Scrive don Paolo Papone sul Corriere della Valle che troverete in edicola questa settimana:
«La teologia ha sempre sottolineato che la condizione eccezionale della Madonna non dipende dai suoi meriti, ma da quelli di Cristo: anche se la Madre viene ovviamente prima del Figlio, essa è stata preservata dal peccato originale “in previsione dei meriti di Lui”. Che è un bel modo per ribadire che il progetto divino di salvezza non ha bisogno di super-eroi, poiché passa attraverso e si concretizza tutto nell'evento di Cristo: è entrando in rapporto con Lui, che viene cancellato il peccato, quello originale e quello attuale, e che si recupera la verginità nell'uso della libertà. Maria, inserita nell'evento di Cristo con un ruolo determinante, ha beneficiato fin dall'inizio di questa grazia. Guardando a lei, il nostro sguardo viene guidato su Gesù e ci diventa più facile comprendere che cosa significhi diventare discepoli del Signore».
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