Come si è chiuso il 2011 delle società autostradali valdostane? Proviamo a fare il punto della situazione.
I transiti
Cala
il traffico leggero e cresce quello pesante. Sav evidenzia come i veicoli
transitati nel 2011 siano stati 10.181.614 (pari a 384.920.508 chilometri
percorsi) contro i 10.451.932 (392.938.056 Km) di quello precedente Un
decremento del 2,59% in termini di veicoli e di 2,04% come chilometri. I
veicoli leggeri passano da 8.619.438 a 8.299.805 (-3,71%) quelli pesanti da
1.832.494 a 1.881.809 (+2,69%). A valori medi risulta che giornalmente, nel
2011, 27.895 veicoli hanno percorso 1.054.576 chilometri sulla rete in
concessione a Sav. Quelli leggeri con una percorrenza media di 36,51 chilometri
e quelli pesanti di 43,51. L’esercizio 2011 di Rav registra, invece, rispetto
all’anno precedente, un incremento dei transiti pari allo 0,3%, risultante da
una diminuzione dell’1,4% dei veicoli leggeri e dall’incremento del 5,3% dei
pesanti Anche per il traffico medio giornaliero, rispettivamente uguale a
10.000 veicoli/giorno nel 2011 ed a 9.967 veicoli/giorno nel 2010, l’incremento
complessivo risulta pari allo 0,3%. L’esercizio 2011, rispetto al 2010, è
caratterizzato da un andamento altalenante e tendenzialmente negativo per
quanto concerne i veicoli leggeri, mentre per i pesanti risulta
significativamente positivo, ma con valori progressivamente decrescenti nella
seconda parte dell’anno. Il minore peso della componente “pesante” sul complessivo dei transiti,
attenua solo in parte le oscillazioni dei “leggeri”, ma contribuisce in misura
sostanziale ad un risultato finale con segno positivo, anche se contenuto allo
0,3%, nei confronti dell’esercizio precedente.
I
bilanci
I
bilanci raccontano comunque due storie diverse. Se da un lato Sav chiude il
2011 con un attivo di 14,86 milioni (9,62 nel 2010) che è stato presentato il
29 marzo all’assemblea dei soci «Dopo aver stanziato ammortamenti - spiega
l'a.d. Eugenio Bonini -, immobilizzazioni materiali e immateriali pari rispettivamente
a 4 e 6,42 milioni e accantonamenti a fondi per passivo per 8,99 milioni». Rav
ha presentato a marzo un bilancio 2011 con un passivo pari a 4,98 milioni, e
per l’esercizio in corso stima «prevedibile una evoluzione in linea con quella
precedente». Il disequilibrio finanziario, a detta dei vertici Rav, avrebbe
principalmente due cause: da un lato la tariffa stabilita dalla Convenzione di
concessione del 1988, data di entrata in esercizio del primo tratto
autostradale Sarre-Morgex, rimasta fissa
fino al 1999. E dall’altro la
caduta verticale dei transiti autostradali verificatasi negli anni tra il 1999
e il 2002, cioè nel periodo in cui il Traforo del Monte Bianco è rimasto chiuso
a seguito del grave incidente del marzo 1999. «Soltanto a partire dal 2000,
anno di entrata in vigore della nuova Convenzione stipulata nel
1999, - spiega il direttore Aldo
Freppaz - è stato possibile incrementare annualmente l’importo del pedaggio, ma
in una misura tale da non consentire neppure la compensazione della dinamica
dell’aumento dei prezzi al consumo. Di conseguenza, nel 2010 l’indice ISTAT risultava cresciuto
del 37,3% rispetto al 1995 mentre la corrispondente tariffa autostradale
era superiore solamente del 13,7% a
quella applicata nel maggio del 1994. Il
valore del pedaggio riscosso sulla tratta di competenza risultava dunque, in
termini monetari, fortemente
disallineato».Da notare come sia in forte crescita l’utilizzo dell'automazione e, quindi, del danaro digitale. Sav dichiara che a pagare cash ormai è soltanto il 26,35% degli utenti. Il 54,39% dell’esazione dei pedaggi avviene attraverso il telepass, il resto con viacard e carte bancarie. Un dato importante anche in vista del fatto che nel 2013 sarà proposto il telepass a livello europeo. Un autotrasportatore potrà fare da Berlino a Madrid o a Napoli senza mai fermarsi al casello.
Investimenti
«L'intervento
più importante di Sav – illustra ancora l’amministratore delegato Bonini,
coadiuvato dal direttore Marcello Christillin - è stato il grosso lavoro del
viadotto delle capre nella gola di Montjovet dove è stata riqualificata la
carreggiata a salire. Nel 2012 con un analogo intervento faremo lo stesso su
quella in discesa. Si tratta di una spesa di circa 7,54 milioni complessivi. Sono
purtroppo interventi che comporteranno soggezioni al traffico, ma che siamo
obbligati a realizzare perché nel frattempo il contesto normativo è variato e
noi ci dobbiamo per forza adeguare. Interverremo anche sui guardavia centrali da
Quincinetto a Pont-Saint-Martin e da Nus per circa tre chilometri e mezzo. Poi
abbiamo la manutenzione corrente che per il 2011 ha richiesto 10,1 milioni di
euro, mentre nel 2012 le previsione è per 9,9 milioni». Per quanto riguarda Rav
nel corso del 2011 gli interventi dedicati alla manutenzione ordinaria e
straordinaria e al miglioramento della qualità del servizio hanno ricevuto
particolare impulso. Tra Morgex e Courmayeur è stato dato corso ai lavori per
la sostituzione dei giunti di dilatazione dei viadotti Verrand, Jallà e
Montbardon e per il rifacimento della pavimentazione sul viadotto Verrand.
Quest’ultimo intervento ha richiesto specifici accorgimenti tecnici,
trattandosi di una pavimentazione speciale che poggia direttamente sull’acciaio
della lastra ortotropa dell’impalcato e che dunque deve possedere requisiti di
elasticità adeguati ai movimenti di dilatazione del metallo. Per gli interventi
di sostituzione dei giunti di dilatazione dei viadotti Verrand, Jallà e
Montbardon è stata adottata una tipologia di giunto lamellare, con ridottissime
necessità di manutenzione, dotata di dispositivi insonorizzanti e di protezione
rispetto agli urti accidentali prodotti dalle lame sgombraneve. Tra Aosta Ovest
e Morgex sono stati inoltre eseguiti importanti lavori di manutenzione
ordinaria della pavimentazione sia in carreggiata Sud sia in carreggiata
Nord. Nel 2011 è stata inoltre espletata
la procedura di gara per l’affidamento dei lavori di costruzione del nuovo
Centro direzionale della Società in adiacenza alla stazione autostradale di
Aosta Ovest, in località Saint-Pierre Il nuovo edificio consentirà di disporre
di locali adeguati e idonei alle esigenze operative e gestionali della
concessione autostradale e contribuirà al miglioramento della qualità del
servizio. La consegna dei lavori è avvenuta alla fine del mese di ottobre;
l’allestimento del cantiere è in corso.
Nota
dolente: i prezzi
Gli
ultimi novantadue chilometri che portano al Traforo del Monte Bianco costano
all’automobilista oltre 15 euro. 9,20 nella tratta Quincinetto - Aosta Gran San
Bernardo gestita dalla Società
Autostrade Valdostane (Sav) e 6,70 in quella che va da Aosta Est a Courmayeur
di cui si occupa il raccordo Autostradale Valle d’Aosta (Rav). Nel 2011 ne
bastavano 13,5. Un aumento del 16,29% che pesa non poco sul territorio della
piccola regione autonoma. Una delle tratte più cara d’Italia tanto che la
Regione Valle d’Aosta in virtù delle sue partecipazioni in entrambe le società
ha chiesto e ottenuto delle agevolazioni per i pendolari e la gratuità di un
tratto come tangenziale. Una sorta di moratoria su tariffe destinate a crescere
ancora nei prossimi anni che ha riportato nelle tasche dei valdostani circa
900mila euro nei primi mesi del 2012 (1,28 milioni tra il giugno 2009 e il
dicembre 2011). Ogni otto transiti quattro vengono abbuonati e sono 602 gli
utenti che ne beneficiano risultando pendolari e 811 i veicoli che
quotidianamente nel 2011 hanno fatto uso della già citata tangenziale: 741
leggeri e 70 pesanti. La Sav vede infatti la Regione socio di minoranza con il
28,72%, mentre la Società Holding Piemonte e Valle d’Aosta S.p.A del Gruppo
Gavio e Ativa detengono il pacchetto di controllo. Stessa sorte nella Rav dove
però la Regione con il 42% si confronta con il 58% della Società Italiana per
il Traforo del Monte Bianco.
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