Ho chiesto al Direttore di Coldiretti Ezio Mossoni di descrivere la nuova iniziativa «De la terre à la table» che vede l'associazione fra gli enti promotori.
In momenti come questi in cui è necessaria l’inventiva, la dinamicità e la voglia di proporre soluzioni rispetto alla crisi economica l’Assessorato all’Agricoltura con Chambre Valdotaine, AREV e Coldiretti organizzano un evento che si propone di offrire nuove opportunità al settore agricolo attraverso le sinergie con il commercio e con il turismo.
In momenti come questi in cui è necessaria l’inventiva, la dinamicità e la voglia di proporre soluzioni rispetto alla crisi economica l’Assessorato all’Agricoltura con Chambre Valdotaine, AREV e Coldiretti organizzano un evento che si propone di offrire nuove opportunità al settore agricolo attraverso le sinergie con il commercio e con il turismo.
Indubbiamente è cresciuto nel
consumatore il desiderio di avvicinarsi sempre più a prodotti del territorio,
sia per motivi etici legati alle problematiche sociali e ambientali ma,
soprattutto, al fine di garantire un’ alimentazione più sana, dove il consumatore
possa identificare l’origine del prodotto e – di conseguenza – avere più
certezze rispetto alla qualità e alla salubrità del cibo. Elementi che sono sempre più importanti ma che la globalizzazione non è in grado di
offrire né, tantomento, di garantire.
Soprattutto in una Regione come
la nostra – con forte richiesta di “territorio” proveniente anche dal turismo,
sia nazionale che estero - ma con una
agricoltura che incontra gravi difficoltà a causa di problemi congeniti irrisolvibili, quali la
conformazione del suolo e il clima, non sempre il mercato riesce ad incontrarsi.
Si tratta dell’uovo di Colombo : l’imprenditore agricolo deve
prima investire e lanciarsi in nuove iniziative e poi troverà il mercato o deve prima trovare
il mercato e poi investire ? non è così facile rispondere anche perché un
investimento in agricoltura ha bisogno di molto tempo a causa del rispetto del
ciclo produttivo e della stagionalità ma i mercati sono volubili e non stanno certo ad
aspettare.
L’iniziativa “De la terre à la table” vuole proprio
essere propedeutica a questa situazione: esistono senza dubbio commercianti,
ristoratori, operatori dell’agroalimentare
che vorrebbero trovare specifici prodotti ma – abituati alla logistica improntata ad un modello che si
ispira alla grande distribuzione - non sanno a chi rivolgersi mentre ci sono,
senza dubbio, bravi produttori agricoli
con prodotti eccellenti che non trovano il mercato adeguato.
L’idea è quella di tentare di “far rete“ , fare incontrare produttori con
albergatori, commercianti, ristoratori, pasticcieri, pro loco, rifugi alpini e
quant’altri possano essere interessati a reperire direttamente in filiera
cortissima le eccellenze della nostra Regione.
Ecco che mercoledì 11 dicembre si svolgerà – presso il centro polifunzionale
di Pollein “La Grande Place” – un vero e
proprio “Workshop”, inglesismo che
traduce la parola “ Officina”, dove si lavorerà per portare beneficio a settori
fondamentali dell’economia valdostana, agricoltura, turismo e commercio.
Vi saranno box e
stands destinati ai produttori agricoli che potranno così presentare la propria
impresa, offrire mini degustazioni, farsi conoscere dagli operatori interessati
al settore. In questa prima edizione si è voluto circoscrivere la presenza ai
produttori in “filiera completa Valle d’Aosta” valorizzando, così, la materia prima, la trasformazione e la
commercializzazione locale.
Ezio Mossoni, direttore Coldiretti
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