Davide e Ivano Favre |
Quando e come nasce Alpiflora?
Nasce nel 2008 con l’idea di valorizzare il settore delle
piante officinali che in quegli anni stava avendo un certo fermento. Abbiamo
messo in campo diverse specie botaniche per valutare l’adattabilità delle
piante al nostro clima. E poi abbiamo selezionate quelle che potevano essere di
nostro interesse. Nasce da una diversificazione del settore agricolo dove
eravamo già presenti. Io e mio fratello Davide siamo contitolari di questa
azienda famigliare a carattere artigianale.
Quali sono i numeri
dell’azienda?
Abbiamo lavanda, timo, rosmarino, salvia, menta per un
totale di quasi due ettari e mezzo. La parte predominante è della lavanda con
un campo situato proprio ai piedi del Forte di Bard e quindi molto suggestivo.
Le piante di lavanda sono circa 4000 e questo ci permette di avere la materia
prima.
Il settore della
cosmetica naturale sembra attraversare un buon momento…
Devo dire di sì. Sempre più il cliente finale sta cercando
un prodotto o quanto meno è indirizzato verso il settore più naturale e di
conseguenza anche i prodotti di cosmetica naturale stanno riscuotendo un
discreto interesse, questo perché i prodotti di livello industriale non sempre rispettano
quello che il nostro fisico si aspetterebbe di trovare. Ecco perché la
cosmetica naturale attrae sempre di più il consumatore finale
Voi avete tantissimi
prodotti. Quale raccoglie il maggior interesse?
I nostri prodotti sono tanti in modo da soddisfare le
possibili necessità del consumatore finale. Direi che il flacone mani liquido proposto
in un dispenser da 300 ml e lo shampoo-doccia nel flacone da 200 sono i
prodotti più apprezzati per la loro formulazione, ma soprattutto per la
profumazione che deriva dalla presenza degli oli essenziali.
Avete un sito in
molte lingue, perfino il russo, c’è interesse da parte degli stranieri rispetto
a questi prodotti?
Noi lo abbiamo fatto in diverse lingue in quanto c’è
interesse da parte dello straniero per il made in Italy e anche perché la
nostra regione ha un forte appeal turistico e molti dei nostri prodotti sono
presenti presso diverse strutture alberghiere caratterizzate da una clientela
internazionale. In questa maniera l’utente finale può documentarsi sulla nostra
produzione.
Quali sono i maggiori
ostacoli che si incontrano come imprenditori nel vostro settore?
Devo dire che oggi come oggi essere imprenditori non è
assolutamente facile. Sempre più dobbiamo scontrarci con la burocrazia e non
intendo soltanto l’aspetto cartaceo ma anche quello fiscale. Il proseguire poi
di questo periodo di crisi comunque in quasi tutti i settori crea difficoltà. E
il nostro comparto non è da meno. Essendo imprese molto piccole è chiaro che
alle volte sorgono delle problematiche ulteriori.
Voi fate anche parte
della rete Tascapan. Come vi trovate?
Siamo già presenti da tempo. E’ una rete che sta crescendo
ancora. Noi ci troviamo bene perché abbiamo un ottima collaborazione con
Mathieu Champretavy, titolare di questa rete vendita. Mi sento di consigliare
ad altre realtà di farne parte purché con caratteristiche di artigianalità e di
qualità che sono i punti di forza di questa rete.
Qualche novità in
vista?
Segnalo tre nuovi prodotti formulati con degli estratti
delle nostre erbe e cioè un prodotto all’arnica, un abbinamento iperico-calendula
e, infine, un gel riscaldante per tutti gli sportivi visto che siamo in una
regione di ultra-trail e di maratone in montagna, adatto alla preparazione
muscolare degli atleti
Un sogno
imprenditoriale da realizzare?
Alpiflora sogna di continuare ad essere presente nel tessuto
imprenditoriale valdostano ingrandendosi in modo da poter prendere in
considerazione delle collaborazioni esterne. Inoltre siccome siamo stati la
prima impresa valdostana del settore a partecipare, da ormai due anni, al Cosmoprof
di Bologna, una vetrina mondiale per il comparto, ci piacerebbe aprirci ad una
dimensione internazionale, operando su paesi esteri con i nostri prodotti
partendo dalla nostra piccola realtà valdostana.
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