L'Assessorato al Turismo ha diffuso una nota che purtroppo disegna un difficile momento per il turismo valdostano. La stagione invernale non brilla. A latitare sono soprattutto gli italiani. Ecco il testo predisposto dall'Assessorato. Sarebbe interessante e utile se gli operatori turistici avessero voglia di utilizzare lo spazio commenti per dire che cosa ne pensano.
I numeri
L’Assessorato del turismo, sport, commercio e trasporti rende noto un primo
consuntivo della stagione invernale 2012-2013 (dicembre-gennaio-febbraio). I
dati evidenziano un calo sia negli arrivi (- 6%) sia nelle presenze (- 8%) dovuto
essenzialmente alla componente domestica dei flussi turistici (Italiani: - 8%
gli arrivi e - 13% le presenze).
Sul fronte dei flussi turistici stranieri si registra una lieve flessione
(-3% gli arrivi e - 2% le presenze): calano le provenienze più tradizionali
(francesi e inglesi) mentre continuano a crescere i flussi provenienti dai
mercati più nuovi (Russia, Olanda, Svezia, Norvegia) e dall’estremo Oriente
(Giappone e Cina).
Per saperne di più conviene visitare il sito della Regione.
L'analisi dell'Assessorato
Oltre alla crisi del mercato Italia, cui è senz'altro da addebitare in larga
parte il calo registrato, è utile precisare che durante le ultime due stagioni
invernali – 2010/2011 e 2011/2012 – la Valle d'Aosta ha beneficiato di un
migliore innevamento rispetto alla Francia, nel 2010-2011, e al resto d'Italia,
nel 2011-2012. Quest'anno, invece, il fattore neve non è stato determinante
nella scelta delle destinazioni sciistiche, essendo tutte in grado di
assicurare una buona presentazione dei propri comprensori. Peraltro anche le
condizioni meteo sfavorevoli soprattutto nella seconda parte della stagione
hanno in parte penalizzato l’andamento della stagione.
Per far fronte all’attuale situazione del turismo nazionale e
internazionale, l’Assessorato, di concerto con gli operatori del settore, sta
moltiplicando inoltre gli sforzi tesi a elaborare politiche di marketing che
permettano di consolidare e migliorare le posizioni su mercati già consolidati
come Russia, Olanda, Svezia e Norvegia e cercare di ampliare la presenza sui
nuovi potenziali mercati come Brasile, India e Cina che si affacciano sul
mercato valdostano. Non sono poi da dimenticare le attività già poste in essere
per la prossima stagione estiva: le attività di accoglienza e animazione
organizzate dall’Office régional du Tourisme e dall’Assessorato come
Musicastelle in Blue, Musicastelle Outdoor o attività sportive di richiamo come
il ritiro della Juventus e il Tor des Géants.
La polemica con Interski
Infine, riguardo alle polemiche sulla tassa di soggiorno sollevate dal
patron di Interski, Colin McIntosh, si ricorda che la Valle d’Aosta ha da
sempre cercato di offrire le migliori condizioni per favorire questa clientela
molto importante dal punto di vista dei numeri ma con relativa capacità di
spesa. In particolare, questa attenzione è dimostrata dal fatto che da 29 anni
il tour operator ha scelto la Valle d’Aosta come sua destinazione. Da sempre,
Colin McIntosh ha intavolato innumerevoli rapporti dialettici con il settore
degli impianti a fune, i maestri di sci e gli albergatori per negoziare
condizioni estremamente favorevoli. E tuttavia, nonostante le trattative,
Interski dove può continua ad avvalersi di prestazioni professionali
provenienti da fuori Valle, come per i maestri di sci, per i trasporti e per il
noleggio delle attrezzature. Per quanto riguarda gli alberghi, grazie anche
alla disponibilità commerciale degli stessi, come peraltro ammesso da Interski,
questa riesce ad ottenere prezzi giornalieri di mezza pensione anche al di
sotto dei 30 euro.
Per quanto riguarda i riferimenti legislativi si ricorda che la tassa di
soggiorno incide giornalmente per 0,5 o 0,8 euro il che significa per i clienti
di Interski una spesa settimanale da 3 euro a 5 euro a persona. La tassa di
soggiorno inoltre è una facoltà data ai Comuni che possono o meno applicarla.
L’Assessore al turismo, inoltre, evidenzia come gli indirizzi per tale tassa
siano stati concordati tra Comuni, Regione e albergatori, e sia stata una
soluzione di compromesso. Aggiunge poi che, per quanto riguarda le norme sui
maestri di sci, queste sono state approvate all’unanimità dal Consiglio regionale
e sono finalizzate alla tutela della professionalità, della sicurezza e degli
standard previsti dalle legislazioni italiana ed europea. L’Assessore esprime
amarezza nel constatare che la polemica, in questo momento difficile, non rende
giustizia a una Regione sempre attenta ai tour operator e agli ospiti della
Valle d’Aosta. Una polemica che pare pretestuosa in considerazione del fatto
che l’unico tour operator a lamentarsi sia Interski.
L’Amministrazione regionale comunque rimane a disposizione qualora si voglia
aprire un tavolo di confronto tra enti locali, albergatori e associazioni
impianti a fune, maestri di sci, tour operator e altri operatori del settore.
Sulla questione c'è stata
la replica di Interski.
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