Ugo Voyat |
Il 19 marzo avete festeggiato un
importantissimo anniversario...
Abbiamo festeggiato il cinquantennale
della nascita del nostro tunnel. Un anniversario molto speciale in quanto si
trattava del primo tunnel autostradale che attraversava le Alpi, il più alto
d'Europa e, in quel momento, anche il più lungo. Ai festeggiamenti erano presenti
tutte le autorità regionali e del Vallese e sono tutti rimasti molto
soddisfatti dai risultati che abbiamo presentato.
Cosa significa gestire una realtà
complessa come questa, oltre che transfrontaliera...
Aggiungerei pure tra un Paese Ue e un
Paese non Ue. Ci sono perciò leggi, regolamenti e usanze autostradali molto
differenti che vanno rese omogenee e utilizzabili da tutti. Per questo tutti
gli anni si svolge una riunione della commissione mista alla quale prendono
parte i ministri plenipotenziari di Svizzera e Italia che poi si fanno garanti
presso i propri governi per dare applicazione all'interno del Tunnel di queste
direttive, sia europee che svizzere. E' sufficiente pensare che nello stesso
tunnel c'è personale che svolge lo stesso lavoro con trattamenti economici e
orari differenti.
In mezzo secolo l'investimento in
qualità e sicurezza non è mai venuto meno...
Questa è la nostra preoccupazione
principale ed è indubbiamente l'attività su cui concentriamo le maggiori
energie durante l'anno. Gli impegni finanziari non sono diversi. Oltre alla
manutenzione ordinaria e straordinaria provvediamo sempre a degli adeguamenti
sia per crescere professionalmente sia per migliorare le infrastrutture.
Ultimamente abbiamo in previsione una spesa molto grande riguardante la
costruzione del Tunnel di sicurezza e dei servizi.
E su quest'ultimo intervento, anche se
per motivi non dipendenti dalla vostra volontà, si registra una situazione di
impasse...
Sì. Siamo in lite con la società che
ha appaltato i lavori anche se stiamo comunque cercando di trovare un accordo
per arrivare alla fine dell'opera entro il 2015-2016.
Sul versante italiano una parte dei
lavori è stata fatta...
Sì. E' stato realizzato il tunnel
centrale. Mancano i collegamenti bypass tra le due gallerie, il piano stradale
e alcune malformazioni non in conformità che devono essere risistemate dopodiché
ci sarà l'appalto del terzo e quarto lotto riguardanti soprattutto aspetti
tecnici, cioè ventilazioni ed elettricità, che devono essere appaltati dalla
parte Svizzera.
Al momento siete costretti ad
aspettare...
Sì purtroppo dobbiamo aspettare che
siano svolti gran parte di questi lavori edilizi per dare il via a quelli
tecnici.
Un po' di numeri. Qual è la
situazione dei transiti?
Il 2013 è stato un anno eccezionale.
Con l'eccezione degli anni in cui il Tunnel del Monte Bianco era chiuso è stato
l'anno in cui abbiamo avuto più transiti a partire dal 1964. Circa 7000
passaggi in più, pur avendo un 10% in meno di camion. Anche l'incasso è
cresciuto del 2,5% per un totale di 180mila euro rispetto al 2012.
Il traffico turistico è cresciuto...
Sì. Ed è un dato di aumento che si
conferma anche nei primi due mesi del 2014. Con la differenza che il trend
positivo riguarda anche il commerciale, cioè i camion.
Nel 2014 cresce il commerciale. Di
solito si dice che quando ripartono i trasporti, riparte l'economia...
Non lo sappiamo ancora in quanto
dobbiamo verificare la situazione neve al Sempione l'anno scorso e quest'anno,
comunque noi ci auguriamo che sia un segno di ripresa, di uscita dalla crisi.
Voi rilevate anche con costanza la
soddisfazione della clientela. Quali sono gli ultimi dati?
Dal 1999 abbiamo un sistema qualità,
un controllo realizzato da una società esterna e tutte le risposte sono
positive oltre al 95%: dal comportamento del personale, alla pulizia del tunnel
alla facilità di attraversare il Tunnel.
Sul vostro versante oltretutto non ci
sono mai state polemiche particolarmente infuocate in materia tariffaria?
Noi non facciamo mai aumenti sulla
tariffa. I nostri sono soltanto adeguamenti al tasso di inflazione e a quello
di cambio tra il franco svizzero e l'euro. Sulla base di questo si fa una sorta
di aumento ponderato: 30% in meno per chi ha l'aumento più alto e 70% in più per
chi ce l'ha più basso.
Non dimentichiamoci che in materia di
trasporti su gomma la Svizzera applica politiche molto differenti rispetto
all'Italia...
Loro hanno anche la Redevance sur le
traffic poid lourd che consiste in un tot di franchi al chilometro, inoltre
hanno delle chiusure delle dogane, dalle 10 di sera alle 6 del mattino, il che
comporta per noi di trovare un parcheggio a chi arriva durante la notte.
Novità in cantiere per il 2014?
Gli ammodernamenti tecnologici come la
ventilazione prima di tutto. Dobbiamo anche tenere presente che la Sitrasb
negli ultimi tre anni, pur essendo in un periodo di crisi, ha investito il 108%
degli utili sull'ammodernamento e sulla manutenzione del manufatto a partire dal Ponte Dardanelli fino al
Tunnel. Ci sarà poi da completare la Galleria di Sicurezza e Servizi e un
ammodernamento sull'illuminazione interna.
Un sogno da realizzare per chi si
occupa di Trasporti?
Per il momento il completamento della
Galleria di Sicurezza, poi il poter continuare a garantire la sicurezza dei dipendenti
che lavorano all'interno del Traforo e avere la possibilità di disporre di
personale sempre più preparato per qualunque tipo di intervento.
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