Il Consorzio degli enti locali della Valle d’Aosta (CELVA), nella sua funzione di supporto ai Comuni e alle Comunità montane, ha progettato, promosso e coordinato "io mangio valdostano – traditions à manger". Il progetto, presentato martedì scorsopresso la sede del Celva in Piazza Narbonne 16 ad Aosta, ha visto intervenire oltre al Presidente del CELVA Elso Gerandin il Presidente della Regione Augusto Rollandin e gli Assessori regionali all’Agricoltura e Risorse naturali Giuseppe Isabellon, all’Istruzione e Cultura Laurent Viérin e al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti Aurelio Marguerettaz.
Perchè parlarne anche in questo blog? Perchè «Io mangio valdostano» nasce per concretizzare la volontà degli Amministratori valdostani di valorizzare i prodotti agricoli e agroalimentari del territorio, favorendo la tradizione culinaria locale e proponendo menù con piatti tipici all’interno delle mense scolastiche, nelle micro comunità per anziani e con i pasti a domicilio.
«Io mangio valdostano» coinvolge non solo gli enti locali, ma si fa anche portavoce delle istanze delle associazioni di categoria, così come importante è stato l’apporto dell’Amministrazione regionale, perché solamente facendo rete fra tutti gli attori coinvolti è possibile presentare progetti di ampio respiro. Il progetto quindi intende promuovere un nuovo modello alimentare: più attento alla qualità, a tutela dell’ambiente e capace di valorizzare la nostra cultura, trasmettendo un’autentica conoscenza dei prodouì de notra tera.
L’iniziativa ha indubiamente obbiettivi sfidanti ed ambiziosi, che necessitano del coordinamento e della partecipazione di tutte le Istituzioni e gli operatori economici coinvolti. Ne è convinto il Presidente del CELVA Gerandin, che spiega: “Dobbiamo essere consapevoli che quest’iniziativa, come tutti i progetti ambiziosi e che mirano a importanti e forti cambiamenti culturali, organizzativi ed economici, non sarà di facile attuazione, perché richiede uno sforzo notevole da parte di tutti gli attori coinvolti. Attenzione, però, perché chi lascia andare questa opportunità non sta rinunciando solo al progetto, ma rinuncia ad una grande possibilità di crescita e sviluppo della Valle d’Aosta”.
A conclusione dell’incontro, il Presidente della Regione Rollandin ha raccomandato soprattutto un approccio realistico: “L’iniziativa è sicuramente importante, perché si pone un alto obiettivo, ossia far uscire i prodotti locali da una situazione di nicchia. Sarà un percorso complesso, in quanto dovrà mediare tra due aspetti molto delicati: rispettare la giusta redditività per i produttori e, al contempo, mantenere costi che, in questo periodo di crisi, non siano proibitivi per i cittadini. Deve essere però chiaro a tutti che il successo dipenderà dalla perseveranza di tutti i soggetti coinvolti. Guai a partire con grandi entusiasmi e poi arenarsi alla prima difficoltà”.
Perchè parlarne anche in questo blog? Perchè «Io mangio valdostano» nasce per concretizzare la volontà degli Amministratori valdostani di valorizzare i prodotti agricoli e agroalimentari del territorio, favorendo la tradizione culinaria locale e proponendo menù con piatti tipici all’interno delle mense scolastiche, nelle micro comunità per anziani e con i pasti a domicilio.
«Io mangio valdostano» coinvolge non solo gli enti locali, ma si fa anche portavoce delle istanze delle associazioni di categoria, così come importante è stato l’apporto dell’Amministrazione regionale, perché solamente facendo rete fra tutti gli attori coinvolti è possibile presentare progetti di ampio respiro. Il progetto quindi intende promuovere un nuovo modello alimentare: più attento alla qualità, a tutela dell’ambiente e capace di valorizzare la nostra cultura, trasmettendo un’autentica conoscenza dei prodouì de notra tera.
L’iniziativa ha indubiamente obbiettivi sfidanti ed ambiziosi, che necessitano del coordinamento e della partecipazione di tutte le Istituzioni e gli operatori economici coinvolti. Ne è convinto il Presidente del CELVA Gerandin, che spiega: “Dobbiamo essere consapevoli che quest’iniziativa, come tutti i progetti ambiziosi e che mirano a importanti e forti cambiamenti culturali, organizzativi ed economici, non sarà di facile attuazione, perché richiede uno sforzo notevole da parte di tutti gli attori coinvolti. Attenzione, però, perché chi lascia andare questa opportunità non sta rinunciando solo al progetto, ma rinuncia ad una grande possibilità di crescita e sviluppo della Valle d’Aosta”.
A conclusione dell’incontro, il Presidente della Regione Rollandin ha raccomandato soprattutto un approccio realistico: “L’iniziativa è sicuramente importante, perché si pone un alto obiettivo, ossia far uscire i prodotti locali da una situazione di nicchia. Sarà un percorso complesso, in quanto dovrà mediare tra due aspetti molto delicati: rispettare la giusta redditività per i produttori e, al contempo, mantenere costi che, in questo periodo di crisi, non siano proibitivi per i cittadini. Deve essere però chiaro a tutti che il successo dipenderà dalla perseveranza di tutti i soggetti coinvolti. Guai a partire con grandi entusiasmi e poi arenarsi alla prima difficoltà”.
Importanti i numeri dell’iniziativa, che a regime varrà complessivamente 6mila pasti giornalieri. Da un lato è previsto infatti il coinvolgimento di più di 8mila bambini delle scuole dell’infanzia e della scuola primaria (80 classi scolastiche saranno inoltre coinvolte in laboratori didattici su misura), così come diretti destinatari di “io mangio valdostano” sono circa 1000 anziani, sia ospiti delle microcomunità sia utenti del servizio di consegna dei pasti a domicilio.
“Io mangio valdostano” si traduce in: Supporto amministrativo con la messa a disposizione di tutta la documentazione amministrativa necessaria a supporto degli enti: in particolare, l’atto di indirizzo e il modello di capitolato speciale di appalto. Menù della tradizione con la proposta agli enti dei menù tipo e le relative tabelle delle grammature che abbinano: tradizione, alimentazione sana e inserimento di prodotti regionali. Elenco dei produttori in quanto agli enti locali valdostani sarà data la possibilità di accedere ad un elenco sempre aggiornato di produttori valdostani quali potenziali fornitori; laboratori didattici, previsti per le scuole primarie che ne faranno richiesta (destinatari: bambini classi V), da dicembre 2011 a maggio 2012 e una azione di comunicazione che sfrutta diversi canali ed è destinata non solo gli addetti ai lavori, ma vuole coinvolgere l’intera popolazione valdostana.
0 commenti:
Posta un commento