Il Presidente della Regione Augusto Rollandin ha illustrato nel pomeriggio
di oggi, martedì 12 marzo, ai sindaci valdostani riuniti
nell’Assemblea del Cpel la Strategia Vda, che riunisce le linee di
indirizzo degli interventi sui quali la Valle d’Aosta lavorerà nel periodo
2014-2020, che fanno parte della Politica regionale di sviluppo legata ai
cofinanziamenti dei Fondi europei e statali.
«La strategia di sviluppo della Valle d’Aosta deve trovare il giusto
equilibro tra la continuità delle misure già attuate nell’attuale periodo –
ha sottolineato il Presidente - e una serie di approcci
innovativi, volti in particolare ad affrontare il nuovo contesto originato
dalla crisi economica e finanziaria, utilizzando al meglio le risorse pubbliche
di cui è prevista la diminuzione. La Valle d’Aosta deve quindi puntare
all’eccellenza per darsi obiettivi ambiziosi, ma alla propria portata. E, in particolare,
l’ambizione deve essere quella di diventare una regione di riferimento, a
livello europeo, in termini di sviluppo sostenibile».
Tra gli aspetti di continuità, cui ha fatto cenno il Presidente Rollandin,
nella strategia regionale vengono evidenziati, in positivo, l'attrattività del
territorio, soprattutto a fini turistici, e l'abbondanza delle risorse
energetiche, specialmente nel settore idroelettrico; mentre la difficoltà
dell’accessibilità, legata al sistema regionale dei trasporti, rappresentano,
invece, il principale svantaggio strutturale cui far fronte.
«La crisi e le sue molteplici conseguenze non saranno limitate al
periodo in corso – ha aggiunto Rollandin - e richiederanno una presa
di coscienza urgente, da parte di tutti gli attori coinvolti, al fine di
permettere un cambiamento culturale. La Valle d'Aosta è stata finora largamente
protetta dagli effetti della crisi, poiché le risorse proprie della Regione, il
peso del settore pubblico nell'economia e la ricchezza relativa delle famiglie
hanno svolto un ruolo considerevole di ammortizzatore. Tuttavia, questa
situazione di favore non ha fatto emergere la necessità di fare impresa, di
innovare e di lavorare insieme, ritardando così l’indispensabile cambiamento
culturale. E’ quindi urgente adeguare non solo l’azione pubblica, ma anche il
comportamento dei soggetti privati».
Strategia Vda 2020 si articolerà su quattro assi. Il primo è
rivolto all’eccellenza nel settore del turismo che deve avere un legame
imprescindibile con il territorio e deve puntare al miglioramento della
mobilità. Il secondo asse si articola attorno alla promozione dell’innovazione
nelle imprese di tutti i settori, allo sviluppo della banda larga e dei
relativi servizi e al proseguimento degli interventi nel settore dell’energia. L'obiettivo è la creazione, nel 2020, di almeno un cluster industriale, relativo alla "specializzazione intelligente" della Regione. Creare un distretto industriale attorno al tema della gestione ecologica, della valorizzazione del risparmio energetico in montagna, e in parallelo stimolare il rinnovo “ecologico” dell’habitat tradizionale, consolidando e rendendo più innovativo il settore dell’edilizia.
Aumentare il valore aggiunto dell’agricoltura è la tematica del terzo
asse.
La formazione, chiave del cambiamento culturale ed elemento base su cui
fondare gli interventi di sviluppo, è il quarto asse. Asse trasversale anche a
tutti gli altri tre della nuova piattaforma di interventi per i prossimi sei
anni, per la quale la Valle d’Aosta spera di poter contare su una disponibilità
finanziaria intorno a 350 milioni di euro per l’insieme dei programmi
regionali.
Il crinale fra protesta e democrazia
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