15 novembre 2017

Davide Trapani (#Edileco): #bioedilizia per tutte le case valdostane

Davide Trapani
Questa settimana abbiamo intervistato Davide Trapani, alla guida della Edileco, società che si occupa di bioedilizia.   

Prima di tutto spieghiamo cosa si intende per bioedilizia…
Significa costruire abitazioni sostenibili. Sostenibili per l’ambiente e cioè che inquinano meno, consumano meno, disperdono meno calore dall’involucro e sono scaldate utilizzando preferibilmente fonti rinnovabili e anche sostenibili per chi le abita, utilizzando materiali naturali, traspiranti che migliorano il benessere e il confort all’interno dell’edificio e aiutano a vivere meglio.

E’ un mercato in espansione?
Io posso portare il nostro esempio virtuoso. In un mercato come quello dell’edilizia in generale in difficoltà negli ultimi dieci anni siamo riusciti sempre a lavorare e a far crescere il fatturato insieme al numero di addetti e soprattutto con la soddisfazione dei clienti. Il tutto grazie ad una impostazione innovativa, un mercato un po’ di nicchia, proponendo un prodotto che non c’era e molto avanti come innovazione. Puntare sull’innovazione paga.

Siete sul mercato da 12 anni. Raccontiamo un po’ la storia dell’azienda…
Siamo nati come una piccola cooperativa con tre soci. Con l’idea già di operare nel mercato della bioedilizia. Infatti ci chiamiamo “Edileco Costruzioni Ecocompatibili”. Senza tanto idea di dove saremmo arrivati. Piano piano abbiamo aumentato il numero dei soci fino ad arrivare alla dimensione attuale con una quarantina di addetti e quasi venti soci, man mano aggiungendo pezzi all’impresa. Inizialmente come impresa di costruzione e adesso ci occupiamo di progettazione, realizzazione di impianti innovativi, parte amministrativa. Si è formato un gruppo giovane, dinamico al cui interno ci siamo trovati bene. Siamo una famiglia felice…

Come nasce il contatto con la Cooperativa CFI di Roma?
La CFI è una cooperativa che investe soldi del Ministero Sviluppo Economico con lo scopo di creare occupazione. Noi avevamo un importante progetto di sviluppo, avevamo bisogno di un grosso investitore - avevamo chiesto un significativo sforzo anche ai soci per aumentare il capitale sociale – poi abbiamo scoperto questo strumento, siamo andati a Roma e abbiamo trovato degli interlocutori molto brillanti. Ci hanno chiesto il riscontro occupazionale del nostro investimento. Il piano che abbiamo loro presentato li ha soddisfatti e così ci hanno assicurato come capitale sociale un investimento di 300mila euro che stiamo utilizzando per la nostra attività.

Un po’ di numeri aziendali?
La nostra è una pmi presente attualmente su una ventina di cantieri e con un fatturato che nel 2017 dovrebbe chiudere vicino ai 5 milioni di euro. E i nostri progetti futuri sono destinati a far crescere questi numeri.

Lavorate più con il mercato locale o anche con quello fuori Valle?
Per fortuna il mercato locale ci basta. Abbiamo qualche richiesta dalla Svizzera e dal Piemonte ma preferiamo stare vicino a casa per motivi famigliari e personali.

Nel vostro settore la parola innovazione è fondamentale immagino…  
Il nostro è un settore complesso. Noi poi ci proponiamo con un prodotto innovativo: la casa che non ha costi di riscaldamento e di manutenzione garantiti per dieci anni. Per fare questo sfruttiamo fonti rinnovabili, isolamento, pompa di calore, fotovoltaico in una combinazione che abbiamo affinato in tanti anni di ricerca. E’ vero che il mercato propone continuamente soluzioni nuove e prodotti industriali in rapidissima evoluzione per cui bisogna essere continuamente aggiornati ed avere anche un po’ il coraggio di sperimentare prodotti nuovi e risolvere problemi che si creano ogni giorno nell’utilizzare prodotti non consolidati. Fino ad ora l’abbiamo fatto con successo e senza creare problemi all’utente finale.

Voi avete stimolato i vostri ipotetici clienti a immaginare la casa che vorrebbero…
Noi la pensiamo molto in grande. Riteniamo che il nostro approccio all’edilizia, il nostro approccio alla casa dovrebbe essere adottato a tappeto. Abbiamo un sogno per la Valle d’Aosta – che è un territorio fantastico e con delle peculiarità uniche a livello mondiale – e cioè che tutte le case dovrebbero essere riscaldate come le nostre senza emettere gas in atmosfera e anche il trasporto e la mobilità dovrebbero essere elettriche. Il nostro sogno tra 50 anni è quello di una Valle senza o con molta poca combustione di qualunque tipo. Indubbiamente un volano potente per economia e turismo, facendoci diventare un’isola felice.

Adesso su cosa state lavorando? Progetti futuri?  
Puntiamo ad ampliare la nostra offerta di abitazioni in bioedilizia ecocompatibili, allargando il nostra raggio d’azione anche al di fuori dell’edilizia e fornire insieme all’abitazione un sistema di mobilità sostenibile, un car sharing elettrico. Ad esempio nel condominio che stiamo ultimando ad Aosta forniremo delle bici elettriche ai condomini per cercare di limitare la mobilità con motore a scoppio e ridurre la seconda o terza macchina di qualche famiglia incentivando i cittadini a fare una scelta che va nella direzione di migliorare la vita di tutti.

Un po’ nella logica dell’edileco run…
Per noi la sostenibilità ambientale e il benessere vanno di pari passo e anche la crescita economica. Se puntiamo tutti sul cambiare il nostro modello di sviluppo in maniera più sostenibile creeremo ricchezza, confort, un mondo che funziona meglio senza rinunciare a nulla

Un sogno cooperativo da realizzare?
Il sogno cooperativo in parte lo abbiamo già realizzato in quanto era un po’ utopistico pensare che tante persone riuscissero a mettersi insieme, dando ognuno il meglio di se e creando sinergie senza attriti. E’ complicato e non è che manchino i problemi. Ma siamo riusciti a farlo e remiamo tutti nella stessa direzione. Il sogno è di continuare così.

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