9 novembre 2012

Grandangolo sui Professionisti valdostani - 4: gli Agronomi

Eugenio Bovard
Dopo i medici questa settimana la serie di incontri con le professioni operanti sul territorio regionale fa tappa presso l’Ordine degli Agronomi. L’intervistato è il Presidente Eugenio Bovard.
La prossima settimana toccherà invece all’Ordine dei Giornalisti con Pierpaolo Civelli. Ricordo che Grandangolo è anche una trasmissione radiofonica che va in onda tutti i giovedì alle 10,35 su radio Proposta in Blu. A sponsorizzare l’intero ciclo di trasmissioni (24 puntate) è il Consorzio Valfidi che ha al suo interno una sezione riservata alle professioni.


L'IDENTIKIT

Iscritti totali: attualmente gli iscritti sono 59, di cui 40 Dottori forestali, 16 Dottori agronomi e  3 Dottori in produzione animale. Nell’ultimo triennio si sono iscritti in 7.

Composizione direttivo: Bovard Eugenio (Presidente), Primerano Enrico Maria (Vice presidente), Bassignana Mauro (segretario), Pozzi Federica (Tesoriere), Barrel Angèle, Gaudio Roberto e Scattolin Gabriele (Consiglieri).

Il trend nei prossimi in termini di iscritti: nella misura di 1 o 2 iscritti/anno.

Sito Internet: www.ordineaosta.conaf.it


LE DOMANDE

Quali sono le principali problematiche che la vostra professione incontra a alivello regionale e nazionale ?
La profonda crisi economico finanziaria che colpisce l’intera Europa, e l’Italia in particolare, colpisce anche la nostra Regione. Per la nostra professione che si rivolge in particolar modo a Enti pubblici quali la Regione, i Comuni, Comunità montane, Consorzi di Miglioramento Fondiario, il taglio drastico delle risorse comporta e comporterà una netta diminuzione delle opportunità di lavoro. In particolare ci si riferisce alle problematiche relativi ai riordini fondiari che speriamo possano trovare soluzione con una rapida approvazione dei provvedimenti attuativi della Nuova Legge. Il mancato rifinanziamento della L.R. 3/2010 (Disciplina degli aiuti regionali in materia di foreste) ha comportato e potrebbe comportare per il futuro, se non sarà rifinanziata, la perdita di un importante fonte di lavoro per i colleghi. La problematica di fondo, infine, sta nel fatto che molti nostri “colleghi” svolgono la professione presso l’Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali e sono dipendenti pubblici per i quali non è richiesta l’iscrizione, diversamente da quanto avviene per le professioni sanitarie, per l’esercizio delle quali è prevista l’iscrizione all’Albo sia che siano dipendenti che liberi professionisti autonomi.
Infine la Legge di riforma delle professioni approvata il mese di agosto, comporterà la necessita di adeguarsi ad un modo nuovo di fare professione, visto che in futuro ci si troverà a confrontarsi non più solo con il professionista ma con società professionali.

Esistono possibilità di lavoro in Valle d’Aosta?Si se, lavorando insieme con le varie strutture regionali del settore, riusciremo ad attivare tutte le misure previste dal P.S.R. (Piano di Sviluppo Rurale) 2014 – 2020.
Se vi sarà un’attenzione sempre maggiore per l’ambiente ed in generale per la gestione attenta delle risorse naturali e del territorio, ambiti entro i quali i dottori agronomi e forestali operano.

Esistono nuovi sbocchi professionali?Sì se riusciremo a far conoscere sempre di più la nostra figura professionale, nel mondo delle imprese agricole e forestali.
E’ comunque necessario sottolineare che numeri, dimensioni e capacità economiche delle nostre imprese sono modesti, e di conseguenza…
In particolare vi è la necessità di figure professionali preparate in materia di sicurezza per il settore agricolo e forestale.

Quali iniziative di formazione avete realizzato nel corso del 2012 e intendete realizzare nel 2013?La formazione è uno degli obblighi previsti dalla riforma. Il nostro ordine, già da tempo, sta lavorando in questa direzione. In particolare, vengono organizzati corsi di aggiornamento in materia di sicurezza nei cantieri (ai sensi del D.Lgs. 81/2008) e corsi in materia di gestione di prati e pascoli.

Consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?In questo momento di profonda crisi, non è agevole fornire consigli ai giovani che vogliano affrontare la professione. Di fondamentale importanza per intraprendere un’attività libero professionale, oltre all’indispensabile preparazione di base, e possibilmente la specializzazione in settori nuovi, sono: la propensione ad affrontare con coraggio il rischio imprenditoriale e a lavorare in “equipe” e la capacità a fornire soluzioni al tuo cliente, sia esso pubblico o privato, ed evitare per “quanto possibile” di creare troppe complicazioni.

Un giudizio sulla riforma degli Ordini? Che cosa ha senso fare e ce cosa no?La riforma degli Ordini, la cui attuazione è iniziata attraverso i decreti attuativi, alcuni approvati altri in corso di approvazione, ha sancito definitivamente l’esistenza delle professioni regolamentate per accedere alle quali è necessario superare un esame di stato ed aver svolto un tirocinio di 18 mesi. Per quanto riguarda il nostro Ordine finora il tirocinio non era obbligatorio; a livello Nazionale si sta lavorando per definire se introdurlo o meno, visto che la Legge ha lasciato la decisione ai singoli ordini.
Personalmente sono convinto che il tirocinio, non solo è necessario, ma indispensabile. Infatti dall’esperienza in questi 30 anni di professione ho potuto constatare l’assoluta necessità che il giovane laureato svolga comunque un lungo tirocinio la cui durata si è rilevata anche superiore ai 18 mesi previsti dalla legge.
L’altra cosa positiva introdotta dalla legge è l’obbligo assicurativo. Infatti, spesso, non ci si rende conto di quali siano i rischi ai quali si va incontro svolgendo una libera professione. A questo proposito credo sarà opportuno che l’ordine svolga un’azione di informazione e formazione in questo settore.
La legge di riforma ha previsto l’iscrizione all’Ordine delle società che svolgono attività professionale. Questo fatto, in prospettiva, potrebbe comportare la scomparsa della figura tradizionale del professionista singolo, che già di fatto, è sempre più raro, e soprattutto la necessità per gli ordini di vigilare che chi svolge attività professionale sia effettivamente iscritto.

Qual è il rapporto con il mondo delle imprese?Per quanto riguarda le imprese che operano nel settore delle costruzioni agricole, forestali, etc… vi è una sempre maggiore integrazione fra progettazione e costruzione, e ciò può valere anche per le imprese agricole, e gli enti committenti. Per quanto riguarda il settore della consulenza agricola alle imprese, stiamo muovendo i primi passi verso una reciproca conoscenza. 

Qual è il vostro rapporto con il mondo del credito?Il rapporto è sostanzialmente buono, anche grazie all’esistenza dei Confidi, che consentono di accedere al credito a tassi agevolati, grazie anche al contributo regionale erogato.

Un valore da recuperare in questa nostra società sempre più sfilacciata?
Sempre di più sarà necessario che, malgrado la concorrenza sfrenata e i ribassi spropositati, conserviamo la capacità di lavorare con coscienza e ci impegniamo a fornire prodotti di qualità. Purtroppo stiamo assistendo a situazioni del tutto opposte a quelle sopra auspicate.

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