16 gennaio 2008

Il tavolo permanente dell'innovazione e gli imprenditori valdostani

Il tavolo permanente di innovazione tecnologica è stato presentato ieri, martedì 15 gennaio, ad una numerosa platea di imprenditori valdostani riuniti al Forte di Bard. Ad illustrare le attività del Tavolo, previsto dalla Convenzione per la creazione di un Polo di servizi formativi, ricerca e trasferimento tecnologico a Verrès, siglata tra la Regione, l’Università della Valle d’Aosta e il Politecnico di Torino, vi erano il Presidente della Regione, on. Luciano Caveri, il professor Guido Saracco del Politecnico di Torino, gli Assessori all’Istruzione e Cultura, Laurent Viérin, e alle Attività produttive, Leonardo La Torre, il coordinatore del Tavolo, Maurizio Rebaudengo, e il Presidente di Confindustria Valle d’Aosta, Giuseppe Bordon. La giunta regionale ha affidato ad un comunicato la spiegazione del senso dell'iniziativa che potete leggere proseguendo la lettura. Credo che l'aspetto più problematico, di una iniziativa comunque apprezzabile, sia quello di favorire la comunicazione tra mondo universitario e tessuto imprenditoriale. Serve da parte del mondo universitario un'ampia disponibilità all'ascolto delle necessità di chi fa impresa e dall'altra parte deve affinarsi la capacità di fare richieste adeguate al mondo della ricerca che ha tempi e obiettivi che non sono necessariamente sempre quelli dell'impresa. E probabilmente sarà anche necessario evitare la tentazione della «tuttologia» dedicando questi primi mesi ad individuare i settori in cui l'apporto del Politecnico è più in linea con il tessuto imprenditoriale locale. Può anche trattarsi di una strada nuova ma ci vogliono imprese desiderose di percorrerla. Osserverò l'evoluzione di questo soggetto con molto interesse. Nel frattempo ecco le suggestioni della Giunta.

«Abbiamo cominciato un percorso che ci porterà ad instaurare un legame sempre più stretto tra mondo accademico e mondo imprenditoriale – ha detto il Presidente della Regione Caveri -. Non c'è settore in bassa Valle in cui il Politecnico di Torino non possa essere un interlocutore utile ed è quindi una presenza che si inserisce in una riflessione più ampia di sviluppo. Abbiamo in particolare tre atouts che consentono alla Valle d'Aosta di essere terreno fertile per la ricerca e la sperimentazione tecnologica: il territorio di montagna che ci porta ad essere un’area test per applicazioni da trasferire altrove (penso agli impianti a fune, al soccorso alpino, alla numerosa presenza di tunnel); una democrazia di prossimità che ci consente di intervenire capillarmente nei singoli settori; infine una ridotta porzione di popolazione che ci permette di far corrispondere domanda e offerta sin dalle scuole superiori proprio per non sprecare talenti»

«Sta crescendo in questi anni – ha sottolineato l’Assessore Viérin – la consapevolezza dell’entrata in crisi del circolo virtuoso innovazione-sviluppo-crescita-occupazione, e quindi l’esigenza di preparare gli individui giovani ad inserirsi costruttivamente in un modello di società dinamico e in continua evoluzione. Il coinvolgimento del Politecnico di Torino offre alla nostra regione un serbatoio di risorse umane e di conoscenze così ricco da rendere possibili scelte di eccellenza in una gamma ampia di settori. Lo sforzo della Regione per promuovere l’internazionalizzazione dei corsi di Verrès attraverso borse di studio apre ulteriormente a nuove energie e differenti sensibilità lo spazio universitario valdostano. La presenza poi di Confindustria ci offre l’opportunità di avvicinare il mondo della formazione al mondo produttivo collegando formatori e utilizzatori e rispondendo così anche al nuovo bisogno di formazione continua delle risorse umane»

«Il progetto di rilancio e sviluppo industriale oltre che il Piano strategico regionale di posizionamento e sviluppo del territorio, curato dalla società internazionale di consulenza strategica Ambrosetti – ha spiegato l’Assessore La Torre – hanno individuato la strada per innescare un nuovo ciclo di sviluppo economico che posizioni la Valle d’Aosta a livello di eccellenza internazionale, per assicurare un efficace e duraturo utilizzo degli spazi industriali, con particolare attenzione a imprese innovative e in grado di garantire alto valore aggiunto, rafforzamento dei vantaggi competitivi e posti di lavoro più numerosi e qualificati. L’obiettivo primario è quello di creare i presupposti per una competitività duratura, sostenibile e coerente con la vocazione del territorio. La Regione ha stanziato per il 2008, 6 milioni di euro – che rappresentano un primo passo – per l’attività di ricerca e di innovazione affiancando al contempo un legge regionale più snella per l’accesso ai contributi per la ricerca e lo sviluppo».

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