Il Cervim (Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione della Viticoltura di Montagna) al Vinitaly di Verona il 27 marzo presenta due eventi di particolare importanza per l'ente. Si inizia, alle 10,30, con una conferenza stampa presso la sala “vip room” nello Stand Valtellina Regione Lombardia Padiglione Centrale (Palaexpo), per presentare il IV Congresso della Viticoltura di Montagna e in forte pendenza, che si svolgerà a Lione (Francia) dal 7 al 9 novembre 2012, organizzato con la collaborazione del “Comité de Pilotage Vitivinicole del Rhône-Alpes”. Modera Guido Montaldo e saranno presenti il Prof. Osvaldo Failla e il Presidente del Cervim Dr. Roberto Gaudio. Gli esperti del settore avranno la possibilità di confrontarsi sul tema: la Viticoltura riconquista i pendii. Il congresso sarà diviso in tre sessioni di lavoro:
Sessione I: La sostenibilità della viticoltura di montagna e in forte pendenza: aspetti tecnici,
economici e ambientali.
Sessione I:I Il ruolo dei viticoltori nella gestione del territorio, nella conservazione dei paesaggi
e nella valorizzazione dei vini e dei territori.
Sessione III: Lo sviluppo tecnico per la viticoltura di montagna e in forte pendenza.
Argomento di grande attualità quello scelto dal comitato tecnico scientifico del CERVIM, presieduto da François Murisier (Vicepresidente OIV). Assieme ai membri del Comitato Tecnico Scientifico, afferma Murisier: «abbiamo pensato di dare risalto ad una situazione che si sta verificando in alcune delle zone interessate da questo tipo di viticoltura, dove, dopo un lungo periodo in cui i viticoltori abbandonavano le zone tradizionalmente vocate, per produrre in zone più pianeggianti, più accessibili alla meccanizzazione con un conseguente abbattimento dei costi di produzione, i viticultori stanno rioccupando i territori originari. Oggi, infatti, tale dinamica si è, in parte, invertita, le zone con difficoltà strutturali marcate dove troviamo la presenza di ciglioni, terrazzamenti, e in altitudine…sono sempre più rivalutate dai produttori, le motivazioni sono svariate, sicuramente il cambiamento delle esigenze dei consumatori, sempre più consapevoli e alla ricerca di un prodotto identitario e caratterizzato, ma su questo argomento e sulla sostenibilità di questa scelta ricercatori e partecipanti avranno modo di confrontarsi e dibattere al IV Congresso della Viticoltura di montagna e in forte pendenza».
Concorso internazionale dei vini di montagnaLo stesso giorno ma alle 15 presso la sala degustazioni della Regione Veneto, padiglione 4, stand D4,
si svolgerà la presentazione del Concorso internazionale dei vini di montagna giunto quest’anno alla 20° edizione e che ha come scopo la valorizzazione delle produzioni viticole che si trovano inserite nel contesto della “viticoltura eroica”. La conferenza sarà moderata da Fabio Piccoli, alla presenza di Federico Castellucci direttore generale dell’OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) e del Presidente del Cervim Roberto Gaudio.
Questa viticoltura ha permesso il mantenimento di un ampia biodiversità, che ha dato origine ad un patrimonio vitivinicolo unico ed estremamente caratterizzato, che si completa con il forte legame territoriale, ed è soprattutto nei contesti produttivi “eroici” che tale connotazione trova la sua massima espressione. Come sostiene anche il direttore dell’OIV Castellucci: «il legame tra vino e territorio è fondamentale ed ha un effetto emozionale determinante nei ricordi delle persone, suscitando sensazioni positive nei confronti del luogo di origine».
Il concorso vede anche quest’anno la collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura e Risorse Naturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta e con l’Associazione Italiana Sommelier-sezione valdostana. Per il terzo anno consecutivo, il concorso è realizzato in collaborazione con VINEA, l’organizzazione con sede a Sierre in Svizzera, che vanta un’esperienza importante e consolidata nell’organizzazione di concorsi internazionali.
Tra le novità introdotte anche in questa edizione: dai nuovi premi speciali inseriti per la prima volta (premio attribuito al vino biologico o biodinamico che ha ottenuto il miglior punteggio, presentato in una qualsiasi delle categorie; premio attribuito al vino prodotto nelle piccole isole che ha ottenuto il miglior punteggio, presentato in una qualsiasi delle categorie) alla possibilità di promuovere e valorizzare i vini e quindi le cantine vincitrici tramite gli accordi che si stanno per concludere tra Cervim e varie organizzazioni e partner con cui verranno pianificati eventi e serate durante tutto l’arco dell’anno. Inoltre una selezione dei vincitori sarà presentata anche attraverso degustazioni al IV
Congresso internazionale della viticoltura di montagna di Lione.
Questo blog si spesso occupato del Cervim (leggi qui).
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