21 maggio 2012

Sav e Rav: il Bilancio del 2011


Come si è chiuso il 2011 delle società autostradali valdostane? Proviamo a fare il punto della situazione.

I transiti
Cala il traffico leggero e cresce quello pesante. Sav evidenzia come i veicoli transitati nel 2011 siano stati 10.181.614 (pari a 384.920.508 chilometri percorsi) contro i 10.451.932 (392.938.056 Km) di quello precedente Un decremento del 2,59% in termini di veicoli e di 2,04% come chilometri. I veicoli leggeri passano da 8.619.438 a 8.299.805 (-3,71%) quelli pesanti da 1.832.494 a 1.881.809 (+2,69%). A valori medi risulta che giornalmente, nel 2011, 27.895 veicoli hanno percorso 1.054.576 chilometri sulla rete in concessione a Sav. Quelli leggeri con una percorrenza media di 36,51 chilometri e quelli pesanti di 43,51. L’esercizio 2011 di Rav registra, invece, rispetto all’anno precedente, un incremento dei transiti pari allo 0,3%, risultante da una diminuzione dell’1,4% dei veicoli leggeri e dall’incremento del 5,3% dei pesanti Anche per il traffico medio giornaliero, rispettivamente uguale a 10.000 veicoli/giorno nel 2011 ed a 9.967 veicoli/giorno nel 2010, l’incremento complessivo risulta pari allo 0,3%. L’esercizio 2011, rispetto al 2010, è caratterizzato da un andamento altalenante e tendenzialmente negativo per quanto concerne i veicoli leggeri, mentre per i pesanti risulta significativamente positivo, ma con valori progressivamente decrescenti nella seconda parte dell’anno. Il minore peso della componente  “pesante” sul complessivo dei transiti, attenua solo in parte le oscillazioni dei “leggeri”, ma contribuisce in misura sostanziale ad un risultato finale con segno positivo, anche se contenuto allo 0,3%, nei confronti dell’esercizio precedente.

I bilanci
I bilanci raccontano comunque due storie diverse. Se da un lato Sav chiude il 2011 con un attivo di 14,86 milioni (9,62 nel 2010) che è stato presentato il 29 marzo all’assemblea dei soci «Dopo aver stanziato ammortamenti - spiega l'a.d. Eugenio Bonini -, immobilizzazioni materiali e immateriali pari rispettivamente a 4 e 6,42 milioni e accantonamenti a fondi per passivo per 8,99 milioni». Rav ha presentato a marzo un bilancio 2011 con un passivo pari a 4,98 milioni, e per l’esercizio in corso stima «prevedibile una evoluzione in linea con quella precedente». Il disequilibrio finanziario, a detta dei vertici Rav, avrebbe principalmente due cause: da un lato la tariffa stabilita dalla Convenzione di concessione del 1988, data di entrata in esercizio del primo tratto autostradale Sarre-Morgex, rimasta fissa  fino al 1999.  E dall’altro la caduta verticale dei transiti autostradali verificatasi negli anni tra il 1999 e il 2002, cioè nel periodo in cui il Traforo del Monte Bianco è rimasto chiuso a seguito del grave incidente del marzo 1999. «Soltanto a partire dal 2000, anno di entrata in vigore della nuova Convenzione  stipulata nel  1999,  - spiega il direttore Aldo Freppaz - è stato possibile incrementare annualmente l’importo del pedaggio, ma in una misura tale da non consentire neppure la compensazione della dinamica dell’aumento dei prezzi al consumo. Di conseguenza,  nel 2010 l’indice ISTAT risultava cresciuto del 37,3% rispetto al 1995 mentre la corrispondente tariffa autostradale era  superiore solamente del 13,7% a quella applicata  nel maggio del 1994. Il valore del pedaggio riscosso sulla tratta di competenza risultava dunque, in termini monetari, fortemente  disallineato».
Da notare come sia in forte crescita l’utilizzo dell'automazione e, quindi, del danaro digitale. Sav dichiara che a pagare cash ormai è soltanto il 26,35% degli utenti. Il 54,39% dell’esazione dei pedaggi avviene attraverso il telepass, il resto con viacard e carte bancarie. Un dato importante anche in vista del fatto che nel 2013 sarà proposto il telepass a livello europeo. Un autotrasportatore potrà fare da Berlino a Madrid o a Napoli senza mai fermarsi al casello.

Investimenti
«L'intervento più importante di Sav – illustra ancora l’amministratore delegato Bonini, coadiuvato dal direttore Marcello Christillin - è stato il grosso lavoro del viadotto delle capre nella gola di Montjovet dove è stata riqualificata la carreggiata a salire. Nel 2012 con un analogo intervento faremo lo stesso su quella in discesa. Si tratta di una spesa di circa 7,54 milioni complessivi. Sono purtroppo interventi che comporteranno soggezioni al traffico, ma che siamo obbligati a realizzare perché nel frattempo il contesto normativo è variato e noi ci dobbiamo per forza adeguare. Interverremo anche sui guardavia centrali da Quincinetto a Pont-Saint-Martin e da Nus per circa tre chilometri e mezzo. Poi abbiamo la manutenzione corrente che per il 2011 ha richiesto 10,1 milioni di euro, mentre nel 2012 le previsione è per 9,9 milioni». Per quanto riguarda Rav nel corso del 2011 gli interventi dedicati alla manutenzione ordinaria e straordinaria e al miglioramento della qualità del servizio hanno ricevuto particolare impulso. Tra Morgex e Courmayeur è stato dato corso ai lavori per la sostituzione dei giunti di dilatazione dei viadotti Verrand, Jallà e Montbardon e per il rifacimento della pavimentazione sul viadotto Verrand. Quest’ultimo intervento ha richiesto specifici accorgimenti tecnici, trattandosi di una pavimentazione speciale che poggia direttamente sull’acciaio della lastra ortotropa dell’impalcato e che dunque deve possedere requisiti di elasticità adeguati ai movimenti di dilatazione del metallo. Per gli interventi di sostituzione dei giunti di dilatazione dei viadotti Verrand, Jallà e Montbardon è stata adottata una tipologia di giunto lamellare, con ridottissime necessità di manutenzione, dotata di dispositivi insonorizzanti e di protezione rispetto agli urti accidentali prodotti dalle lame sgombraneve. Tra Aosta Ovest e Morgex sono stati inoltre eseguiti importanti lavori di manutenzione ordinaria della pavimentazione sia in carreggiata Sud sia in carreggiata Nord.  Nel 2011 è stata inoltre espletata la procedura di gara per l’affidamento dei lavori di costruzione del nuovo Centro direzionale della Società in adiacenza alla stazione autostradale di Aosta Ovest, in località Saint-Pierre Il nuovo edificio consentirà di disporre di locali adeguati e idonei alle esigenze operative e gestionali della concessione autostradale e contribuirà al miglioramento della qualità del servizio. La consegna dei lavori è avvenuta alla fine del mese di ottobre; l’allestimento del cantiere è in corso.

Nota dolente: i prezzi
Gli ultimi novantadue chilometri che portano al Traforo del Monte Bianco costano all’automobilista oltre 15 euro. 9,20 nella tratta Quincinetto - Aosta Gran San Bernardo  gestita dalla Società Autostrade Valdostane (Sav) e 6,70 in quella che va da Aosta Est a Courmayeur di cui si occupa il raccordo Autostradale Valle d’Aosta (Rav). Nel 2011 ne bastavano 13,5. Un aumento del 16,29% che pesa non poco sul territorio della piccola regione autonoma. Una delle tratte più cara d’Italia tanto che la Regione Valle d’Aosta in virtù delle sue partecipazioni in entrambe le società ha chiesto e ottenuto delle agevolazioni per i pendolari e la gratuità di un tratto come tangenziale. Una sorta di moratoria su tariffe destinate a crescere ancora nei prossimi anni che ha riportato nelle tasche dei valdostani circa 900mila euro nei primi mesi del 2012 (1,28 milioni tra il giugno 2009 e il dicembre 2011). Ogni otto transiti quattro vengono abbuonati e sono 602 gli utenti che ne beneficiano risultando pendolari e 811 i veicoli che quotidianamente nel 2011 hanno fatto uso della già citata tangenziale: 741 leggeri e 70 pesanti. La Sav vede infatti la Regione socio di minoranza con il 28,72%, mentre la Società Holding Piemonte e Valle d’Aosta S.p.A del Gruppo Gavio e Ativa detengono il pacchetto di controllo. Stessa sorte nella Rav dove però la Regione con il 42% si confronta con il 58% della Società Italiana per il Traforo del Monte Bianco.  

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