Anche se con un po' di ritardo, mi sembra utile dare notizia della prima riunione del nuovo Consiglio di amministrazione di Fopadiva che si è riunito per la prima volta il 18 maggio, dopo essere stato nominato dall'Assemblea dei delegati del Fondo il 29 aprile. Di Fopadiva mi sono occupato spesso in passato (leggete qui) in quanto ritengo le problematiche previdenziali molto importanti per i futuri scenari economici. Offro alcuni passaggi dell'ultimo comunicato stampa diffuso qualche giorno fa.
Alla carica di presidente è stato nominato, su indicazione unanime dei rappresentanti dei lavoratori, Walter Lillaz, già in passato Presidente dei Fondo Cessazione Servizio dei dipendenti della Regione. Alla carica di Vice Presidente è stata, poi, nominata su indicazione unanime dei rappresentanti dei datori di lavoro, Luigina Borney, già componente del Consiglio di Amministrazíone nel corso del precedente mandato. Il Consiglio risulta, poi, composto da Ornella Badery, Enrico Di Martino, Marco Lucat e Pierre Noussan in rappresentanza dei datori di lavoro e Massimo Balestra, Jean Pierre Guichardaz, Mariandrea Nardo e Lucio Aldo Risini in rappresentanza dei lavoratori. Il Collegio Sindacale sarà composto Davide Casola e GianLuca Villa in rappresentanza dei datori di lavoro e Jean Pierre Charles e Walter Pivato per i lavoratori. Il Consiglio ha, inoltre, proceduto ad attribuire al consigliere Mariandrea Nardo l'incarico di Direttore generale Responsabile del Fondo.
La situazione
Il Consiglio ha, poi, proceduto ad una prima analisi della situazione del fondo che, ad oggi, può contare complessivamente su circa. 6.400 lavoratori attivi appartenenti a vari settori produttivi sia privati sia pubblici, su circa330 datori di lavoro associati e su un attivo netto destinato alle prestazioni di 70 milioni di euro e che, nel corso del mese di aprile, ha completato la fase di passaggio ad una gestione multicomparto.
I nuovi amministratori hanno, inoltre, analizzato l'andamento della gestione finanziaria del Fondo prendendo atto che al 30 aprile 2009 il valore della quota dei comparto garantito ammonta a euro 10,492, con un rendimento netta positivo nel 2009 pari a + 1,598%, e che quella del comparto prudente è pari a euro 14,872, con un rendimento netto positivo nel 2009 pari a+2,906%.
Per quanto concerne quest'ultimo comparto la quota è così tornata al livello del maggio 2008, recuperando gran parte del significativo calo manifestatosi nel corso del 2008, a causa della grave crisi economica che ha coinvolto anche i mercati finanziari di riferimento. Di tale risultato hanno beneficiato anche i quasi 1.000 aderenti che hanno trasferito - facendo pervenire agli uffici del Fondo l'apposito modulo di richiesta entro il 24 aprile 2009 - la propria posizione individuale dal comparto prudente al comparto garantito con il valore delle quote a1 30 aprile 2009.
Gli ammínìstratorí hanno comunque rilevato come, tenuto conto del permanere di una situazione di estrema incertezza sui mercati, sia necessario ed opportuno continuare a monitorare e verificare con estrema attenzione l'andamento della gestione delle risorse finanziarie del Fondo, nonché valutare la situazione e le prospettive generali dei mercati stessi, tenendo conto che il rendimento di un fondo pensione è comunque da valutare nel medio/lungo periodo in considerazione delle sue finalità previdenziali e non speculative.
Il crinale fra protesta e democrazia
10 mesi fa
0 commenti:
Posta un commento