Cari fratelli e
sorelle,
La risurrezione
di Gesù è sorgente di speranza per tutti: il male e la morte non hanno l’ultima
parola nella storia, anche se a volte il corso degli eventi personali,
familiari e mondiali sembrano dire proprio il contrario. Dov’è la gioia di Gesù
risorto per chi si trova inchiodato dalla malattia, per chi è vittima di
povertà o di violenza, per chi vive relazioni ferite, per chi si trova in
situazione di peccato, operatore di ingiustizia e di violenza, per chi rifiuta
Dio e il suo amore?
Non esiste una
risposta univoca alla domanda.
Piuttosto esistono
due provocazioni che ci invitano a compiere un passaggio, una conversione.
Innanzitutto, come
ogni luce anche la luce del Risorto ha bisogno di un’apertura attraverso la
quale penetrare nella nostra vita. Questa apertura si chiama preghiera, intesa
come dialogo con Dio o anche come grido lanciato verso di Lui. Penso a san
Pietro che, mentre sta affondando, grida a Gesù: Signore, salvami! (Mt 14, 30), oppure che piange amaramente dopo
averlo tradito (cfr Mt 26, 75); penso a quella donna pagana che, pur ‘ignorata’
dal Signore, continua a supplicarlo per avere la guarigione della figlia (cfr
Mt 15, 22-28). C’è una parola di Gesù che ci assicura al riguardo: tutto quello che chiederete con fede nella
preghiera, lo otterrete (Mt 21, 22).
La seconda
provocazione può essere espressa con una immagine utilizzata da Gesù stesso
quando afferma: Voi siete la luce del mondo;
non ... si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro,
e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra
luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria
al Padre vostro che è nei cieli (Mt 5, 14-16). Sì, la luce e la gioia del
Risorto si rifrange nella vita buona dei suoi discepoli e attraverso i loro
gesti di amore e di fraternità può raggiungere anche chi si trova nel bisogno,
nella sofferenza, nella solitudine, nel peccato.
Ci doni Gesù
risorto il suo Spirito perché sappiamo essere testimoni della sua opera di
salvezza.
Buona Pasqua! Sappiate che in questi giorni santi sarete
particolarmente presenti nella preghiera del Vescovo.
X Franco Lovignana, vescovo
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