Buoni di benzina addio. La Valle d’Aosta sceglie di non tirare più la corda con l’Unione europea e per il 2010 sostituisce i buoni con un «bonus riscaldamento». Il 2009 sarà così l’ultimo anno per i famosi buoni benzina, al di fuori dei confini regionali uno dei simboli poco amati dell’autonomia valdostana.
Per i costumi valdostani si tratta indubbiamente di una virata storica «I buoni di benzina sono stati spesso e ingiustamente sbandierati dai nemici della nostra autonomia come dei privilegi, - osserva il Presidente della Giunta Augusto Rollandin - ora abbiamo scelto di cambiare rotta, di adeguarci alle indicazioni comunitarie senza forzare la mano e mettendo in campo una nuova forma di aiuto che compensa i sovraccosti che le famiglie devono affrontare a causa delle difficili condizioni climatiche».
E ora? In una quarantina di giorni il nuovo disegno di legge (due se si tiene conto anche di quello di abrogazione della vecchia normativa in materia di distribuzione dei contingenti di carburanti e lubrificanti in esenzione fiscale) sarà approvato dal Consiglio regionale. Si dovrà però poi attendere una delibera applicativa affinché diventino realtà le «disposizioni in materia di sostegno economico delle famiglie mediante concorso alle spese per il riscaldamento domestico».
«I nostri uffici - commenta l’assessore alle Attività Produttive Ennio Pastoret - sono già al lavoro in modo che con il 2010 si possa rendere il bonus una realtà». Concretamente ciascuno dei circa 50mila nuclei famigliari della piccola regione autonoma potrà chiedere un contributo per le spese di riscaldamento che sarà graduato sulla base di «parametri che consentano - così si legge nella relazione che accompagna il ddl - di differenziare tra loro le abitazioni, in modo da introdurre eventuali criteri di premialità che tengano conto delle corrispondenti prestazioni energetiche, in linea con gli obiettivi propri della vigente normativa regionale sull’utilizzo razionale dell’energia e sul rendimento energetico nell’edilizia». Insomma si aiuta poco chi spreca troppo.
La somma stanziata è di 17,7 milioni che nel corso del 2010 saranno recuperati mediante la riduzione di alcuni capitoli di bilancio, mentre a partire dal 2011 risulteranno dalla maggiore entrata sul capitolo delle «quote fisse di ripartizione sul gettito dell’imposta di fabbricazione sulla benzina», le famose accise.
E proprio su quest’ultimo punto si è aperto un piccolo casus belli. I verdi, in particolare hanno evidenziato come ci sia una notevole differenza tra i 700 euro assegnati ad ogni automobilista con i buoni e i circa 380 che dovrebbero essere distribuiti ad ogni famiglia con i buoni riscaldamento. Più precisamente, ma il ragionamento non si modifica, nel 2008 il valore del contingente in esenzione è stato pari a 35,83 milioni, il doppio della cifra stanziata per il bonus. L’assessore tuttavia non appare particolarmente preoccupato «Prima di tutto - precisa Pastoret - va detto che conosceremo il vero ammontare della cifra soltanto il 1° gennaio 2011 di conseguenza nulla vieta che il ragionamento si possa allargare, numeri reali alla mano. D’altra parte mi sembra giusto far notare come sono già attivi, ad esempio, alcuni interventi in materia energetica e di riduzione dell’inquinamento per i quali il nostro impegno economico sta crescendo e potrebbe ancora crescere. Penso allo sconto del 30% sull’energia elettrica. A bilancio la spesa prevista inizialmente era di 3 milioni e, alla fine, saranno più di 4». E ancora «Anche gli incentivi alla rottamazione - conclude l’assessore - stanno avendo un grande successo. Nel 2008 le domande sono state 1685 per un valore di 2,1 milioni. Nel 2009 sono oltre 2000 e sabbiamo già superato i 2,6 milioni».
Sembra insomma che i modi per far tornare i soldi dei famosi buoni benzina nelle tasche dei valdostani ci siano.
Il crinale fra protesta e democrazia
9 mesi fa
0 commenti:
Posta un commento