Vi propongo il fondo che ho pubblicato sul Corriere della Valle di questa settimana. E vi ricordo che s evi piace questo blog potrebbe piacervi anche il settimanale che dirigo. un anno di informazione a 35 euro. Pensateci.
Far vincere la speranza. «Aver fiducia nella vita,non lasciarsi vincere da entimenti negativi,
non rinunciare a ciò che è nuovo, continuare a inventare iniziative nuove». Così ha scritto
Mons. Giuseppe Anfossi nella sua ultima lettera pastorale e, soprattutto, a questo è chiamato chi oggi (giovedì 15 maggio ndr) a Donnas e domani ad Aosta parteciperà alla presentazione del sussidio «…E venne ad abitare in mezzo a noi».
Sono le proposte di itinerario di iniziazione cristiana per bambini, ragazzi e delle loro famiglie elaborate dall’apposita commissione nominata dal Vescovo su proposta del Consiglio presbiterale in cui sono confluiti gli sforzi dell’ufficio per la catechesi e la pastorale giovanile e di quello della famiglia e della terza età.
Un testo che nelle intenzioni degli ideatori vorrebbe suscitare nuovo entusiasmo e rinnovata
fantasia educativa nel compito così importante della catechesi. Ma non solo. La ricerca sui
giovani valdostani elaborata dall’Università della Valle d’Aosta ha messo in evidenza come stia
crescendo la distanza fra mondo giovanile e Chiesa. La fede dopo la cresima appare come un’opzione marginale.
E questo ha indotto il consiglio presbiterale ad avviare con il Vescovo una seria revisione di quello che sino ad ora è stato il modello di catechesi. La posta in gioco è alta: la trasmissione della fede alle nuove generazioni. Il testo che i catechisti si ritroverannno fra le mani è aperto e può essere arricchito e integrato dalle riflessioni e dalle esperienze concrete sperimentate nel servizio educativo. E’ però anche un testo che insegna, che aiuta a programmare, che individua per ogni anno linee, contenuti e metodi.
Ma quali sono gli elementi portanti della proposta? Roberta e Stefano Trèves (Ufficio Famiglia) e don Fabio Bredy (Catechesi) ne individuano quattro: il coinvolgimento della famiglia come primo soggetto dell’Iniziazione cristiana; la valorizzazione della preparazione al Sacramento del Battesimo e del cammino da zero a sei anni; la strutturazione di un percorso organico che inizia con il Battesimo e si conclude con la Cresima e il suggerimento di proposte operative che permettano di far vivere ai ragazzi un cammino di catechesi più ricco e coinvolgente.
Personalmente ho trovato importante che si guardi anche agli anni successivi alla Cresima, continuando il cammino catechistico attraverso la proposta di iniziative e cammini utili a portare avanti il percorso di fede dei preadolescenti e degli adolescenti sotto forme più o meno strutturate, come ad esempio i gruppi giovanili delle varie aggregazioni ecclesiali o altre iniziative degli Oratori (le Estate Ragazzi, le feste di Carnevale...).
Gli appuntamenti di oggi e domani sono cruciali per ridare slancio a tutto questo.
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