Isabelle |
Le società svizzera e quella italiana che si occupano della gestione del Traforo del Gran San Bernardo hanno dato notizia dell'ormai vicina ultimazione delle operazioni di scavo della Galleria di Sicurezza. Ecco la nota che annuncia l'evento.
Il 5 aprile 1962, le squadre svizzere e italiane incaricate
dello scavo del Traforo del Gran San Bernardo si sono incontrate nel cuore della
montagna.
Poco più di 50 anni dopo, mercoledì 6 giugno, alle ore 10,30 presso il piazzale sud (lato italiano), le operazioni di scavo meccanico della nuova Galleria di Servizio e di Sicurezza saranno ultimate con l’abbattimento dell’ultimo diaframma di roccia e la comparsa della TBM (Tunnel Boring Machine) chiamata Isabelle.
1 commenti:
Che fine ha fatto la nostra Isabelle? A leggere La Stampa di oggi la situazione si è fatta critica. Ecco l'incipit dell'articolo.
A giugno «Isabelle», la «talpa» nota in gergo tecnico come «Tunnel boring machine», era spuntata sul versante italiano, a Saint-Rhémy-en-Bosses, completando la prima parte dei lavori per la canna di sicurezza del tunnel del Gran San Bernardo, iniziati a ottobre 2010. «Da allora l’impresa appaltatrice non ha quasi più proseguito i lavori - dice Ugo Voyat, presidente della Sitrasb Spa - e negli ultimi sei mesi abbiamo dovuto tribolare nei rapporti con loro». Per questo, nei giorni scorsi la Sitrasb, società italiana di gestione del traforo, e la Tunnel du GrandSaint-Bernard Sa, società svizzera di gestione, hanno deciso di sospendere i lavori e interrompere «per gravi inadempienze» il contratto d’appalto con la Società italiana per Condotte d’acqua Spa, che si era aggiudicata nel 2009 la gara per i primi 2 dei 4 lotti dell’opera.
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