IL
QUADRO MACROECONOMICO
I
dati macroeconomici previsionali di fonte Prometeia sul 2015
delineano un quadro di moderato miglioramento, prevalentemente
grazie
ad una domanda interna più vivace.
Esaminando
infatti i principali aggregati, tra il 2014 ed il 2015 il PIL
della Valle d’Aosta è cresciuto
dello 0,8%,
più del dato nazionale (0,5%) e la variazione 2015/2016 è
dell’1,2%, pari all’attesa nazionale.
Secondo
la stessa fonte, il
valore aggiunto si è incrementato dello 0,7%
(Italia 0,3%), la spesa
per consumi delle famiglie è cresciuta dell’1,3%,
più del dato nazionale (1,1%)
sostenuta
dall’incremento del reddito disponibile in termini reali (potere di
acquisto) e da una sostanziale stabilità dei prezzi al consumo.
Gli
investimenti
fissi lordi
(+0,8%) hanno registrato variazioni
moderatamente positive
con prospettive di un sensibile incremento per l’anno in corso.
L’export
regionale per
l’anno 2015
ammonta
a
circa
605,7
milioni
di euro e rispetto alla performance nazionale e dell’area di
riferimento
si dimostra più debole:
la diminuzione rispetto all’anno precedente è stata dello
0,3% (Italia +3,8%, Nord Ovest +2,7%) .
I
flussi più rilevanti si confermano essere quelli relativi alle
vendite di metalli e di prodotti in metallo (354 milioni di euro
complessivi), che incidono sempre in misura preponderante sulle
esportazioni regionali, ed in particolare di prodotti della
metallurgia (331 milioni), tradizionale comparto di specializzazione.
Fra
questi, gli impulsi più favorevoli in rapporto al 2014 si sono
riscontrati per le bevande (+21,4%) e i macchinari (+20,4%); l’export
di prodotti della metallurgia e di mezzi di trasporto ha invece
subìto un calo (rispettivamente del -3,1% e del 23,9%).
LA
STRUTTURA PRODUTTIVA
Anche
dal punto di vista della demografia
delle imprese,
i risultati non sono incoraggianti, soprattutto per i settori del
commercio e dell’ edilizia, sebbene costituiscano tuttora i
comparti numericamente più rilevanti (sommati rappresentano più di
un terzo del totale delle imprese).
Le
imprese
registrate
in Valle d'Aosta nel 2015 sono
13.012,
costituite per più della metà come imprese
individuali,
che però continuano
a mostrarsi in calo
(-177 imprese rispetto al 2014) insieme alle società di persone
(-149 imprese). Si
conferma invece
la
tenuta
delle società di capitali e
delle cooperative.
Rispetto al 2014, lo stock di imprese è calato nel complesso del
2,5% ( - 330 imprese, dato Italia +0,3%).
Considerando
i settori
di attività,
si registra stabile
la consistenza delle imprese appartenenti al turismo
e ai servizi alle imprese.
Le imprese agricole e del manifatturiero hanno riportato un calo, per
quanto contenuto. Maggiori sofferenze
emergono invece dai settore del commercio,
che perde 117 imprese, e dell’edilizia
(-112 imprese) 1.
Le
imprese
artigiane,
circa un terzo delle imprese registrate, fanno rilevare una dinamica
meno favorevole rispetto
alla totalità delle imprese, andamento che non sorprende alla luce
del fatto che si ripercuote sull’intero comparto l’andamento
negativo del settore delle costruzioni che
assorbe più del 50% delle imprese artigiane.
Le
imprese artigiane registrate nel
2015
sono
3.786, in netta preponderanza costituite sotto forma di impresa
individuale, che, anche in questo caso, insieme alle società di
persone, si registrano in calo (-92 imprese e – 37
rispettivamente).
In
raffronto al 2014 scontano un calo del 3,2%, con un saldo negativo di
124 unità. (dato Italia -1,6%). Prendendo in esame i settori
di attività
più rilevanti per dimensione, si evidenzia come la flessione
sia quasi interamente concentrata
nel settore delle costruzioni
(-97
imprese che spiegano quasi l’80% della flessione) restituendo un
quadro ancora di profonda difficoltà del comparto.
La
tendenza alla contrazione si riflette sulle principali fattispecie
imprenditoriali: in controtendenza con quanto verificatosi a livello
nazionale, si registrano infatti in calo
sia le imprese femminili
sia
le straniere,
mentre quelle giovanili
mostrano una maggiore
tenuta. (continua)
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