10 febbraio 2013

#SocialNetwork e Imprese: piccoli suggerimenti

Recentemente sono stato intervistato da Christian Diémoz per il programma Rai Caleidoscopio sul tema dei Social Network applicati all'impresa. Permettimi di riproporti alcune delle riflessioni espresse un po' a ruota libera in quella circostanza. Ovviamente non si tratta di nulla di esaustivo... Dimmi che cosa ne pensi.

I mercati oggi sono conversazioni e queste conversazioni avvengono nei social network. Il sito vetrina non esiste più. Va animato. In qualche maniera moltiplicato, reso ubiquo. 

Facendo l'adeguata tara delle mie scarse conoscenze musicali si potrebbe dire che il sito è il direttore d'orchestra. Può essere bravo quanto si vuole (nel caso specifico può essere esteticamente riuscito) ma senza un'orchestra non può esistere. I social network oggi sono gli strumenti. Ognuno di essi completa e arricchisce la composizione. Maggiore è la capacità del direttore d'orchestra di dirigerli (cioè di gestirli) maggiore sarà il risultato.  

Prima di tutto Facebook. Sono le trombe. Offre numeri di utenti contattabili che danno potenza al messaggio. Oltre 800 milioni di iscritti nel mondo, 21 milioni in Italia di cui 13 che vi accedono quotidianamente. E' stato anche definito l'anima della festa di internet e la sua forza risiede nella capacità di permettere qualsiasi tipo di azione sociale, creando un'esperienza in rete autosufficiente, spesso addirittura autoconclusiva. Una potenza di attrazione, coinvolgimento e fidelizzazione in virtù della quale Facebook diventerà il nostro agente di commercio, il nostro venditore porta a porta. Fa crescere le visite al sito, dà visibilità ai fans del brand, li chiama a raccolta al momento opportuno, cerca di dare risposte immediate alle loro richieste.

Twitter: è un canale utile per comprendere gli umori, il rumore della rete. Serve (con i suoi 200 milioni di utenti a livello mondiale di cui 3 in Italia)  per capire che cosa sta succedendo nel proprio settore di riferimento per intercettare opinioni sul brand, trend talvolta impercettibili. Occorre starci stando attenti a non essere troppo autoreferenziali. Si può e si deve  twittare non solo del nostro brand, ma del settore in generale. 

Pinterest: É un social network appena nato (due anni di vita ma ha già 11,7 milioni di utenti unici) che permette di creare delle bacheche a tema dove presentare i prodotti, ma pure le lavorazioni, l'interno dell'azienda. Ha la particolarità di avere molti visitatori e pochi estensori di contenuti. È il social network che mostra le passioni personali (food, travel e fashion) e dove l'italian style  ha un'ottima accoglienza con un target di visitatori molto qualificato: donne ad alto reddito e giovani che cliccano foto di accessori, cibo, interni e abbigliamento. Con una particolarità che lo rende, a mio avviso, una scelta estremamente vincente: il 59% degli utenti ha comprato un prodotto visto su Pinterest contro il 33% su Facebook e la spesa media è doppia.

Infine Foursquare: la geolocalizzazione con i suoi 15 milioni di utenti nelmondo sembra essere la nuova frontiera del marketing. Mi permette di cercare clienti interessati possibilmente non distanti dal mio punto vendita. È possibile anche creare degli eventi a spot che inducano gli utenti a far conoscere di più il brand.

ImpresaVda ha un proprio profilo su ciascuno di questi socialnetwork. Ti aspetto.

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