16 luglio 2008

Il Documento finale del Comitato esecutivo Cisl Valle d'Aosta: d'accordo sulla revisione della Legge regionale 45

Qualcosa inizia a muoversi nello stagno del dibattito politico (inteso non soltanto in senso partititico) valdostano. E il documento presentato dal Comitato esecutivo della Cisl della Valle d’Aosta, riunitosi ad Aosta il 15 luglio, ci offre alcuni interessanti spunti di riflessione. Li propongo come sempre ai miei visitatori. E chissà che il tutto non arrivi sulle colonne del Corriere della Valle. Ecco il testo che approva la relazione del Segretario generale con i contributi emersi dal dibattito. Ve lo propongo nella versione integrale, così come è giunto nelle redazioni.

Il Comitato esecutivo esprime tutta la sua preoccupazione per la situazione venutasi a creare a livello nazionale nella trattativa aperta con Confindustria e con il Governo.
Ritiene indispensabile trattare con tutta l’energia possibile e sino allo stremo delle forze per giungere ad un accordo che permetta di:
-rafforzare il secondo livello di contrattazione per distribuire risorse ai lavoratori;
-restituire le detrazioni fiscali a lavoratori e pensionati;
-controllare gli aumenti di prezzi e tariffe;
-rivedere l’indice di inflazione programmata fissata al 1,7%, che è la metà di quella ufficiale e un terzo di quella reale.

La Cisl valdostana esprime dissenso nei confronti del Governo centrale:
sulle misure previste per il pubblico impiego e la pubblica amministrazione, in quanto queste intervengono unilateralmente su norme contrattuali.
Ritiene particolarmente gravi le scelte fatte su Scuola, Ricerca e Sanità, settori tra l’altro da tutti indicati come prioritari, ma soggetti per contro a pesanti tagli da parte del Governo.

La Cisl della Valle d’Aosta apprezza le scelte fatte dal Governo:
contenute nelle disposizioni fiscali del settore energia, degli istituti di credito, delle società assicurative, delle cooperative e approva il superamento del divieto di cumulo tra pensione e redditi di lavoro.

Conclude infine ribadendo l’importanza giungere alla conclusione delle trattative aperte in modo unitario.

Il Comitato esecutivo ha poi affrontato la situazione regionale.
L’insediamento del Consiglio regionale e della Giunta regionale è avvenuto da pochi giorni e quindi la Cisl si riserva di esprimere un giudizio di merito sui contenuti in seguito agli atti e agli effetti prodotti. Augura quindi buon lavoro a Consiglio, Giunta, maggioranza e minoranza.
Il Comitato esecutivo ha discusso poi di alcuni temi ritenuti prioritari per la Valle.
In ambito pubblico ritiene indispensabile una rivisitazione della legge regionale 45 che favorisca una razionalizzazione delle strutture regionali e una redistribuzione del personale, tenendo conto dei parametri dell’efficacia e dell’efficienza. Mentre per i restanti comparti del pubblico impiego si rende necessario rafforzare e potenziare la contrattazione di secondo livello, in modo di rispondere meglio alle attese della popolazione.

Nel settore industriale è importante mantenere l’occupazione con un settore manifatturiero che garantisca un tessuto sociale con occupazione stabile.

Nel settore turistico ritiene opportuno attivare una strategia globale di vendita del prodotto Valle d’Aosta, cercando di instaurare in ogni settore un nuovo e più equo principio di rapporto tra investimenti pubblici e rischio aziendale, riposizionando il guadagno collettivo e il guadagno di impresa. Ritiene poi indispensabile arrivare alla firma dei contratti di II livello del turismo e commercio.

Particolare attenzione deve poi essere dedicata alla sicurezza sul lavoro, alle politiche sociali e del welfare, allo sviluppo dei piani di zona, alla non autosufficienza, sostenendo il sociale in modo adeguato.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

anche Rollandin nell'illustrazione del suo programma in Consiglio regionale ha accennato ad una revisione della legge 45/95 (una legge subdolamente anticostituzionale che ha approfittato delle leggi Bassanini quale scusante per mettere le mani del politico o del mouvement di turno su tutto l'apparato amministrativo). Ha sempre stupito, in merito, l'assordante silenzio dei sindacati (che a suo tempo avevano condiviso questa "riforma"). Ben vengano dunque queste proposte di revisione, con una piccola, grande osservazione però: per il momento, al di là di parole generiche, con si capisce assolutamente dove e come intendano andare a parare. Intanto in questi giorni, dopo l'elezione della Giunta, un esercito di dirigenti (circa 150) si sta scannando nei modi più vari e anche divertenti per mantenere, migliorare o conquistare la sua posizione "dirigenziale": una cosa vergognosa, in cui gli unici meriti che contano sono la fidélité lige al politico di turno.

ImpresaVda on 16 luglio 2008 alle ore 14:58 ha detto...

Due inviti. Il primo vale per tutti i post ricevuti. Rileggete con attenzione i vostri post. I refusi complicano la lettura. Non è una chat. Non c'è la necessità di ribattere i concetti nell'arco di una manciata di secondi. Inoltre attenti alle critiche generiche. Riferendomi poi a questo post specifico immagino che lo spoil system sia particolarmente crudele in questi giorni, ma voglio credere che nel Palazzo siano comunque in maggioranza le persone che vogliono fare bene il loro lavoro. E' chiaro che bisogna insistere che sia questo il principale criterio di valutazione del loro operato. E per fare questo occorre vigilanza e disponibilità a documentarsi.

Anonimo ha detto...

Io invece metto l'accento sulla prima parte del documento , quello che evidenzia ( con l'auspicata quanto deleteria rincorsa prezzi-salari ) la totale negatività dei sindacati italiani che , ignari delle regole dell'economia e tesi solo a mostrare all'ingenuo prestatore d'opera che ha pagato la tessera sindacale un qualche agire , farebbero cosa positiva per la comunità se dichiarassero il proprio autoscioglimento , vista la congenita idiosincrasia nel limitarsi a controllare eventuali soprusi contro i lavoratori dipendenti ( anche l'imprenditore è un lavoratore , che in più rischia ). Le parole iniziali fanno parte di un ritornello che si ripete identico ogni tot mesi , con i consueti riti satanici , leggi scioperi e cortei con fischietti e scioperanti/scioperati che battono il fondo di pentole . Gli aumenti degli stipendi devono essere figli di incrementi di produttività , mancando la quale si scaricano sul prezzo del prodotto finito , togliendo competitività sul mercato estero e rendendo inutili le frizioni con pentole usate a mò di tamburo . Ogni lavoratore ha oggi problemi , questi sono sostanziosi e hanno cause prossime e remote , vanno discussi per trovare una soluzione , ma l'esistenza di questa azione sindacale , che evince nella sua negatività anche dalla prima faziosissima e demagogica parte del comunicato della Cisl , è un rimedio peggiore del male .

ImpresaVda on 16 luglio 2008 alle ore 20:36 ha detto...

Chiedo ai commentatori un po' di pazienza. Purtroppo non sempre posso dare spazio ai vostri post con l'adeguato tempismo.

Anonimo ha detto...

sig. favre, purtroppo non è così, né in Regione né altrove. Penso che Lei non abbia esperienza diretta "sul campo". E i "politici", a partire dal linguaggio, quando parlano nelle "segrete stanze", senza microfoni, giornalisti, e pubblico che li ascolta, sono molto diversi rispetto all'immagine pubblica che cercano di accreditare. Tutti, con pochissime eccezioni, glielo assicuro dopo trentennale esperienza quotidiana. Per quanto concerne il criterio principale di valutazione dell'operato dei dipendenti, è meglio stendere un velo pietoso. Ovviamente ci sono anche persone serie, valide e capaci, ma queste ci sarebbero ugualmente e, forse, sarebbero ugualmente serie, valide e capaci senza la legge 45/95, che ha avuto come conseguenza solo quella di mettere i dipendenti (tutti) gli uni contro gli altri. Non mi dilungo perché mi rendo conto che è sufficiente parlare con qualsiasi dipendente per avere conferma di quanto sopra, ma il problema, da fuori, fa fatica ad essere visto e compreso.

ImpresaVda on 16 luglio 2008 alle ore 23:32 ha detto...

E allora rimettiamo mano a questa benedetta legge. Qualcuno è in grado di segnalarmi quali sono gli elementi più critici? Sarebbe bello sull'argomento raccogliere qualche voce dal «Palazzo». E, in questo caso, non mi riferisco al mondo politico.

Anonimo ha detto...

Sono un ex dirigente regionale, in pensione "forzata" dal 2005. Le farò avere, a parte alcune proposte di riforma della dirigenza (legge 45/95) che a suo tempo avevo trasmesso a Vincenzo Calì e a Giovanni Sandri del PD. Il PD le ha condivise integralmente e le ha inserite nel suo programma elettorale. Sono unicamente proposte "di buon senso", che riportano la legge in questione nel solco delle leggi Bassanini, interpretate correttamente. Un discorso a parte meriterebbe, a livello comunale, la legge sui segretari comunali, anch'essa inconcepibile nella sua attuale formulazione e applicazione. Sull'argomento, Vincenzo Calì ha gentilmente ospitato, nei primi numeri del 1997 o 1996, alcuni miei interventi in proposito. le osservazioni che faccio trovano ampia condivisione da parte di numerosi commentatori a livello nazionale, che hanno evidenziato le storture del cosiddetto spoil system "all'italiana". Disponibile per qualsiasi ulteriore informazione. bruno courthoud
b.courthoud@tiscali.it

 

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