8 novembre 2008

Il miele valdostano sogna la Dop

Gli apicoltori valdostani sognano la Dop «Miel du Val d’Aoste» e Châtillon, dal 30 aprile fra le 44 città italiane del miele, vuole diventarne la capitale. Il comparto dell’apicoltura nella regione autonoma ai piedi delle Alpi con i suoi piccoli numeri (7200 alveari, 470 apicoltori iscritti al Consorzio e una produzione di circa 1000 quintali nel 2008 e un giro d’affari di circa un milione di euro) ha da poco celebrato la quinta sagra del miele e dei suoi derivati ospitata dalla località della Media Valle d’Aosta con tanto di degustazioni teatrali, conferenze e lavoretti a tema dei ragazzi delle scuole elementari. Una produzione di nicchia all’insegna della qualità e che, grazie al contesto montano, non è stata colpita dalla pesante diminuzione di produzione a livello mondiale in seguito alla moria delle api, che potrebbe portare ad una fortissima diminuzione del patrimonio apistico. «La nostra regione – spiega Marco Glarey, presidente del Consorzio apistico – è stata colpita in maniera molto marginale da questo singolare e tragico fenomeno».
La Dop, nelle speranze degli addetti ai lavori, garantirebbe ulteriore valore aggiunto al «miele di rododendro», «di castagno» e al «millefiori di montagna» - tre tipologie, il cui prezzo mediamente va da 7 a 10 euro al chilo - già fatte inserire nell'elenco dei prodotti tradizionali italiani. Da tempo l’assessorato ha infatti individuato la strada della certificazione come la maggiormente indicata in un panorama in cui sempre più qualità e particolarità finiscono per essere facce della stessa medaglia, ma percorrerla fino in fondo non è così semplice.
Compagni di viaggio di questo cammino il già citato consorzio, nato nel 1955 per far fronte ad una terribile malattia che rischiava di compromettere il locale patrimonio apistico, e la Cooperativa Miel du Val d’Aoste, costituita nel 1978 per soddisfare le esigenze di commercializzazione del miele della Valle d'Aosta, e attualmente guidata da Michele Beltramelli.
Negli ultimi anni inoltre il Consorzio si è dotato di un apiario sperimentale a Saint Marcel, dove effettua diverse prove, come l'arnia a grattacielo, saggia i differenti materiali da costruzione dell'arnia, testa i diversi prodotti e le forme manipolative nella lotta all'acaro varroa, verifica e adatta i vari metodi di conduzione suggeriti in altre regioni d'Italia e della zona alpina, diffonde l'ottimizzazione dei raccolti dei diversi prodotti dell'alveare, ma soprattutto ricerca sul territorio in collaborazione con il Servizio Sviluppo delle produzioni agroalimentari gli elementi che costituiscono la caratterizzazione dei mieli della Valle d'Aosta. Di particolare interesse anche l’attività didattica. «Nel corso del 2008 – conclude Glarey – il Centro è stato meta di numerose scolaresche. Complessivamente sono stati circa 650 i ragazzi, provenienti sia dalla Valle d’Aosta che dal vicino Piemonte, che hanno visitato la struttura. E il numero sembra destinato a crescere».

0 commenti:

 

© ImpresaVda Template by Netbe siti web