20 gennaio 2008

Vacanze sotto le Alpi: per Leo Garin a Courmayeur oltre alla neve ci vogliono grandi eventi


La neve è sicuramente la miglior ambasciatrice della Valle d’Aosta e l’ultima nevicata, appena prima dell’epifania, ha ridato ulteriore slancio ad una stagione invernale che ai piedi del Monte Bianco, tra Natale e Capodanno, sembrava essere partita con il piede giusto. Ciò non toglie che, secondo alcuni operatori storici della località, per fare impresa turistica a Courmayeur siano ancora necessari alcuni ritocchi alla strategia. «Con un compasso puntato sulla Valle d’Aosta bisognerebbe tracciare un cerchio con un raggio di trecento chilometri e all’interno di questa area concentrare i nostri sforzi promozionali». Leo Garin, presidente dell’Aiat Monte Bianco e titolare dal 1996 dell’«Auberge de la Maison» e della notissima «Maison de Filippo», uno dei luoghi dove è nata la ristorazione tipica valdostana, è convinto che non si debba andare molto lontano per assicurare a Courmayeur, e alla Valle d’Aosta, un buon tasso di copertura dei posti letto anche al di fuori della stagione invernale, che rimane uno dei punti di forza della località. Garin arriva addirittura a sostenere (idea lanciata alcune mesi fa dall’Assessore al Turismo Ennio Pastoret) la necessità di un’Aiat unica, in modo da impostare un’azione promozionale perfettamente coordinata sotto un unico cappello a livello regionale che però per avere effetto deve basarsi sulla creazione di eventi di forte appeal. «E’ una lezione che hanno ben imparato le città d’arte. – sottolinea Garin – Il patrimonio architettonico, che possiamo paragonare alle nostre montagne, non basta più».
Roberto Rota, presidente del Consorzio Valle del Monte Bianco, ci fa capire come non si tratti di una mission così semplice. «In effetti – precisa Rota – il problema principale è proprio fare sistema. Ma perfino a Courmayeur incontriamo grosse difficoltà. Non riusciamo a promuovere la località nel suo insieme in quanto non riusciamo a far dialogare gli operatori tra di loro in modo da meglio coordinare le politiche tariffarie tra i vari operatori».
Per Rota in particolare sono sempre più necessari importanti investimenti negli impianti a fune. «Alcuni – aggiunge – si stanno concretizzando proprio in questi ultimi quindici mesi e sono particolarmente necessari in quanto arrivano dopo un lungo periodo di non evoluzione del comprensorio». Fra le novità annunciate per la stagione invernale 2007/2008 una serie di lavori di completamento della telecabina “Dolonne-Plan Checrouit” realizzati dalla società Courmayeur Mont Blanc Funivie Spa con l’obiettivo di garantire alla stazione di monte a Planc Checrouit una disposizione più funzionale con un migliore inserimento ambientale per gli accessi e lo sbarco degli sciatori. Per le piste di sci la società in particolare ha potenziato l’impianto di innevamento nella zona di Plan Checrouit con quattro nuove postazioni di produzione neve mentre sulla pista di rientro «Plan Checrouit-Dolonne» è stato integrato l’innevamento programmato con otto nuove postazioni di produzione neve. Fortunatamente quest’anno il famoso «oro bianco» non si è fatto attendere.

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