20 gennaio 2008

Vacanze sotto le Alpi: a la Thuile il 2008 porterà 700 nuovi posti letto

A la Thuile l’imperativo è uno solo. Far crescere la ricettività. Basta mettere a confronto i 2060 posti letto con le 144.246 presenze dell’ultima stagione per comprendere quale sia il nodo cruciale per la stazione turistica. Un’intuizione perfettamente confermata da Stefano Jacquemod, proprietario del Chalet Eden, rappresentante degli albergatori nel locale consorzio turistico e consigliere dell’Associazione regionale di categoria. «La domanda è elevata – osserva Jacquemod – proprio per questo abbiamo previsto un ampliamento della nostra struttura alberghiera che ci permetterà di raddoppiare l’attuale numero di posti letto».
Corrado Giordano, direttore della Società Funivie Piccolo San Bernardo con un comprensorio che ingloba anche la stazione transalpina La Rosière, conferma come già nel 2008 la località potrebbe contare su 600-700 posti in più grazie a cinque nuove strutture ricettive, di cui 200-250 assicurati dal definitivo recupero dell’area denominata «Ecoles de neiges», in passato di proprietà dell’amministrazione regionale. «La forza della nostra località – commenta Giordano – è il fatto di poter contare su un parco impianti di primordine con una portata di 31.744 persone l’ora». Un potenziale destinato a crescere grazie a nuovi investimenti che verranno garantiti sul versante francese. «Gli impianti – precisa – erano gestiti da una municipalizzata. Ora invece la società è stata acquisita da privati già operanti nella Val d’Isère e ci è stata annunciata la loro intenzione di dare un forte impulso alla stazione con investimenti particolarmente importanti». Ma oltre agli impianti il principale nodo da sciogliere rimane sempre il problema dell’innevamento e La Thuile è riuscita a risolverlo attraverso la creazione di un bacino artificiale di accumulamento in quota con una capacità di 120.000 metri cubi di acqua. «Il bacino - spiega Giordano – si trova a 2300 metri e si riempie con la neve di scioglimento tra maggio e giugno e poi è mantenuto costantemente pieno nel corso dei mesi successivi. L’importanza di questa struttura consiste nel permetterci, non appena si verificano le condizioni climatiche idonee, di trasformare grandi quantitativi di acqua in neve in un tempo estremamente breve rendendo possibili anche significativi risparmi energetici».
Alla Funivie Piccolo San Bernardo si sta anche lavorando per la creazione di piste che scendano fino in paese. «Il nostro comprensorio – conclude Giordano – si sviluppa ad alta quota. Noi vorremmo cercare di migliorare l’accessibilità al domaine skiable».

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