14 febbraio 2013

Monica Genestreti (#BonneVallée): «#Biscotti e #dolci all'insegna della #genuinità di un tempo»

Monica Genestreti
Questa settimana ci muoviamo all'interno del settore enogastronomico. Abbiamo intervistato Monica Genestreti di Bonnevallée, società specializzata in sapori antichi. 


I vostri prodotti si sposano bene con l’idea del mattino?
Sono prodotti molto semplici realizzati con ingredienti genuini, freschi, cioè burro, uova, latte e sono molto energetici quindi per la colazione sono ideali.

Bonne Vallée comunque non sono soltanto biscotti. Penso a tutta l’attività legata alle varie tipologie di cereali…
Bonne Vallèe si propone di far riscoprire i sapori di un tempo. Noi perciò cerchiamo di produrre tutta la filiera. Nel senso che coltiviamo alcuni tipi di cereali, principalmente il mais e la segale, poi li maciniamo e li utilizziamo per produrre i nostri dolci e per fare la farina della polenta che vendiamo così com’è per fare questo prodotto valdostano.

Voi siete stati tra i primi a riproporre questo tipo di produzione…
In Valle d’Aosta abbiamo avuto come ditta l’unica licenza di macinazione  - che ora non esiste neppure più – in quanto gli altri mulini erano consortili

Operare in un settore come l’alimentare non è facile. Quali sono le difficoltà maggiori che incontrate?
Come altri settori la difficoltà più grande è la burocrazia. Ci complica tantissimo la vita. Ogni mattina che ti svegli c’è sempre qualcosa di nuovo. Così ti devi appoggiare a consulenti, commercialisti che fanno il loro lavoro ma sono sempre costi aggiuntivi per l’azienda e tantissimo tempo va dietro alla carta.

Facciamo un passo indietro: come nasce Bonne Vallée?
La nostra ditta è nata un po’ per caso. Non c’è stata una decisione vera e propria, ma nel tempo si è sviluppata. Avevamo dei terreni che abbiamo iniziato a coltivare con questi cereali, avendo poi dei contatti con dei ristoranti e degli alberghi abbiamo iniziato a dare il nostro prodotto in prova riscontrando un notevole successo così abbiamo incrementato la coltivazione di questi cereali. Più o meno nello stesso periodo avevamo un forno di un villaggio a disposizione e allora abbiamo cominciato a fare dei dolci inizialmente per i nostri amici. Siccome piacevano a tutti la produzione è cresciuta, abbiamo partecipato a dei mercatini e così pian piano questa attività ha preso vita.

La scelta del nome?
All’inizio degli anni ’90 ci siamo rivolti ad una società di marketing in quanto volevamo realizzare un marchio, ma non avevamo ancora un nome per la nostra azienda. Ci hanno fatto varie proposte e tra queste abbiamo scelto Bonne Vallée.

Come commercializzate i vostri prodotti? Vendita diretta? Avete dei punti vendita di fiducia?
Principalmente nel nostro punto vendita a Donnas dove abbiamo anche il laboratorio così i nostri clienti possono anche vedere la produzione e rendersi conto di che cosa facciamo. Poi diamo i nostri prodotti a degli esercizi commerciali principalmente di nicchia non la grande distribuzione. Vendiamo anche a ristorante e alberghi e, infine, facciamo tantissimi mercatini dove possiamo anche far assaggiare il nostro prodotto e così la gente si rende conto di che cosa compra.

Il chilometro zero è soltanto una moda o la gente sta veramente cambiando stili di vita?
La massa si rivolge ancora ai grandissimi supermercati, discount, anche per motivi economici, però c’è una nicchia importante che sta proprio scegliendo. Ci sono persone che ti vengono a cercare perché si fidano di che cosa vendi.

Vi è mai capitato di confrontarvi con altre realtà simili alla vostra ma di fuori valle?
Noi abbiamo partecipato per anni a delle manifestazioni, che raccoglievano molti piccoli produttori. A Milano ad esempio abbiamo partecipato a tanti mercatini organizzati dall’Associazione «Finché avrò le mani», composta da moltissimi produttori artigiani, non solo alimentari. E lì abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con tante realtà del norditalia. In questi ultimi anni purtroppo non siamo più riusciti a prendervi parte.

Una novità da annunciare in esclusiva a ImpresaVda…
Abbiamo iniziato da pochissimo i lavori di ristrutturazione del nostro laboratorio-magazzino-negozio. Stiamo cercando di migliorare gli spazi in modo che chi viene a trovarci possa essere meglio accolto.

Un sogno imprenditoriale da realizzare…
Il sogno un po’ da imprenditore e un po’ da genitore è che i figli mandino avanti l’azienda. Però bisogna anche lasciarli liberi di scegliere la loro strada.

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