Antonio Di Blasi |
Iniziamo
da un evento recente: il convegno “Gli
incubatori di impresa per lo sviluppo del territorio: esperienze a
confronto”.
Di
cosa si è trattato?
Martedì
28 febbraio abbiamo organizzato questo Convegno alla Pépinière
d'entreprise di Aosta. E' stato un importante momento di confronto
tra incubatori di impresa per riflettere e per gettare le basi di
collaborazione, dove si sono visti un po' i varia aspetti degli
incubatori di impresa, come questi ad esempio operano in altre
regioni. Infatti sono intervenuti
gestori
di incubatori provenienti dalla Toscana, dalla Lombardia, da varie
regioni d'Italia...
Quali
sono stati i frutti di questo evento?
E'
emersa la necessità per tutti di fare rete. Ogni territorio agisce
nell'ambito delle proprie peculiarità, delle proprie linee di
sviluppo però per riuscire a sostenere nuovi giovani e nuovi
progetti imprenditoriali, per dare anche uno slancio di tipo
internazionale occorre fare massa critica. Noi a tal proposito agiamo
già in questa direzione da diversi anni collaborando, ad esempio,
con gli incubatori del Piemonte su diverse iniziative. Però c'è la
necessità di tutti di fare rete, di gettare delle basi comuni, c'è
già un primo documento in bozza di un accordo di collaborazione tra
gli incubatori di impresa utile allo sviluppo delle start up.
Nel
frattempo gli incubatori segnano un nuovo dinamismo con quattro
new-entry?
Nelle
prime settimane dell'anno si sono finalizzati dei progetti frutto di
un lavoro lungo, minuzioso in quanto noi cerchiamo di lavorare sulla
qualità dei progetti. Di conseguenza alcuni progetti possono partire
da un'idea ma si sviluppano anche in diversi mesi. Nel secondo
semestre del 2016 abbiamo lavorato su questi quattro progetti, tre su
Aosta, due già insediati, e uno si Pont-saint-Martin. Ad Aosta la
Touchware, impresa già insediata, ha fatto uno spinoff della
Everyware per finalizzare un loro progetto su un nuovo prodotto. E
poi abbiamo altri due progetti, uno è la DotQ che realizza pannelli
radianti per sistemi di riscaldamento, quindi siamo nel campo
dell'efficienza energetica, e poi la Rewallution dell'ingegnere
Flavio Lanese che con il prodotto speedybrick opera sempre
nell'ambito dell'edilizia sostenibile. Infine a Pont-Saint-Martin
area che si sta sempre più focalizzando sull'ambito ICT abbiamo la
Sweexo che opera nel settore dell'informatica, in particolare di
tutti quei servizi che vanno ad abolire la carta soprattutto nella
pubblica amministrazione, quindi con servizi di posta elettronica
certificata sia come consulenza per le Pubbliche amministrazioni che
come consulenza a singolo cittadino.
Una
delle strategie è la specializzazione delle aree che cosa si
intende?
Indubbiamente
è l'Europa che ce lo ha chiesto e lo ha posto alla Regione come
vincolo. E in questa logica l'Amministrazione regionale ha messo a
punto negli anni scorsi per far partire il nuovo programma
comunitario la cosiddetta strategia di specializzazione intelligente,
cioè l'andar ad individuare quali sono gli ambiti su cui si vuole
investire per lo sviluppo delle imprese. In Valle è emerso l'ambito
della montagna, una montagna declinata dal punto di vista della
sostenibilità, cioè tutto ciò che è green sia dal punto di vista
edilizio che nergetico, una montagna smart, cioè intelligente e
quindi Informatica, web e servizi informativi, e, infine, la montagna
di eccellenza, cioè tutte quelle eccellenze industriali, artigianali
che sul territorio ci sono e fanno parte della tradizione
imprenditoriale della nostra regione
Uno
degli impegni importanti è lo sviluppo dell'imprenditoria a livello
giovanile…
E'
importantissimo rivolgersi ai giovani perché quando si parla di
innovazione bisogna pensare al futuro e lavorare sulla cultura
dell'innovazione. E per noi per fare queste si deve andare a scuola.
Da sei anni ad esempio proponiamo a tutte le scuole superiori dei
programmi per la nascita di laboratori di imprenditorialità
chiamati «Impresa in azione». A partire dal prossimo anno poi anche
in Valle d'Aosta, pure per i licei, partirà l'alternanza
scuola-lavoro. Questo si inserisce in perfetta continuità tra il
mondo della scuola e quello del lavoro. Quest'anno stiamo seguendo
sette classi che stanno lavorando su sette
progetti innovativi dove i ragazzi, partendo proprio da un foglio
bianco disegnano un nuovo prodotto, un nuovo servizio, si organizzano
all'interno della classe come una vera e propria impresa e dovranno
poi essere valutati d auna giuria. Quest'anno l'evento finale sarà
probabilmente nell'ultima settimana di aprile dove sarà proclamato
il vincitore che potrà accedere alla finale nazionale.
Oltretutto
la Valle si è spesso distinta a livello nazionale...
Devo
dire che gli studenti valdostani si sono sempre ben distinti con dei
prodotti innovativi che sono stati anche premiati. Cito ad esempio
marmelly, realizzato dalla classe quinta dell'Ipra di Châtillon che
consisteva in una marmellata in tubetto. Da un lato si valorizzava la
tradizione, ma dall'altro la si proponeva in modo innovativo.
Quest'anno posso anticipare che ce ne saranno delle belle anche se
non posso svelare nulla perché c'è il segreto industriale, ma posso
dire che da un lato si sta puntando sull'innovazione - i social,
l'ICT - e dall'altra sempre sul food, tema molto attuale.
Qual
è la situazione dei programmi di pre-incubazione?
Anche
questo è un elemento di continuità perché con le scuole seminiamo
per il futuro e poi ci auguriamo che sul territorio possano nascere
progetti innovativi per creare impresa. Però prima di fare l'impresa
è fondamentale avere la consapevolezza della necessità di un giusto
sviluppo del progetto imprenditoriale e quindi partiremo anche
quest'anno con i programma di preincubazione. Il concetto è semplice
le imprese sono fatte di persone, però prima di diventare impresa le
persone si rivolgono a noi per dire ho questa idea, vorrei realizzare
questo progetto. Come ho già detto un'impresa non si può
improvvisare dall'oggi al domani. Occorre un'analisi molto accurata
dei limiti, i vincoli, le opportunità, i costi, le necessità in
termini di competenze e finanziamenti. Di conseguenza
andremo a proporre nell'ambito di quest'anno, proseguendo nel 2018,
un programma di insediamento riservato però alle persone.
Pubblicheremo un bando e attraverso un avviso pubblico selezioneremo
i partecipanti offrendo loro una grande opportunità: gratuitamente
daremo loro uno spazio, delle persone che li seguiranno aiutandoli a
sviluppare il loro business plan in modo che alla fine del percorso
si possa partire con il progetto oppure valutare di modificarlo.
Un
sogno per
l'attività imprenditoriale da
realizzare?
Prima
di tutto il legame con il territorio. Io mi auguro dal punto di vista
professionale che si possano rafforzare le collaborazione con gli
altri incubatori in modo da sviluppare nel modo migliore le
caratteristiche del nostro territorio. E poi continuare a lavorare
con i giovani, con i ragazzi, e riuscire a passare ai giovani il
messaggio che oggi serve un approccio nuovo, utile nella vita
professionale e non solo, essere molto curiosi e interrogarsi sempre,
mettendosi in gioco in maniera nuova.
0 commenti:
Posta un commento