«La sospensione delle rate dei mutui a privati e aziende comporterà a Finaosta un mancato introito di circa 28 milioni che si percepirà sui bilanci 2009 e 2010». Così Giuseppe Cilea, riconfermato Presidente della finanziaria regionale, a pochi giorni dall’assemblea dei soci del 18 giugno nella quale è stato approvato il bilancio 2008, spiega l’impegno di Finaosta a favore del sistema produttivo valdostano nell’attuale difficile congiuntura economica mondiale. Nel consiglio di amministrazione fresco di nomina - passato da nove componenti a cinque in seguito al passaggio della finanziaria in società in house a capitale interamente pubblico - siederanno anche i consiglieri Alberto Varallo e René Benzo, Peter Bieler (Dirigente regionale con funzioni di raccordo tra la Regione e la società) e Federico Jacquin (rappresentante del Consiglio della Camera valdostana delle imprese e delle professioni al posto del presidente Pier Antonio Genestrone). Si è trattato di un’operazione di circa 42 milioni di euro. La Regione autonoma Valle d'Aosta, già azionista di maggioranza, ha infatti deciso di acquisire l'intero capitale e quindi deve liquidare i partner che detengono il 22% dell'azionariato: 10,71% Unicredito Italiano SpA, 10,70% Sistema iniziative locali spa, 0,56% Monte dei Paschi di Siena e 0,49% Avi Servizi Srl (società di Confindustria Valle d'Aosta).
Il peso della finanziaria regionale sul sistema economico
Ma sfogliare il bilancio 2008 permette di cogliere in maniera più completa il peso dell’azienda sul sistema Valle d’Aosta. Sono soprattutto i numeri a dimostrare quanto sia potente il braccio finanziario operativo della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Nel 2008 l’importo delle erogazioni derivanti dai sedici fondi di rotazione (dipendenti da altrettante leggi che vanno dalla prima casa alla ricerca e sviluppo) attualmente in essere hanno toccato quota 166,47 milioni (contro i 132,53 milioni del 2007, i 121,27 del 2006 e i 74,27 del 2005). Dal 1982, anno della sua costituzione, ad oggi la Finanziaria regionale, ha erogato 2,46 miliardi (erano 2,3 nel 2007) a 28.828 soggetti (27.601 nel 2007). Nel 2008 le erogazioni sono state 1.227 contro le 1.029 dell’anno precedente. Ampio il settore delle partecipate, con presenze significative nel settore energetico e in quello degli impianti a fune, che comprende 34 società (una delle quali attualmente in liquidazione) con quote azionarie in massima parte superiori al 30%. Il valore di bilancio complessivo è pari a 678,84 milioni di cui ben 417,48 fatti registrare dalla Compagnia Valdostana delle Acque (di cui ci siamo già occupati nelle scorse settimane). Variabili i risultati aziendali. Se Cva fa registrare un utile di 60,48 milioni le società di impianti a fune segnano qualche rosso di troppo. «Una delle operazioni più importanti del 2008 – osserva Cilea – è stato l’acquisizione della Cervino spa. Una spesa di 3 milioni che però ha immediatamente richiesto un aumento di capitale di sedici in modo da alleggerire la situazione finanziaria. Su richiesta della Regione siamo dovuti infatti intervenire tempestivamente tra luglio e agosto in quanto era a rischio l’apertura della stagione». «Altri 11 milioni – prosegue il Presidente - sono stati destinati, sotto forma di mutuo, al settore degli impianti a fune di cui ben 6,7 alla Monterosa. Si tratta di una formula di finanziamento che prevede che in caso di mancata restituzione la somma concessa da Finaosta possa essere girata a capitale».
Il conto economico
Tutte azioni inserite in un attento quadro di gestione come si deduce analizzando i parametri fondamentali del conto economico. L’utile netto dell’esercizio ammonta a 5,6 milioni di euro che, unitamente alle riserve accumulatesi negli anni, porta il patrimonio netto della società a 188,75 milioni (pari a circa il 18,5% degli impieghi). «L’utile del 2007 – precisa Cilea – era pari a 12,51 milioni. Una diminuzione che deriva da un invito da parte di Banca d’Italia, in seguito ad una ispezione avvenuta alla fine del 2008, ad adottare criteri di valutazione del credito ancora più prudenti rispetto a quelli sino ad allora in essere. In pratica sono state effettuate rettifiche di valore nette sui crediti verso la clientela per 5,6 milioni. L differenza con l’anno scorso è sostanzialmente tutta qui». Cresce leggermente anche lo stato patrimoniale al 31 dicembre 2008 che passa dai 980 milioni dell’anno precedente a 1.021.
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