni, in alcuni quartieri delle cosiddette città intelligenti. Il
progresso, la ricerca scientifica applicata al mondo delle costruzioni sta
creando figure professionali, sempre più
specializzate, che vanno, da quelle ormai note, relative alle tematiche
energetiche, sismiche e di sicurezza, a quelle ancora più articolate di
restauro, pianificazione territoriale e design.
Iniziative di formazione realizzate
nel 2012 e in programma nel 2013?
La formazione è uno degli argomenti base dell’attività
dell’Ordine: riteniamo infatti che la formazione debba essere erogata agli
iscritti in maniera continuativa e a costi contenuti.
Da circa una decina d'anni l'Ordine organizza corsi dei quali si
ha riscontro positivo dagli iscritti in termini di interesse e partecipazione.
In attesa della regolamentazione della formazione continua,
l’aggiornamento professionale si suddivide ad oggi su due fronti:
- quello che riguarda obblighi formativi dettagliatamente normati
(sicurezza in cantiere, normativa anti-sismica, prevenzione incendi,
certificazione energetica)
- quello più mirata allo sviluppo di settori particolari della
progettazione (restauro e conservazione, progettazione del paesaggio,
pianificazione, illuminotecnica e impiantistica).
Particolare attenzione viene prestata all'architettura tradizionale
e alla progettazione sostenibile, attivando seminari e workshop dedicati, come
ad esempio
il workshop “ATELIER ALPHOUSE” - Progettare il recupero dell’architettura
tradizionale attraverso la sostenibilità energetica: che coinvolge,
oltre agli architetti, differenti figure professionali, imprese e artigiani.
È stato inoltre organizzato un seminario sui
lavori pubblici dove esperti in materia
a livello nazionale hanno relazionato
sulla nuova regolamentazione dei LLPP.
Nel mese di ottobre abbiamo proposto una serie di attività legate
all'iniziativa Vivere le Alpi:
architettura e agricoltura, sviluppate con la Fondazione Courmayeur.
I corsi organizzati per il 2013, in attesa di conferma sui
finanziamenti tratteranno le seguenti tematiche:
•
Restauro architettonico
•
Architettura della luce
•
La sicurezza nei cantieri - aggiornamento per
coordinatori della sicurezza
•
Tecnico certificatore energetico in
edilizia
•
Sicurezza nei cantieri T.U. - D.LGS. 81/2008 (120 ore)
•
Controllo e gestione ambientale delle attività di cantiere
Segnalo infine un'iniziativa di grande rilevanza sociale:
grazie infatti al protocollo di intesa tra Consiglio Nazionale Architetti e
Dipartimento della Protezione Civile, si stanno formando sui territori
regionali/provinciali dei presidi locali di Protezione Civile. Tale presidi
saranno composti da architetti volontari
che verranno formati con corsi specifici al fine di saper affiancare la
Protezione Civile nelle diverse attività di previsione, prevenzione e gestione
delle emergenze.
Consigli per chi si vuole
avvicinare alla professione?
Tenere vivo l'entusiasmo del periodo universitario anche nello
svolgimento della professione. La passione deve però essere accompagnata da impegno e dedizione e il giovane
professionista ha oggi l'obbligo non solo
di approfondire e aggiornare i ma anche di essere lui stesso innovatore per
non subire la modernità ma per esserne
parte attiva. La conoscenza ottenuta durante il corso di studi è il punto
di partenza di una carriere professionale in cui l'aggiornamento e la multidisciplinarità saranno i cardini per una
crescita manageriale ed umana indispensabile per svolgere con soddisfazione la
professione. Aggiungerei che, partecipare
ai, purtroppo pochi, concorsi di
progettazione che vengono banditi, può essere uno strumento efficace per
valorizzare e premiare la qualità delle idee e magari far emergere anche i
potenziali talenti.
Giudizio sulla riforma degli
Ordini? Che cosa ha senso fare e che cosa no?
Il
nostro Ordine ha espresso n parere abbastanza positivo riguardo la redazione
definitiva della riforma delle professioni (DPR 7 agosto 2012, n. 137),
Bisogna
sottolineare che il DPR afferma che l'accesso alla professione è libero e lo è
il suo esercizio, fondato sull'autonomia e indipendenza di giudizio, intellettuale
e tecnico. La professione di architetto, pur essendo considerata dal Trattato
europeo come un’attività d’impresa, mantiene una sua specificità perché
considerato un mestiere in cui
dev’essere salvaguardato l’interesse pubblico.
I
punti salienti della riforma riguardano:
- la formazione continua: a partire dal 15
agosto 2013, il DPR prevede l’obbligo per ogni professionista di curare il continuo e costante aggiornamento della
propria competenza professionale, stabilendo
che la violazione
di tale obbligo costituirà illecito disciplinare.
- il Collegio di Disciplina: presso gli ordini
territoriali verranno istituiti consigli di disciplina territoriali per la
trattazione dei procedimenti disciplinari.
Vi saranno quindi due organi, uno amministrativo ( il
Consiglio dell’ Ordine) e uno disciplinare (il Collegio di Disciplina).
La composizione del Collegio di Disciplina è effettuata
mediante nomina del
Presidente del Tribunale
del circondario, attingendo da una rosa
di nominativi predisposta e proposta dal locale Consiglio
dell'Ordine. Fino all'insediamento dei Consigli di Disciplina le funzioni
disciplinari restano interamente regolate dalle disposizioni vigenti.
- Il tirocinio: per la professione degli
architetti, pianificatori, paesaggisti
e conservatori la normativa vigente non prevede
l’obbligatorietà del tirocinio.
- l’assicurazione: dal 15 agosto 2013 il
professionista dovrà obbligatoriamente rendere noti al cliente, al momento
dell'assunzione dell'incarico gli estremi della polizza professionale, il
massimale ed ogni variazione
successiva della polizza. La
violazione di tali
disposizioni costituirà illecito disciplinare.
- le società tra professionisti: l'art. 10 della L.
183/2011, come modificata da
ultimo dalla L. 27/2012,
ha introdotto la possibilità di costituire delle Società
tra Professionisti (S.T.P.), e ne
prevede una regolamentazione con un Decreto Ministeriale per l’iscrizione a una
sezione speciale dell’Albo e la sottoposizione alle Norme Deontologiche, che
però non è stato ancora pubblicato dal Governo. In assenza di tali norme
applicative, non è ancora possibile la costituzione di tali forme societarie.
- la pubblicità: è possibile fare una
“pubblicità informativa”, con ogni mezzo
e può avere ad oggetto l'attività
professionale, le specializzazioni, i titoli posseduti attinenti alla
professione, la struttura dello studio professionale ed i compensi richiesti
per le prestazioni. La pubblicità deve necessariamente essere funzionale
all'oggetto, veritiera e
corretta, non deve violare
l'obbligo del segreto professionale e non deve essere equivoca, ingannevole o
denigratoria. La violazione di questi limiti costituisce
illecito disciplinare e violazione del c.d. Codice del Consumo,
e può essere richiesto l’intervento dell’Autorità
Garante della concorrenza per inibire forme di pubblicità scorretta ed
ingannevole.
Qual è il rapporto con il mondo
delle imprese?
Molti
professionisti collaborano in modo sempre più continuativo con imprese che
operano sul territorio regionale, sviluppando rapporti che associano ed
integrano sempre di più la fase
progettuale a quella realizzativa.
La
sinergia nasce la dove ci sono conoscenze e competenze differenti che talvolta
possono e debbono coniugarsi. La
complementarietà dei ruoli è una risorsa per l’integrazione di tutta la filiera
e il processo costruttivo, nel rispetto ciascuno delle proprie funzioni e
competenze.
Con
tali premesse, sono sicuro, che possano aprirsi ampie possibilità, di
presentare congiuntamente idee e proposte per opere di uso pubblico a ogni
livello di amministrazione.
Qual è il vostro rapporto con il
mondo del credito?
Il
rapporto con banche e, direi, con i Confidi è tutto da costruire. Tradizionalmente
le banche hanno finanziato gli investimenti strettamente legati all'attività
professionale quali l'immobile per lo studio e le attrezzature tecniche. Con
l'evoluzione della professione si aprono nuove possibilità. Il professionista
insieme alla banca potrà investire in
progetti innovativi al servizio di imprese e società. E quindi auspicabile,
che gli istituti di credito, tornino a credere e finanziare, con più coraggio,
le idee. In Valle d'Aosta esistono già
alcune prototipi che potranno avere uno sviluppo di tipo industriale.
Un valore da recuperare in questa
nostra società sempre più sfilacciata…
Il gusto per il bello. Tradizionalmente il
nostro paese ha avuto nei secoli sempre il gusto per il bello. Il patrimonio
storico, artistico e culturale ne è una
preziosissima testimonianza. Recuperare
appieno il gusto del bello anche nelle attività ordinarie vuol dire tenere
viva la tradizione estetica italiana che anche oggi ha la manifestazione più
importante nel campo del design e della moda. Guardare e tendere anche in
futuro al bello, proteggendo e recuperando il nostro patrimonio artistico,
oltre che un dovere potrebbe consentirci di recuperare quella competitività che
oggi il Paese sembra aver perduto. Il
bello è un bene comune a cui nessuno può rinunci
1 commenti:
Mini-aggiornamento
Si comunica che in data 28 giugno 2013 si sono concluse le operazioni di scrutinio delle votazioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Regione Autonoma Valle d'Aosta. Il Consiglio Direttivo si compone di 8 iscritti alla sezione A (laurea quinquennale) e di 1 iscritto alla sezione B (laurea triennale).
I votanti sono stati 166 a fronte di un quorum richiesto di 94 iscritti (un quarto degli aventi diritto al voto). Le schede valide sono 166, non vi sono schede bianche o nulle.
Si allega comunicazione trasmessa a tutti gli iscritti.
Si segnala che tra gli eletti vi sono 3 architetti del Consiglio uscente (arch. Sandro Sapia, arch. Andrea Marchisio, arch. Sergio Togni), 2 architetti che hanno ricoperto il ruolo di Consiglieri in anni precedenti (arch. Giacomo Galvani e arch. Luciano Bonetti) e 4 nuovi eletti (arch. Adriana Sorrentino, arch. Simona Agostino, arch. Claudio Borgis e arch. iunior Donatello Vitulli).
I componenti del nuovo Consiglio Direttivo dovranno affrontare per il prossimo quadriennio un importante lavoro a favore della professione.
In particolare dovranno occuparsi dell'applicazione in ambito lavorativo della riforma delle professioni, normata nel 2012, nonché affrontare diffondere e proporre temi e progetti relativi allo sviluppo sostenibile e alla riqualificazione del contesto paesaggistico e urbano.
La data dell’insediamento è ancora da definire.
Il Consiglio attuale completerà il proprio mandato ai primi di settembre.
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