6 maggio 2012

Valfidi mantiene le difese contro l'aumento degli spread (seconda parte)



Prosegue la pubblicazione dell'intervento di Andrea Leonardi, presidente di Valfidi. Qui trovi la prima parte.

La soglia di affidamento bancario oggi, rispetto agli anni pregressi, si è pressoché dimezzata, soprattutto nelle concessioni a medio e lungo termine; e le imprese rischiano di vedere collassata la propria gestione finanziaria. Anche il past due (conseguentemente all’accordo Basilea 2 sui requisiti patrimoniali delle banche) si è dimezzato, da 180 giorni a 90 giorni, provocando un sempre crescente rischio di segnalazione di anomalia del credito e di peggioramento del rating, provocando conseguenze nella limitazione di acceso al credito per nuove linee e, in qualche caso, la revoca del concesso. Bastano novanta giorni per diventare pessimi interlocutori del sistema creditizio!

Ad incidere sul drenaggio della liquidità delle imprese presto, da giugno a novembre prossimi, ci sarà anche l’impegno fiscale e dei versamenti INPS.
Secondo Banca d’Italia le linee di finanziamento agevolate sono e saranno diminuite.

Un quadro pesante quello sinteticamente descritto che spinge sia le imprese che le banche, desiderose di ottenere sempre più valide garanzie, verso il sistema dei Confidi, che rappresenta, allo stato attuale della nostra economia territoriale, uno scoglio al quale aggrapparsi in questo mare tempestoso della crisi economica.

Garanzie necessarie per accedere al credito è ciò che offre la rete dei Consorzi di garanzia fidi, specie se svolgenti la loro attività nella qualità di intermediari vigilati da Banca d’Italia.

Nell’ultimo biennio, sono cresciuti i prestiti alle piccole e medie imprese garantite da Confidi, mentre sono scesi quelli senza sostegno consortile; al punto da poter far affermare che un imprenditore su tre si è rivolto al sistema dei Confidi e che tale sistema rappresenta lo strumento più efficace di sostegno creditizio.

Ciò comporta che il sistema dei Consorzi di garanzia fidi subisca a sua volta una pressione: il costo del denaro in aumento e le tante richieste rischiano di rendere difficile il lavoro per l’accesso al credito a breve termine e della garanzia per quello a lungo. Se non vi saranno nuovi interventi potrebbe apparire all’orizzonte il pericolo di perdere uno strumento tra i più efficaci contro la stretta creditizia del ceto bancario.

Sin’ora, Valfidi ha cercato di contenere, per i propri soci, il costo del danaro, problema ormai sensibile anche sul territorio valdostano, dove l’intervento degli Enti Pubblici è concreto e tangibile. I tassi, o se vogliamo gli spead sono stati contenuti, per quanto possibile, dalle nuove convenzioni stipulate con gli Istituti di credito; ma, in tal senso, molto c’è ancora da fare, soprattutto adoperandosi a far comprendere a questi ultimi quanto importante sia divenuto l’intervento di garanzia..

La stretta creditizia – ha dichiarato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano e Presidente del Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza - è diventata una emergenza per le piccole e medie imprese e di conseguenza per l'economia italiana entrata in recessione. E' dunque urgente ridare ossigeno al sistema imprenditoriale per ritornare a vedere la luce della crescita. Proprio per questo stiamo realizzando una raccolta fondi tra le principali Camere di commercio italiane per favorire l'accesso al credito delle piccole e medie imprese impegnate sul fronte dell'internazionalizzazione attraverso una sessione speciale del Fondo Centrale di Garanzia. Questo intervento - che sottolinea la capacità delle Camere di commercio di fare rete - risponde alle recenti misure attivate dal presidente Mario Monti e dal Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera,(n.d.r. vedasi anche “Documento congiunto Unioncamere - Assoconfidi sulle politiche per l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese” - marzo 2012) per rendere meno costoso il credito".

Valfidi c’è e combatte bene.

Concludiamo così, con un auspicio, che anche la locale Camera di Commercio Valdostana si unisca agli interventi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta e degli altri soci sostenitori (Finaosta S.p.A., Aosta Factor S.p.A., Banca di Credito Cooperativo Valdostana, Federation Regionale des Cooperatives Valdotaines, Banca INTESA SAN PAOLO) per ulteriormente agevolare Valfidi e, attraverso tale Confidi, il sistema produttivo locale, portando maggior sostegno alle micro, piccole e medie imprese della nostra Regione.

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