Era stato uno dei punti fermi di ALPE nel momento di approvare il bilancio 2012-2014: no all'innalzamento a un milione di euro dell'importo dei lavori affidabili senza gara d'appalto.
«La normativa europea in materia di appalti pubblici, recepita dallo Stato italiano», ricorda il vicepresidente Albert Chatrian, «prevede che si debbano garantire metodi di aggiudicazione aperti e concorrenziali a prescindere dagli importi a base d’asta, anche per beneficiare di offerte più vantaggiose (e assicurare un uso più efficiente del denaro pubblico) e prevenire la corruzione e i favoritismi. Nel 2011, però», osserva Chatrian, «soltanto 10 interventi compresi nel piano lavori di importo inferiore a un milione di euro sono stati affidati mediante procedura aperta. Desideriamo dunque riportare il tema all'attenzione dell'Assemblea regionale, con un'interpellanza che abbiamo depositato oggi (cioè il 21 settembre ndr). Ci sembra giusto dare a tutte le aziende le stesse possibilità di partecipare ai bandi e non affidare i lavori e le forniture in maniera diretta e discrezionale. Chiediamo dunque se le strutture competenti stiano dando finalmente piena attuazione alla normativa europea e se è intenzione del Governo regionale elaborare linee guida operative per il rispetto dei principi che abbiamo ricordato».
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