Il 2010 si è chiuso con un buon risultato per il sistema delle imprese italiane. Alla fine dell’anno, il bilancio anagrafico tra le aziende nate e quelle che hanno cessato l’attività ha fatto registrare un aumento di 72.530 unità, in crescita dell’1,2% rispetto all’anno precedente. L’esito positivo rappresenta il saldo migliore dal 2006 ed è dovuto alla ripresa delle nuove iscrizioni, risultate pari a 410.736 unità (miglior risultato degli ultimi tre anni) e al contemporaneo rallentamento del flusso delle cessazioni, pari a 338.206 unità (il valore più
contenuto degli ultimi quattro anni). Del ritorno alla ‘normalità’ della dinamica imprenditoriale non ha beneficiato il comparto artigiano che, nei dodici mesi del 2010 (pur migliorando il bilancio rispetto al 2009) ha perduto circa 5mila aziende. Al 31 dicembre scorso, pertanto, le imprese che risultano iscritte ai Registri delle Camere di commercio sono 6.109.217, delle quali 1.470.942 (il 24,1%) artigiane.
Saldo positivo anche per la Valle d'Aosta: 911 imprese nate contro 878 cessate. Il tasso di crescita valdostano è però molto basso: 0,23% contro una media italiana dell'1,19%. Capovolgendo la classifica Aosta è quattordicesima fra i comuni dove si cresce meno.
Numeri che segnalo (con ritardo) contenuti nella tradizionale nota di Movimprese su natalità e mortalità delle imprese italiane. Puoi trovarla qui.
Da leggere (questa un po' più fresca) anche la nota sull’analisi sull’andamento dei titolari di imprese individuali nel corso del quinquennio 2005-2010, sempre in base ai dati elaborati da InfoCamere. La trovi qui.
Il crinale fra protesta e democrazia
10 mesi fa
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