Jean Paul Lustrissy e Andrea Guarda sono due quarantaduenni post «bolla tecnologica». Dopo una lunga serie di esperienze affrontate da semplici consulenti hanno deciso di dedicarsi imprenditorialmente internet nel suo periodo più maturo, quando poteva rimanere sul mercato soltanto chi alle competenze creative del web era in grado di affiancare anche consolidate capacità di management. E così nel 2003 si costituisce «Netbe internet solutions» che va ad insediarsi all'interno dell’incubatore di impresa di Aosta.
L’azienda nasce con una mission chiara: offrire soluzioni chiavi in mano e consulenza alle imprese, alla pubblica amministrazione, ad enti pubblici e privati che vogliano ampliare il proprio mercato, rendere più efficace la comunicazione, migliorare la propria efficienza ed i propri processi grazie alle tecnologie internet: portali, siti web, web marketing, multimedialità, applicazioni software di content management, piattaforme per l'e-business, l'e-government, l'e-tourism, gli archivi digitali fotografici e audiovisivi, i musei virtuali in rete e il digital signage.
Dei veri tutor dell’approccio alla rete, particolarmente apprezzati, come si deduce dal ricco portofolio che va dalla Regione Valle d’Aosta (di cui però non hanno curato la realizzazione dell’attuale sito) al Gros Cidac. Qui si respira già da tempo aria di web 2.0. Per i profani della rete si intende quelle realtà dove i contenuti sono creati direttamente dai clienti come ad esempio, realizzata proprio da Netbe, «Image Vallée», l’archivio fotografico digitale dell’Amministrazione regionale costruito grazie al contributo di tantissimi fotografi amatoriali e non che ormai si avvicina a quota 10mila foto. «Netbe – ci racconta Lustrissy - è localizzata ad Aosta, ai piedi del Monte Bianco, in una regione di montagna dalla notevole bellezza paesaggistica e dalla grande ricchezza di tradizioni e di cultura. Per questa ragione la nostra azienda ha mostrato sempre grande attenzione a tutti quei servizi e quelle tecnologie che possano favorire lo sviluppo economico della Montagna in un contesto di turismo sostenibile, e attenuarne i suoi handicap naturali e di comunicazione». Lustrissy si spinge perfino oltre e arriva ad ipotizzare la nascita di un distretto che faccia proprio il core business turismo e web. «Perché – aggiunge Lustrissy – non orientare le risorse già presenti, dalle società già attive come la nostra fino all’università della Valle d’Aosta che per due anni ha proposto addirittura un master del turismo di montagna, e cercare di finanziare dei progetti innovativi in questo particolare settore?».
Il binomio web-turismo li ha addirittura spinti a passare dalla produzione di csm, content management system, cioè realizzatori di piattaforme per la gestione dei contenuti, a realizzarli in prima persona. «Sulla base della nostra esperienza personale – conclude Lustrissy – abbiamo avviato un progetto di blog sperimentale dedicato proprio al turismo di montagna. Un’esperienza nata come collaborazione con il master del turismo di montagna. Prima come stage in azienda e ora come progetto di tirocinio formativo pagato per neolaureati. In questa maniera l’esperienza può continuare e la ragazza si dedica alle problematiche del blog e a tutto ciò che riguarda il web 2.0». «Per noi – conclude Lustrissy – il rapporto con l’Università è fondamentale. I nostri dipendenti sono stimolati ed aiutati a dedicare tempo alla crescita professionale. Innovazione e formazione continua è il circolo virtuoso che ci permette di rimanere competitivi sul mercato». (Pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta del 31 gennaio 2008)
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