1 dicembre 2013

#Agricoltura: De la terre à la table

Ho chiesto al Direttore di Coldiretti Ezio Mossoni di descrivere la nuova iniziativa «De la terre à la table» che vede l'associazione fra gli enti promotori.

In momenti come questi in cui è necessaria l’inventiva, la dinamicità e la voglia di proporre soluzioni rispetto alla crisi economica l’Assessorato all’Agricoltura con Chambre Valdotaine, AREV e Coldiretti organizzano un evento che si propone  di offrire nuove opportunità al settore agricolo attraverso le sinergie con il commercio e con il turismo.

Indubbiamente è cresciuto nel consumatore il desiderio di avvicinarsi sempre più a prodotti del territorio, sia per motivi etici legati alle problematiche sociali e ambientali ma, soprattutto, al fine di garantire un’ alimentazione più sana, dove il consumatore possa identificare l’origine del prodotto e – di conseguenza – avere più certezze rispetto alla qualità e alla salubrità del cibo.  Elementi che sono sempre più importanti  ma che la globalizzazione non è in grado di offrire né, tantomento, di garantire.

Soprattutto in una Regione come la nostra – con forte richiesta di “territorio” proveniente anche dal turismo, sia nazionale che estero -  ma con una agricoltura che incontra gravi difficoltà a causa di problemi  congeniti irrisolvibili, quali la conformazione del suolo e il clima, non sempre il mercato riesce ad incontrarsi.

Si tratta dell’uovo  di Colombo : l’imprenditore agricolo deve prima investire e lanciarsi in nuove iniziative  e poi troverà il mercato o deve prima trovare il mercato e poi investire ? non è così facile rispondere anche perché un investimento in agricoltura ha bisogno di molto tempo a causa del rispetto del ciclo produttivo e della stagionalità ma  i mercati sono volubili e non stanno certo ad aspettare.

L’iniziativa “De la terre à la table” vuole proprio essere propedeutica a questa situazione: esistono senza dubbio commercianti, ristoratori, operatori dell’agroalimentare  che vorrebbero trovare specifici  prodotti ma – abituati  alla logistica improntata ad un modello che si ispira alla grande distribuzione - non sanno a chi rivolgersi mentre ci sono, senza dubbio,  bravi produttori agricoli con prodotti eccellenti che non trovano il mercato adeguato.

L’idea è  quella di tentare di  “far rete“ , fare incontrare produttori con albergatori, commercianti, ristoratori, pasticcieri, pro loco, rifugi alpini e quant’altri possano essere interessati a reperire direttamente in filiera cortissima le eccellenze della nostra Regione.

Ecco che mercoledì 11 dicembre si svolgerà – presso il centro polifunzionale di Pollein “La Grande  Place” – un vero e proprio “Workshop”,  inglesismo che traduce la parola “ Officina”, dove si lavorerà per portare beneficio a settori fondamentali dell’economia valdostana, agricoltura, turismo e commercio.

Vi saranno  box  e stands destinati ai produttori agricoli che potranno così presentare la propria impresa, offrire mini degustazioni, farsi conoscere dagli operatori interessati al settore. In questa prima edizione si è voluto circoscrivere la presenza ai produttori in “filiera completa Valle d’Aosta” valorizzando, così,  la materia prima, la trasformazione e la commercializzazione locale.

Ezio Mossoni, direttore Coldiretti

0 commenti:

 

© ImpresaVda Template by Netbe siti web