7 gennaio 2009

Diecimila veicoli interessati ad utilizzare l'autostrada come tangenziale

Sono diecimila i veicoli che potrebbero giovarsi della proposta «concreta che possa essere sottoposta all’Anas», come recentemente annunciato in Consiglio regionale dal Presidente della Giunta Augusto Rollandin, per utilizzare in maniera gratuita il tratto autostradale Aosta est-Aosta ovest ed evitare così di appesantire ulteriormente la circolazione cittadina. A dirlo è lo studio commissionato dalla Sav, la società che gestisce l’autostrada «A5 Quincinetto-Aosta», allo studio professionale «Trasporti - Traffico - Ambiente» (TTA) di Torino. «Sono dati che abbiamo raccolto - spiegano l’a.d. Marcello Christillin e il Presidente Domenico Calza - quando abbiamo avviato la sperimentazione dello sconto per i pendolari attraverso l’utilizzo del telepass. Un’esperienza che si concluderà a fine anno e che non ha purtroppo portato i risultati sperati». In effetti sugli attuali 386 utenti dotati di telepass family soltanto 170 sono quelli nuovi. «Siamo molto lontani dai duemila ipotizzati inizialmente» precisano i vertici aziendali. Alla Sav sono invece più ottimisti in merito all’utilizzo in una logica di tangenziale dell’autostrada tra il casello di Aymavilles e l’Autoporto di Pollein ricorrendo anche in questo caso ad uno speciale telepass. «La nostra analisi - sottolinea Christillin - dimostra che c’è una certa ragionevolezza in questa ipotesi. Sul tratto di nostra competenza può confluire il traffico proveniente dalla statale 26 e dalla cosiddetta strada dell’envers e che sostanzialmente si limita soltanto a transitare in Aosta». I vantaggi dell’iniziativa sono subito evidenti. «In questa maniera - evidenzia Calza - possiamo ridurre l’impatto sulla città del traffico proveniente dai comuni limitrofi, con uno scorrimento sicuramente più rapido, facendo così anche diminuire i livelli di inquinamento». Alla Sav mettono l’accento in particolare sulla «riqualificazione e razionalizzazione dei flussi». «Non si tratta - precisa Christillin - di uno sconto tout court. Anzi al momento la questione economica non è stata ancora affrontata. E’ chiaro che se si vuole dare il via a questa iniziativa si dovrà fare una convenzione con l’Amministrazione regionale in quanto l’eventuale mancato introito (il pedaggio è di 1,8 euro ndr) dovrà essere coperto. E’ evidente poi che questo intervento non significa l’annullamento del pedaggio per tutti i veicoli in quel tratto». Analizzando poi l’andamento del 2008 le società autostradali denunciano qualche criticità. La crisi economica e l’elevato costo della benzina per quasi tutto l’anno in corso hanno avuto ricadute significative sul settore. Sav denuncia nei primi mesi del 2009 un calo del traffico leggero dell’1,82% e di quello pesante dello 0,29%. «Il trend però si sta aggravando. - spiega l’a.d. Marcello Christillin - Se prendiamo il singolo mese di settembre. Il calo del traffico leggero è pari al 7,88%. Più stabile quello pesante intorno allo 0,79%». Qualche primo segno di contrazione si era già avvertito nel corso del 2007 con un calo in termini di traffico dello 0,35% che si riverberava in maniera più evidente sul margine operativo lordo passato da 22,9 milioni a 22,15. Crescono invece i chilometri percorsi dai veicoli fino a Courmayeur nel tratto autostradale di competenza della Rav, passati dagli 80,54 milioni del 2007 agli 83,52 del 2008. «E’ un dato però che inganna - commenta l’a.d. Aldo Freppa - in quanto l’anno scorso è stato allungato il percorso. Il trend dei ricavi nei primi nove mesi è infatti meno marcato e bisognerà fare i conti con l’ultimo trimestre. Al momento siamo passati dagli 8,57 milioni del 2007 agli 8,95 di quest’anno con una crescita del 3,79%». Il trend della Rav sul fronte dei ricavi è stato praticamente in continua crescita nell’ultimo quinquennio in seguito al progredire del percorso verso Courmayeur: dai 7,23 milioni del 2003 agli 11,35 del 2007. Per le festività natalizie è avvenuta anche la definitiva apertura dell’ultimo tratto senza più gli attuali restringimenti. «L’ultimo atto - aggiunge Freppa - sarà l’assegnazione alla nostra società da parte dell’Anas dei novecento metri che portano al traforo del Monte Bianco. Non sarà più autostrada ma realizzeremo, a nostre spese, due corsie in salita ed una in discesa, unitamente ad alcuni interventi legati alla riduzione dell’inquinamento acustico e al miglioramento dell’assetto viario nei pressi della frazione di Entrèves (Courmayeur ndr). Non c’è ancora nulla di ufficiale ma sembra possibile che l’ok dell’Anas possa arrivare con l’anno nuovo». Sui livelli di investimento la società non è ancora in grado di fare ipotesi. «Occorre un progetto esecutivo - conclude Freppa - i possibili scenari prevedono una notevole varianza nella spesa. E’ perciò prematuro fare ipotesi». (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 18 dicembre 2008)

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