22 aprile 2008

Industria: in Valle d'Aosta secondo trimestre in leggero miglioramento

Confindustria Valle d'Aosta ha reso noti oggi i risultati della tradizionale indagine congiunturale trimestrale. Come è mia abitudine sottopongo il testo della nota in versione integrale ai miei visitatori. I titoletti sono stati aggiunti da me per facilitare la lettura del documento. Sono, come sempre, ben accetti commenti.

L’indagine congiunturale relativa al secondo trimestre 2008 segnala un leggero miglioramento rispetto al trimestre precedente riguardo ad alcuni indicatori. Permangono segnali di preoccupazione legati all’export e alla competitività delle imprese sia per il mercato interno sia per quello estero. Gli indicatori della produzione, degli ordini totali, e degli investimenti registrano un segno positivo, in linea con l’andamento della produzione industriale dei primi mesi di quest’anno.

In sintesi: occupazione in recupero - settore del legno in difficoltà
In lieve recupero l’andamento dell’occupazione che si riporta su dati positivi con una
conseguente e significativa riduzione del ricorso alla cassa integrazione. Le indicazioni dell’ultima indagine confermano il protrarsi di una fase di incertezza che aveva già dato qualche segnale nell’ultimo trimestre 2007. Emerge maggiore dinamicità nel comparto manifatturiero che coinvolge in particolare il settore siderurgico e le aziende che hanno diversificato la loro produzione o che hanno saputo innovarsi o investire in ricerca. Sottotono il settore del legno che risente dell’andamento negativo del comparto dell’edilizia pubblica.
Il clima di incertezza rispecchia la frenata che sta colpendo tutti i paesi industriali ed in particolare l’Italia che ha una bassa crescita stimata prossima allo zero nel 2008. Il rallentamento ha cause comuni: perdita di potere d’acquisto per il rincaro delle materie prime (specie energetiche), perdita di competitività da rivalutazione del cambio, debolezza dell’economia Usa. L’Italia le patisce di più per i ritardi nelle riforme necessarie ad adeguarsi alle regole della moneta unica. Non si assiste ad una sostanziale diversificazione di andamento per classe dimensionale delle imprese. Gli investimenti e le prospettive di crescita riguardano prevalentemente le imprese che esportano e quelle di maggiori dimensioni.
Per quanto riguarda la produzione il 68% degli intervistati prevede un andamento costante (57% nel primo trimestre 2008), il saldo ottimisti-pessimisti (13,6%) migliora rispetto al livello del trimestre precedente (35 punti) mentre registra una flessione di 4,5 punti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Solo il 9% degli intervistati prevede una flessione.La media di utilizzo degli impianti resta sostanzialmente stabile e si attesta al 71,25%.

L'indagine: migliorano le previsioni sugli ordini
Le previsioni degli ordini totali migliorano rispetto al trimestre precedente di 32,5 punti portandosi nuovamente su livelli positivi (da –18,5 a +14,3), mentre risultano in discesa di due punti rispetto allo stesso periodo del 2007. Solo il 10% prevede una riduzione. In leggero miglioramento le attese per gli ordini export dove il saldo registra un + 2,8 punti rispetto al trimestre precedente, anche se restano inferiori a quelle dello stesso periodo dell’anno precedente. Il saldo ottimisti-pessimisti registra un + 9% rispetto al + 6,2% del primo trimestre 2008. Il 36% prevede nuovi ordini export. La riduzione è attesa dal 27% degli intervistati. La previsione del carnet ordini resta sostanzialmente stabile. Gli ordini inferiori ad un mese si assestano al 25% (23% nel primo trimestre), le previsioni di ordini da uno a tre mesi restano stabili (dal 34,6 % al 35%), le previsioni per le commesse superiori ai tre mesi scendono di 2 punti percentuali.

Peggiorata la competitività sia interna che esterna
Nel periodo gennaio – marzo sia la competitività interna rispetto ai concorrenti stranieri sia la competitività sui mercati internazionali, pur rimanendo positiva, è peggiorata rispetto al trimestre precedente e rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Solo il 5% delle imprese intervistate segnala un miglioramento per la competitività interna. Rispetto al trimestre precedente la competitività interna scende di 9 punti e quella estera di 11 punti. La quota di imprese che ha dei programmi di nuovi investimenti per ampliamenti è pari al 45,8% ed è il dato migliore degli ultimi due anni contro il 28,5% dello stesso periodo dell’anno scorso e il 38,7% dell’ultimo trimestre. Di segno contrario le previsioni degli
investimenti per sostituzioni che scendono di 9 punti rispetto al trimestre precedente e di 20 punti rispetto allo stesso periodo del 2007. Il costo del credito bancario nell’ultimo trimestre, secondo il campione delle imprese intervistate, è aumentato per il 21%. Sul versante finanziario si riduce lievemente la percentuale delle imprese che evidenziano ritardi negli incassi dei crediti commerciali entro i termini contrattuali, la stessa passa dal 48,3% al 45,8%. E’ il settore delle imprese legato alle costruzioni che lamenta i maggiori ritardi, ma segnalano difficoltà anche le imprese di pulizia ed i metalmeccanici.
Migliorano di 24 punti le prospettive occupazionali rispetto al trimestre precedente anche se i dati restano meno positivi rispetto allo stesso periodo del 2007. Il 13% degli intervistati stima di aumentare l’occupazione mentre nello scorso trimestre la percentuale era del 3%. I pessimisti sono il 4% quota inferiore alla precedente indagine (19%). La quota delle aziende che intendono ricorrere alla Cassa Integrazione Guadagni scende dal 20% al 5%, il saldo (+4,5 punti) migliora sia rispetto all’indagine precedente (+20 punti) sia rispetto al secondo trimestre 2007 (+6 punti).

Le imprese chiedono manodopera qualificata
Continua a salire la percentuale degli intervistati che prevede un aumento del costo delle materie prime portandosi al 78,9% (nel trimestre precedente la percentuale era del 68,1%). Si mantiene alta la media delle imprese che ha necessità di manodopera qualificata e specializzata nelle aree amministrazione e finanza (50%), commerciale (40%), nell’area della produzione e della ricerca (75%) e nelle altre aree (77%).

0 commenti:

 

© ImpresaVda Template by Netbe siti web