Ecco il quarto articolo che ho pubblicato sul Rapporto Valle d'Aosta del Sole 24 Ore, uscito in edicola il 30 novembre.
«L’intervento del Confidi Industriali è stato sicuramente un tassello fondamentale nell’operazione di salvataggio della Rossignol di Verrayes, acquisita all’inizio del 2008 per 1,5 milioni dalla famiglia Gobbi, già proprietaria della Grivel di Courmayeur, e poi trasformatasi nella ABC Company Srl. Senza il mutuo decennale concesso da Finaosta e garantito al 50% dal Confidi industriali oggi saremmo qui a raccontare una storia molto diversa».
Oliviero Gobbi, presidente dei Giovani industriali di Confindustria, figlio di Gioacchino Gobbi, patron della Grivel, e una esperienza consolidata – nonostante abbia da poco superato i trent’anni - sulla piazza milanese in quanto consulente strategico di un’importante multinazionale italiana, sa che senza il sostegno del Consorzio non potrebbe mostrarci uno stabilimento in cui quaranta dipendenti pieni di passione per la loro azienda in uno stabilimento di settemila metri quadrati producono oltre settecentomila bastoncini da sci per un fatturato che si aggira intorno ai quattro milioni.
Così Gobbi disegna il futuro aziendale. «Attualmente abbiamo un contratto rinnovabile di fornitura con la Rossignol che scade nel 2014. E in questo momento assorbono gran parte della nostra produzione». Una stabilità che permette di guidare l’azienda, anche in tempi di crisi, secondo una strategia ben precisa. «E’ fondamentale l’eccellenza operativa – commenta Gobbi – che significa efficienza produttiva, attenzione alle richieste del cliente, lavoro continuo per migliorare la qualità e la conformità del prodotto. Significativi investimenti nella ricerca e sviluppo. Non potendo competere sul prezzo della manodopera è questo il nostro unico “atout” per combattere la concorrenza cinese». «Una delle grandi ricchezze di questa azienda poi è il suo personale. – conclude Gobbi - Una decina di dipendenti sono qui fin dalla sua nascita e hanno un bagaglio di esperienze e di conoscenze fondamentale».
0 commenti:
Posta un commento