«Il principale problema di Pila? I diciotto chilometri che la separano da Gressan».
Susy Cunéaz, presidente del Consorzio turistico Espace di Pila e titolare dell’agenzia immobiliare Lo Sabot, non ha dubbi. Il fatto che Pila non sia un comune vero e proprio (è una frazione di Gressan) e la sua distanza dal capoluogo fa sì che anche per i servizi più banali i tempi d’intervento diventino problematici. «
Per qualunque tipo di manutenzione – spiega –
ci vuole almeno un’ora prima che si riesca dare una prima risposta. Qualunque lavoro da farsi in giornata si scontra con lo scoglio di questi 18 chilometri di strada di montagna. A Pila inoltre sono pochissimi i residenti e di conseguenza molti operatori vivono a Gressan. Giorno dopo giorno non è un ostacolo da sottovalutare». Chilometri che di certo non preoccupano i turisti se nella stagione invernale la copertura dei posti letto si attesta tra il 60 e il 70%. Dati che però non impediscono il calo cronico di presenze dopo l’Epifania. Per una quindicina di giorni, concluse le festività, le settimane bianche stentano a decollare, nonostante offerte davvero aggressive sia in termini di prezzi che di offerta di servizi tutto-compreso, dallo ski pass alle scuole di sci.
Cristina Galassi, presidente dell’Aiat di Aosta, sottolinea come paradossalmente una delle maggiori difficoltà sia far sapere che c’è la neve. «
L’anno scorso – commenta –
è circolata la notizia che ci fossero problemi di innevamento in tutta la Valle, mentre a Pila si poteva sciare benissimo. La comunicazione va monitorata con attenzione». Per Galassi, proprietaria dell’Hôtel Milleluci, situato sulla collina di Aosta, gestire un’attività alberghiera durante la stagione invernale è comunque una sfida sempre più complessa. «
Lo sci – osserva - è
uno sport costoso, che seleziona moltissimo la sua clientela e così chi si dedica alla vacanza sulla neve, è diventato sempre più esigente». Bilancio invece positivo per la Pila spa. La società che si occupa degli impianti di risalita (al 98% di Finaosta) non presenta particolari criticità. «
La Pila spa – dice il presidente della partecipata
Roberto Francesconi –, in particolare nell’ultimo biennio ha raggiunto un suo equilibrio reddituale e finanziario. Come dimostrano i 650.000 euro di utile post imposte nel 2005 e i 95.000 nel 2006». Un’operazione non facile visto che Finaosta aveva rilevato la società otto anni fa’ dopo un fallimento. Una circostanza che ha costretto sin da subito l’azionista di maggioranza (il restante 2% è suddiviso tra il Comune di Gressan e altri 500 piccoli azionisti) a rendere disponibili ingenti risorse finanziarie per recuperare il tempo perduto in termini di competitività. Investimenti che si sono concentrati principalmente in due direzioni: condizionamento delle piste, cioè la quotidiana azione di manutenzione in modo da garantire l’agibilità della pista anche in condizioni di innevamento non ottimale e, ovviamente, le strutture per far crescere e migliorare innevamento artificiale.
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