L’ultima rilevazione di dicembre fa emergere un quadro ancora rallentato per le imprese valdostane, anche se, rispetto a quanto registrato nell’ultimo trimestre dello scorso anno, i giudizi concernenti le diminuzioni delle attività risultano più contenuti.
I livelli di produzione, ordini e occupazione restano negativi. Unico dato in recupero è l’export, che guadagna 15 punti rispetto alla precedente rilevazione. L’attività di investimento resta debole: solo il 20% ha programmi di investimento di rilievo.
La sostanziale stabilità degli indicatori a consuntivo costituisce però un elemento positivo, in particolare
il tasso di utilizzo degli impianti, benché assestato su livelli molto bassi (meno del 70%), è in lieve recupero (dal 60% dell’ultima rilevazione al 65%), e la variazione degli investimenti programmati che torna su livelli positivi dopo quattro trimestri.
Restano invariati i dati dell’occupazione e del ricorso alla Cassa Integrazione.
I tempi di pagamento non si riducono e il 70% delle imprese intervistate lamenta ritardi negli incassi.
IL QUADRO CONGIUNTURALE
Le indicazioni prevalenti mostrano una stabilità dei livelli concernenti la dinamica del carnet ordini: peggiora leggermente il dato delle imprese che dichiarano di avere un carnet ordini inferiore ad un mese (dal 16,67% al 20%) e contemporaneamente diminuisce quello delle imprese che dichiarano un carnet ordini superiore ai tre mesi (da un 26,67% ad un 20%), tuttavia, il 60% delle imprese ritiene che il loro carnet sia ancora sufficiente a coprire da uno a tre mesi di produzione. Quest’ultima percentuale giustificherebbe anche il saldo positivo del dato relativo alla variazione degli investimenti programmati che torna positivo dopo un anno, attestandosi su di un 3,45% (l’ultimo dato positivo - +12,82% - risale, infatti, al 4° trimestre 2011) ed è anche in linea con un leggero miglioramento della percentuale di utilizzo medio degli impianti, rispetto al trimestre precedente: dal 60,24% al 65,28%.
Nessun cambio di rotta significativo, invece, in relazione all’andamento degli incassi rispetto ai termini di pagamento pattuiti. Solo il 29% dichiara un andamento normale e ben il 71% delle imprese valdostane riceve i pagamenti concordati in ritardo.Non migliorano, inoltre, i tempi di attesa medi per i pagamenti: per i privati, da 86 giorni del trimestre
precedente, ad 88 giorni dell’attuale e per le pubbliche amministrazioni il dato resta invariato (85 giorni).
L'EVOLUZIONE A BREVE – LE PROSPETTIVE
La situazione relativa all’attività produttiva per le imprese valdostane è caratterizzata da un leggero
miglioramento rispetto al trimestre precedente, passando da un -36,67% del trimestre precedente ad un -28,57% dell’attuale, anche se la variazione resta su livelli negativi.
Permangono le situazioni di rallentamento così come segnalato dal 39% del campione, ma si registra un’elevata percentuale (50%) di imprese che hanno indicato di non aver riscontrato variazioni rispetto al
mese precedente. Solo l’11% del campione ha dichiarato invece di aver registrato un aumento dell’attività
produttiva.
Le attese delle imprese per l’acquisizione di nuovi ordini continuano a far registrare valori negativi.
Le imprese comunicano, infatti, un rallentamento dei livelli di domanda per il prossimo trimestre rispetto al
precedente, anche se lieve (passando da un -21,43% ad un -23,08%).
L’elemento di novità più interessante è il lieve “rimbalzo” degli ordini export: il saldo ottimisti-pessimisti, in
costante discesa dal secondo trimestre 2012 fa registrare un “recupero”, guadagnando 15 punti percentuali, passando dal -25% della scorsa indagine, all’attuale -10%.
In tema di investimenti, il 43,33% degli imprenditori non è ancora nelle condizioni di dare il via a un nuovo ciclo (dato, comunque, in miglioramento rispetto agli ultimi due trimestri dello scorso anno). Va detto però
che il 36,67% programmerà investimenti per sostituzioni, e solo il 20,00% lo farà per ampliare la propria
attività.
La situazione sul fronte occupazionale resta sostanzialmente stabile: le aziende che non intendono
apportare riduzioni al personale si attestano al 71% (in linea con il 73% fatto registrare lo scorso trimestre).
Il saldo di opinione migliora leggermente, passando da un -21,21 del precedente trimestre, ad un -16,13
dell’attuale. Ciò ovviamente influenza anche il ricorso alla cassa integrazione. Infatti, rispetto al trimestre precedente, la percentuale degli imprenditori che pensano di fare un ricorso a questo strumento, resta stabile (76% come il trimestre precedente).
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