Quasi 100 milioni (99,8 per essere precisi contro gli 83 del 2008) di importo globale di affidamenti, un erogato garantito 2009 pari a 24,8 (21,5 l’anno scorso) e 272 aziende affidate (erano 264 un anno fa).
Sono questi i numeri con i quali martedì 18 maggio, alle 17,30 in seduta privata e alle 18,30 in forma pubblica, presenti le massime autorità regionali, presso la sala riunioni dell’albergo Etoile du Nord di Sarre, Federico Jacquin, presidente del Confidi Industriali dal 1998, che, per motivi statutari, si avvia al suo ultimo anno di mandato, si presenterà all’assemblea annuale del consorzio per fare il punto della situazione su di un anno difficile come è stato quello appena trascorso. «Come ho già più volte detto in passato – commenta - occorre un forte messaggio di speranza e di fiducia nel futuro. E’ l’unica ricetta economica in grado di dare risultati».
Numeri alla mano, il cammino del confidi (che per ora non intende intraprendere nessun percorso legato al famoso articolo 107 del teso unico bancario) nell’ultimo quinquennio non ha mostrato segni di cedimento. Basta pensare che nel 2005 i soci erano 154, l’importo globale degli affidamenti pari a 67,5 e l’erogato annuale si aggirava intorno ai 18,3 milioni.
Il crinale fra protesta e democrazia
9 mesi fa
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