Iscritti dell’ultimo triennio
Premessa dal 1° gennaio 2008, sulla base del decreto legislativo 139/2005 il collegio dei ragionieri e periti commerciali non esiste più ma è confluito, insieme con l’Ordine dei Dottori commercialisti, nell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili che viene suddiviso in due sezioni: sezione A laureati quinquennali con abilitazione e Ragionieri e sezione B neo-laureatri triennali. Con questa nuova situazione gli iscritti nell’ultimo triennio risultano 147 (2007), 138 (2006) e 130 (2005)
Suddivisione maschi e femmine
111 maschi e 36 femmine
Composizione direttivo
Pietro Paolo Marchiando (Presidente), Andrea Bo (Vice), Lorenzo Louvin (Segretario), Enrica Bionaz (Tesoriere), Michele Giovinazzo, Andrea Distrotti e Rita Irma Votoli (Consiglieri
Il trend nei prossimi anni in termini di iscritti
6-7 iscritti all’anno.
Sito internet: http://www.dottori-commercialisti.com/
e-mail: segreteria@dottori-commercialisti.com
Premessa dal 1° gennaio 2008, sulla base del decreto legislativo 139/2005 il collegio dei ragionieri e periti commerciali non esiste più ma è confluito, insieme con l’Ordine dei Dottori commercialisti, nell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili che viene suddiviso in due sezioni: sezione A laureati quinquennali con abilitazione e Ragionieri e sezione B neo-laureatri triennali. Con questa nuova situazione gli iscritti nell’ultimo triennio risultano 147 (2007), 138 (2006) e 130 (2005)
Suddivisione maschi e femmine
111 maschi e 36 femmine
Composizione direttivo
Pietro Paolo Marchiando (Presidente), Andrea Bo (Vice), Lorenzo Louvin (Segretario), Enrica Bionaz (Tesoriere), Michele Giovinazzo, Andrea Distrotti e Rita Irma Votoli (Consiglieri
Il trend nei prossimi anni in termini di iscritti
6-7 iscritti all’anno.
Sito internet: http://www.dottori-commercialisti.com/
e-mail: segreteria@dottori-commercialisti.com
Le Domande
Quali le principali problematiche a livello regionale …e nazionale?
A livello nazionale è stato chiaro a tutti che la riforma degli ordini professionali così come proposta nel disegno di legge “Mastella” non rispondeva a reali esigenze di liberalizzazione del mercato, ma semplicemente a necessità manifestate da forme associative legate all’operatività d’impresa. Sul fronte regionale poniamo da tempo sul tappeto il problema delle nomine all’interno delle società controllate o partecipate regionali. Mentre si può condividere il fatto che l’Organo amministrativo debba rispondere direttamente in maniera fiduciaria all’azionista di riferimento, non riteniamo opportuno che la Regione nomini anche gli organismi di controllo. Questi ultimi, infatti, per loro natura devono essere indipendenti e completamente scevri da logiche di suddivisione partititiche. La nostra proposta è che sia l’Ordine ad individuare i componenti dei collegi sindacali seguendo un criterio di rotazione fra tutti gli iscritti con la previsione di un Presidente del Collegio che sia esperto in relazione alla tipologia di attività della società, di un membro effettivo di media esperienza e di un giovane. Tale composizione dovrebbe, da un lato, garantire l’efficacia del controllo e, dall’altro, permettere di fare crescere la professionalità di tutti gli iscritti. Inoltre, con tale modus operandi, si renderebbe il Collegio libero da condizionamenti esterni e si eliminerebbero certe rendite di posizione.
Esistono possibilità di lavoro in Valle d’Aosta oppure il settore è saturo?
E’ chiaro che se si tiene conto dei 147 nostri iscritti, dei consulenti del lavoro e di tutte quelle attività affini portate avanti da persone non iscritte all’albo è chiaro che gli spazi sono limitati. Tuttavia credo che possibilità di lavoro ci siano se si seguono determinate specializzazioni e innovazioni.
Esistono nuovi sbocchi professionali?
Sì a condizione che si punti sulla specializzazione. Sono settori di interesse il no-profit, le associazioni sportive, la pubblica amministrazione, le associazioni di volontariato. Anche la normativa di Basilea 2 ha creato nuove necessità da soddisfare nella clientela legate all’elaborazione di piani di investimenti, budget, controlli di autonomia finanziaria. Tutto ciò che può essere utile a determinare il rating e che deve essere predisposto per dialogare con gli istituti bancari e ottenere credito a tasso agevolato.
Quali iniziative di formazione realizzate nel 2007 e in programma nel 2008?
Ormai da cinque anni la formazione continua è per il nostro ordine obbligatoria. Nel corso del 2007 abbiamo proposto ai Colleghi 33 eventi formativi per un totale di 125 ore di cui 64 gratuite per gli iscritti. Nel 2008 dovremmo mantenerci sugli stessi livelli di offerta formativa.
Quali consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?
Fondamentale la specializzazione. Consigliabile la creazione di uno studio associato. In questa direzione va anche l’ultima legge finanziaria che prevede agevolazioni fiscali a determinate tipologie di aggregazioni professionali
Qual è il rapporto con il mondo delle imprese?
Negli ultimi tempi abbiamo sviluppato rapporti di collaborazione con l’Università valdostana e iniziamo a collaborare con Confindustria Valle d’Aosta. Nel prossimo mese di marzo è in calendario un incontro con gli iscritti a Confindustria Valle d’Aosta sul tema della legge finanziaria per il 2008 Le sinergie in Valle sono purtroppo ancora poco coltivate, mentre spesso si rivelano utilissime. (Pubblicato sul Corriere della Valle del 28 febbraio 2008)
A livello nazionale è stato chiaro a tutti che la riforma degli ordini professionali così come proposta nel disegno di legge “Mastella” non rispondeva a reali esigenze di liberalizzazione del mercato, ma semplicemente a necessità manifestate da forme associative legate all’operatività d’impresa. Sul fronte regionale poniamo da tempo sul tappeto il problema delle nomine all’interno delle società controllate o partecipate regionali. Mentre si può condividere il fatto che l’Organo amministrativo debba rispondere direttamente in maniera fiduciaria all’azionista di riferimento, non riteniamo opportuno che la Regione nomini anche gli organismi di controllo. Questi ultimi, infatti, per loro natura devono essere indipendenti e completamente scevri da logiche di suddivisione partititiche. La nostra proposta è che sia l’Ordine ad individuare i componenti dei collegi sindacali seguendo un criterio di rotazione fra tutti gli iscritti con la previsione di un Presidente del Collegio che sia esperto in relazione alla tipologia di attività della società, di un membro effettivo di media esperienza e di un giovane. Tale composizione dovrebbe, da un lato, garantire l’efficacia del controllo e, dall’altro, permettere di fare crescere la professionalità di tutti gli iscritti. Inoltre, con tale modus operandi, si renderebbe il Collegio libero da condizionamenti esterni e si eliminerebbero certe rendite di posizione.
Esistono possibilità di lavoro in Valle d’Aosta oppure il settore è saturo?
E’ chiaro che se si tiene conto dei 147 nostri iscritti, dei consulenti del lavoro e di tutte quelle attività affini portate avanti da persone non iscritte all’albo è chiaro che gli spazi sono limitati. Tuttavia credo che possibilità di lavoro ci siano se si seguono determinate specializzazioni e innovazioni.
Esistono nuovi sbocchi professionali?
Sì a condizione che si punti sulla specializzazione. Sono settori di interesse il no-profit, le associazioni sportive, la pubblica amministrazione, le associazioni di volontariato. Anche la normativa di Basilea 2 ha creato nuove necessità da soddisfare nella clientela legate all’elaborazione di piani di investimenti, budget, controlli di autonomia finanziaria. Tutto ciò che può essere utile a determinare il rating e che deve essere predisposto per dialogare con gli istituti bancari e ottenere credito a tasso agevolato.
Quali iniziative di formazione realizzate nel 2007 e in programma nel 2008?
Ormai da cinque anni la formazione continua è per il nostro ordine obbligatoria. Nel corso del 2007 abbiamo proposto ai Colleghi 33 eventi formativi per un totale di 125 ore di cui 64 gratuite per gli iscritti. Nel 2008 dovremmo mantenerci sugli stessi livelli di offerta formativa.
Quali consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?
Fondamentale la specializzazione. Consigliabile la creazione di uno studio associato. In questa direzione va anche l’ultima legge finanziaria che prevede agevolazioni fiscali a determinate tipologie di aggregazioni professionali
Qual è il rapporto con il mondo delle imprese?
Negli ultimi tempi abbiamo sviluppato rapporti di collaborazione con l’Università valdostana e iniziamo a collaborare con Confindustria Valle d’Aosta. Nel prossimo mese di marzo è in calendario un incontro con gli iscritti a Confindustria Valle d’Aosta sul tema della legge finanziaria per il 2008 Le sinergie in Valle sono purtroppo ancora poco coltivate, mentre spesso si rivelano utilissime. (Pubblicato sul Corriere della Valle del 28 febbraio 2008)
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