12 marzo 2013

Strategie regionali di sviluppo: La Valle d'#Aosta vuole creare un distretto industriale attorno al tema della gestione ecologica

Il Presidente della Regione Augusto Rollandin ha illustrato nel pomeriggio di oggi, martedì 12 marzo, ai sindaci valdostani riuniti nell’Assemblea del Cpel la Strategia Vda, che riunisce le linee di indirizzo degli interventi sui quali la Valle d’Aosta lavorerà nel periodo 2014-2020, che fanno parte della Politica regionale di sviluppo legata ai cofinanziamenti dei Fondi europei e statali. 

«La strategia di sviluppo della Valle d’Aosta deve trovare il giusto equilibro tra la continuità delle misure già attuate nell’attuale periodo – ha sottolineato il Presidente - e una serie di approcci innovativi, volti in particolare ad affrontare il nuovo contesto originato dalla crisi economica e finanziaria, utilizzando al meglio le risorse pubbliche di cui è prevista la diminuzione. La Valle d’Aosta deve quindi puntare all’eccellenza per darsi obiettivi ambiziosi, ma alla propria portata. E, in particolare, l’ambizione deve essere quella di diventare una regione di riferimento, a livello europeo, in termini di sviluppo sostenibile».

Tra gli aspetti di continuità, cui ha fatto cenno il Presidente Rollandin, nella strategia regionale vengono evidenziati, in positivo, l'attrattività del territorio, soprattutto a fini turistici, e l'abbondanza delle risorse energetiche, specialmente nel settore idroelettrico; mentre la difficoltà dell’accessibilità, legata al sistema regionale dei trasporti, rappresentano, invece, il principale svantaggio strutturale cui far fronte.
«La crisi e le sue molteplici conseguenze non saranno limitate al periodo in corso – ha aggiunto Rollandin - e richiederanno una presa di coscienza urgente, da parte di tutti gli attori coinvolti, al fine di permettere un cambiamento culturale. La Valle d'Aosta è stata finora largamente protetta dagli effetti della crisi, poiché le risorse proprie della Regione, il peso del settore pubblico nell'economia e la ricchezza relativa delle famiglie hanno svolto un ruolo considerevole di ammortizzatore. Tuttavia, questa situazione di favore non ha fatto emergere la necessità di fare impresa, di innovare e di lavorare insieme, ritardando così l’indispensabile cambiamento culturale. E’ quindi urgente adeguare non solo l’azione pubblica, ma anche il comportamento dei soggetti privati».         
   
Strategia Vda 2020 si articolerà su quattro assi. Il primo è rivolto all’eccellenza nel settore del turismo che deve avere un legame imprescindibile con il territorio e deve puntare al miglioramento della mobilità. Il secondo asse si articola attorno alla promozione dell’innovazione nelle imprese di tutti i settori, allo sviluppo della banda larga e dei relativi servizi e al proseguimento degli interventi nel settore dell’energia. L'obiettivo è la creazione, nel 2020, di almeno un cluster industriale, relativo alla "specializzazione intelligente" della Regione. Creare un distretto industriale attorno al tema della gestione ecologica, della valorizzazione del risparmio energetico in montagna, e in parallelo stimolare il rinnovo “ecologico” dell’habitat tradizionale, consolidando e rendendo più innovativo il settore dell’edilizia.
Aumentare il valore aggiunto dell’agricoltura è la tematica del terzo asse.
La formazione, chiave del cambiamento culturale ed elemento base su cui fondare gli interventi di sviluppo, è il quarto asse. Asse trasversale anche a tutti gli altri tre della nuova piattaforma di interventi per i prossimi sei anni, per la quale la Valle d’Aosta spera di poter contare su una disponibilità finanziaria intorno a 350 milioni di euro per l’insieme dei programmi regionali.

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