17 gennaio 2013

Primo Trimestre 2013: per #Confindustria Valle d'#Aosta Continua la Fase di difficoltà

Come sempre do spazio all'indagine previsionale trimestrale redatta da Confindustria Valle d'Aosta. Qui di seguito trovi la nota riassuntiva. 

L’ultima rilevazione di dicembre fa emergere un quadro ancora rallentato per le imprese valdostane, anche se, rispetto a quanto registrato nell’ultimo trimestre dello scorso anno, i giudizi concernenti le diminuzioni delle attività risultano più contenuti.
I livelli di produzione, ordini e occupazione restano negativi. Unico dato in recupero è l’export, che guadagna 15 punti rispetto alla precedente rilevazione. L’attività di investimento resta debole: solo il 20% ha programmi di investimento di rilievo.
La sostanziale stabilità degli indicatori a consuntivo costituisce però un elemento positivo, in particolare
il tasso di utilizzo degli impianti, benché assestato su livelli molto bassi (meno del 70%), è in lieve recupero (dal 60% dell’ultima rilevazione al 65%), e la variazione degli investimenti programmati che torna su livelli positivi dopo quattro trimestri.
Restano invariati i dati dell’occupazione e del ricorso alla Cassa Integrazione.
I tempi di pagamento non si riducono e il 70% delle imprese intervistate lamenta ritardi negli incassi.

IL QUADRO CONGIUNTURALE

Le indicazioni prevalenti mostrano una stabilità dei livelli concernenti la dinamica del carnet ordini: peggiora leggermente il dato delle imprese che dichiarano di avere un carnet ordini inferiore ad un mese (dal 16,67% al 20%) e contemporaneamente diminuisce quello delle imprese che dichiarano un carnet ordini superiore ai tre mesi (da un 26,67% ad un 20%), tuttavia, il 60% delle imprese ritiene che il loro carnet sia ancora sufficiente a coprire da uno a tre mesi di produzione. Quest’ultima percentuale giustificherebbe anche il saldo positivo del dato relativo alla variazione degli investimenti programmati che torna positivo dopo un anno, attestandosi su di un 3,45% (l’ultimo dato positivo - +12,82% - risale, infatti, al 4° trimestre 2011) ed è anche in linea con un leggero miglioramento della percentuale di utilizzo medio degli impianti, rispetto al trimestre precedente: dal 60,24% al 65,28%.
Nessun cambio di rotta significativo, invece, in relazione all’andamento degli incassi rispetto ai termini di pagamento pattuiti. Solo il 29% dichiara un andamento normale e ben il 71% delle imprese valdostane riceve i pagamenti concordati in ritardo.
Non migliorano, inoltre, i tempi di attesa medi per i pagamenti: per i privati, da 86 giorni del trimestre
precedente, ad 88 giorni dell’attuale e per le pubbliche amministrazioni il dato resta invariato (85 giorni).

L'EVOLUZIONE A BREVE – LE PROSPETTIVE

Le previsioni per il prossimo trimestre sembrerebbero escludere un ulteriore peggioramento della recessione, pur confermando le difficoltà della fase attuale. I principali indicatori restano sostanzialmente stabili rispetto al trimestre precedente.
La situazione relativa all’attività produttiva per le imprese valdostane è caratterizzata da un leggero
miglioramento rispetto al trimestre precedente, passando da un -36,67% del trimestre precedente ad un -28,57% dell’attuale, anche se la variazione resta su livelli negativi.
Permangono le situazioni di rallentamento così come segnalato dal 39% del campione, ma si registra un’elevata percentuale (50%) di imprese che hanno indicato di non aver riscontrato variazioni rispetto al
mese precedente. Solo l’11% del campione ha dichiarato invece di aver registrato un aumento dell’attività
produttiva.
Le attese delle imprese per l’acquisizione di nuovi ordini continuano a far registrare valori negativi.
Le imprese comunicano, infatti, un rallentamento dei livelli di domanda per il prossimo trimestre rispetto al
precedente, anche se lieve (passando da un -21,43% ad un -23,08%).
L’elemento di novità più interessante è il lieve “rimbalzo” degli ordini export: il saldo ottimisti-pessimisti, in
costante discesa dal secondo trimestre 2012 fa registrare un “recupero”, guadagnando 15 punti percentuali, passando dal -25% della scorsa indagine, all’attuale -10%.
In tema di investimenti, il 43,33% degli imprenditori non è ancora nelle condizioni di dare il via a un nuovo ciclo (dato, comunque, in miglioramento rispetto agli ultimi due trimestri dello scorso anno). Va detto però
che il 36,67% programmerà investimenti per sostituzioni, e solo il 20,00% lo farà per ampliare la propria
attività.
La situazione sul fronte occupazionale resta sostanzialmente stabile: le aziende che non intendono
apportare riduzioni al personale si attestano al 71% (in linea con il 73% fatto registrare lo scorso trimestre).
Il saldo di opinione migliora leggermente, passando da un -21,21 del precedente trimestre, ad un -16,13
dell’attuale. Ciò ovviamente influenza anche il ricorso alla cassa integrazione. Infatti, rispetto al trimestre precedente, la percentuale degli imprenditori che pensano di fare un ricorso a questo strumento, resta stabile (76% come il trimestre precedente).

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