La Gmg 2008 di Sydney si concluderà questa notte con la messa celebrata da Benedetto XVI. Vi propongo perciò, anche se non attinente alla materia economica, il mio consueto editoriale pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta di giovedì 17 luglio.
Come si muoverà nelle giornate di Sydney il «grande sconosciuto», che Benedetto XVI richiama nel messaggio ai giovani per la «Gmg 2008»? Il Papa ha infatti posto al centro del suo messaggio proprio lo Spirito Santo e invita i giovani a riflettere su questa presenza invisibile. Chi è dunque il «grande sconosciuto» che proprio oggi all’inizio ufficiale della Gmg é l’ospite d’onore e cosa ha da dirci? Benedetto XVI ha indicato dei possibili testimoni dell’avventura della fede, richiamando alla mente gli apostoli nel Cenacolo, ricordando il nome di San Paolo - instancabile comunicatore della fede, disposto a confrontarsi con ogni cultura, convinto dell’universalità di quel messaggio - e, infine, mostrando coloro che quotidianamente hanno seguito e seguono le orme di Gesù di Nazareth. Uomini e donne che nella storia hanno incontrato e incontrano il «grande sconosciuto», una presenza che ha inquietato e inquieta le coscienze, che si sente a suo agio con coloro che non smettono di farsi e di fare domande. Il Santo Padre non appena arrivato all’aeroporto australiano non ha perso tempo per ribadirlo, per fare riecheggiare quella domanda. «Dove possiamo cercare risposte? - ha detto - Lo Spirito ci orienta verso la via che conduce alla vita, all’amore e alla verità. Lo Spirito ci orienta verso Gesù Cristo. In lui troviamo le risposte che cerchiamo, troviamo le mete per le quali vale veramente la pena di vivere, troviamo la forza per continuare il cammino con cui far nascere un mondo migliore. La mia preghiera è che i cuori dei giovani che si riuniscono a Sydney per la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù trovino veramente riposo nel Signore e possano essere colmati di gioia e di fervore per diffondere la uona Novella fra i loro amici, le loro famiglie e tutti coloro che incontrano». Alla messa di apertura sono attese oltre 500 mila persone. Per noi saranno presenti cinque giovani pellegrini (Micaela Sucquet, Pierresimon Dalbard, Stefania Vaccari, Paolo Cavagnaro e Eleonora Preti) guidati da Mons. Giuseppe Anfossi che terrà una delle catechesi ai giovani italiani. Al loro ritorno ci testimonieranno la forza di un’esperienza davvero unica dall’altra parte del mondo.
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