12 marzo 2009

Hôtel Bellevue: una case history di successo di fronte al Gran Paradiso

Nei giorni scorsi ho scritto diffusamente in questo blog del libro del ricercatore Carmine Tripodi dell'Università della Valle d'Aosta dal titolo «Le condizioni di successo delle imprese alberghiere». Oggi vi propongo, con il permesso dell'autore, la case history dell'Hotel Bellevue di Cogne, di cui trovate molti post anche in questo blog.
Tripodi indica questa struttura come un esempio evidenziandone la qualità di gestione, la costante tensione al miglioramento, la cura nel dettaglio, la scelta di un marchio a cui affiliarsi e il coraggio della segmentazione. Elementi che, a detta dello studioso, hanno consentito di rendere più efficaci le scelte effettuate. I titoletti sono, come sempre, a mia cura.

Hotel Bellevue: un albergo, e non solo, nel centro di Cogne
L'hôtel Bellevue, situato a Cogne, in una posizione privilegiata con vista sul ghiacciaio del Gran Paradiso, nasce nel 1925. La gestione, che si è tramandata tra le diverse generazioni, é oggi affidata alla famiglia Jeantet-Roullet.
La «casa» - come i proprietari amano definire la propria struttura ricettiva - inizialmente apparteneva alla categoria dei 3 stelle. La quarta stella è stata acquisita solo successivamente e oggi non è più un elemento di distinzione all'interno del segmento a cui si rivolgono, al punto che la comunicazione è molto più centrata sull'appartenenza alla catena Relais e Château, alla quale l'hôtel Bellevue è affiliato dal 1999.

L'importanza del costante rinnovamento
Pur avendo mantenuto nel tempo un'atmosfera accogliente e familiare, l’hôtel è stato oggetto nel corso degli anni di continue ristrutturazioni, effettuate alla ricerca di un continuo miglioramento del livello qualitativo, oltre che funzionali a trasferire ai clienti abituali l'idea di costante rinnovamento. Un intervento che ha comportato, in prima battuta, una riduzione del numero di camere, allo scopo di renderle più spaziose e confortevoli. Fino a 25 anni fa, infatti, le camere del corpo centrale erano 41, mentre oggi sono 28. A queste si aggiungono poi tre chalet con camino, costruiti di fronte al corpo centrale negli anni '70, anch'essi oggetto di ristrutturazione sul finire degli anni '90. In quello stesso periodo, inoltre, è stata acquistata una seconda struttura, in cui sono state ricavate sei suite, collegate da un passaggio sotterraneo al corpo centrale dell'albergo.

La strategia perseguita dalla famiglia proprietaria non è quindi stata orientata a una crescita quantitativa, bensì piuttosto allo sviluppo qualitativo, nel tentativo di conquistare e fidelizzare sempre più una clientela esclusivamente leisure, esigente, che cerca nella vacanza non un semplice periodo di svago, ma quasi una «fuga dal mondo» e desiderosa di essere sempre stupita con nuove emozioni.

Il ruolo della ristorazione: piatti tipici e stella Michelin
In questo senso un ruolo importante è stato affidato alla ristorazione. Oltre che nei ristoranti del corpo centrale – uno dei quali premiato con una stella Michelin nel 2003 – la clientela può gustare piatti tipici della tradizione montanara, serviti secondo le usanze di un tempo da camerieri in costume tipico, nella Brasserie du Don Bec, situata nella piazza del paese, a 150 metri dall'albergo, aperta anche ai passanti. La scelta in tema di ristorazione si arricchisce con la possibilità di assaggiare piati tipici della vita pastorale di un tempo nel Bar à Fromage, sito in un'antica casera.

Il centro benesse e il Marché aux Puces
La creazione di un centro benessere risale a una quindicina di anni fa, ma solo all'inizio degli anni 2000, per rispondere alle esigenze di un target ben preciso di clientela, la famiglia ha deciso di ampliarlo, ricavando i maggiori spazi proprio da una sala riunioni che mal si addiceva ad un clima di tranquillità e relax che invece si voleva offrire agli ospiti. La qualità del lavoro svolto é testimoniata dallo "Spa Trophy 2006" assegnato all'Oasi Benessere come miglior Spa degli alberghi consorziati Relais & Châteaux.
In tema di ampliamento di aree di attività, nel 2003 è stato inaugurato a pochi passi dall’Hôtel Le Marché Aux Puces, una suggestiva boutique di montagna, che propone mobili antichi, gli stessi che fanno dell’albergo un «piccolo museo di arte popolare valdostana», oggetti per l’arredamento, articoli di artigianato locale, capi d'abbigliamento alpino e prodotti alimentari tipici.

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