Il 3 luglio si è insediato il nuovo Consiglio Generale di Confindustria Valle d’Aosta.
Il
nuovo Consiglio, oltre al Presidente Paolo Giachino e ai due Vice Presidenti Alfredo
Lingeri (Honestamp), Vicario, e Giancarlo Giachino (Viérin Cesarina), è composto dai
seguenti nuovi eletti:
Guido Bertolin (Salumificio Maison Bertolin): Categoria Alimentari
Gianluca Berger (Costruzioni BGF): Sezione Edile
Enrico De Girolamo (CVA): Categoria Energia
Francesco Bonfiglio (Engineering.MO): Categoria ICT e tecnologie innovative
Monica Pirovano (Cogne Acciai Speciali), Simone Lingeri (Honestamp) e
Francesco Turcato (Carpenteria M&M): Categoria Metalmeccanici
Marino Paillex (Studio COPACO): Categoria Servizi Ambiente Salute
Giuseppe Proto (SAVDA) e Federico Caniggia (SAV): Categoria Trasporti
Adriano Balma (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato), Corrado Cometto (Studio
Cometto), Francesco Emiliani (Core Informatica), Edy Incoletti (Logic Sistemi),
Paolo Savio (Savio), Elena Vittaz (VIM): Probiviri
Antonella Cestonaro (Ser.Val), Giulia Conti (Alpe) e Pierre Noussan (Gruppo
Sicav200): Revisori.
A completamento del Consiglio Generale, su proposta del Presidente, è stato nominato
Nicola Rosset, della St. Roch S.r.l., quale componente di nomina Presidenziale.
Il Presidente Giachino, ad inizio seduta, ha consegnato ai nuovi eletti una
spilletta con il logo di Confindustria e, auspicando una partecipazione attiva di tutto il
Consiglio, ha detto «Dobbiamo mettere al centro l’associato, serve un dialogo costante
con gli imprenditori, dobbiamo avere una relazione duratura con la nostra base e fare
degli interventi mirati, ritarandoli sulle nuove necessità. I Delegati di Categoria hanno un’importante funzione di raccordo con la base
associativa che rappresentano e avranno il compito di raccogliere le loro istanze e di portarle al tavolo del Consiglio, che sarà
chiamato a trovare delle soluzioni condivise per rilanciare il sistema produttivo
valdostano. Il valore dell’Associazione è nella rappresentanza e nell’ azione di impulso
costante che dobbiamo dare alle nostre imprese. L’auspicio è che questo pressing a
largo raggio contribuisca a mettere le imprese di fronte alle loro responsabilità e le
induca ad attrezzarsi per affrontare le grandi sfide economiche che si stanno
affacciando sul mercato globale, a partire da Industria 4.0».
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