Dopo gli agronomi questa settimana la serie di incontri con le professioni operanti sul territorio regionale fa tappa presso l’Ordine dei Giornalisti. L’intervistato è il Presidente Pierpaolo Civelli.
La prossima settimana toccherà invece al Collegio dei Periti Industriali con Mario Campomizzi. Ricordo che Grandangolo è anche una trasmissione radiofonica che va in onda tutti i giovedì alle 10,35 su radio Proposta in Blu. A sponsorizzare l’intero ciclo di trasmissioni (24 puntate) è il Consorzio Valfidi che ha al suo interno una sezione riservata alle professioni. Questa intervista dopo il passaggio radiofonico è stata anche proposta sul Corriere della valle e successivamente proposta on line.
La prossima settimana toccherà invece al Collegio dei Periti Industriali con Mario Campomizzi. Ricordo che Grandangolo è anche una trasmissione radiofonica che va in onda tutti i giovedì alle 10,35 su radio Proposta in Blu. A sponsorizzare l’intero ciclo di trasmissioni (24 puntate) è il Consorzio Valfidi che ha al suo interno una sezione riservata alle professioni. Questa intervista dopo il passaggio radiofonico è stata anche proposta sul Corriere della valle e successivamente proposta on line.
L’Identikit
Composizione direttivo: Il Consiglio direttivo è così
composto:
|
Pierpaolo Civelli |
L’Ordine dei giornalisti per la sua competenza in base alla
legge che lo ha istituito ormai quasi 50 anni fa, nel lontano 1963, ha
un’attività molto concreta stabilita da questa normativa sul rispetto delle
regole deontologiche nello svolgimento dell’attività di giornalista da cui
deriva tutta l’amministrazione dei provvedimenti disciplinari e, quindi, le
sanzioni comminate agli iscritti che si eventualmente rendessero colpevoli di
violazioni deontologiche. C’è poi la tutela del titolo di giornalista e a
livello nazionale va segnalato il grosso impegno per quanto riguarda
l’esercizio abusivo della professione. Anche l’aspetto di accesso all’albo è
sotto esame e in un futuro potrebbe essere modificato da una riforma
dell’Ordine che è molto attesa. Infine merita attenzione un’evoluzione - che al
di là degli aspetti previsti dal punto di vista normativo - con una serie di
documenti vanno a tutelare il rispetto dei più deboli, dei minori, a partire ad
esempio dalla Carta di Treviso ha cercato di seguire i mutamenti della società
e del modo di fare informazione. Un aspetto poi al centro del dibattito
sull’attualità dell’Ordine dei Giornalisti è che questo sia modellata su una
realtà ormai lontana rispetto ad un oggi che ha subito cambiamenti enormi.
Basta pensare al ruolo della televisione e oggi al grande sviluppo di internet
con i multimedia. Occorre perciò un ordine più moderno, più flessibile, al
passo con i tempi. Di qui la critica e l’invito di alcuni ad abrogare l’ordine.
Il problema è che il giorno dopo che l’Ordine non c’è più si consegna nelle
mani dell’editore il potere di definire chi è giornalista e chi non lo è. Chi
sta in una redazione e chi sta fuori. E fra i compiti dell’Ordine c’è proprio
la tutela del titolo di giornalista. In una realtà in continua evoluzione è più
che mai utile che ci sia un Ordine concepito come un’istanza di verifica delle condizioni in cui si svolge
l’informazione, come viene fatta e come la professione viene attuata dai
singoli operatori dell’informazione.
Esistono possibilità
di lavoro in Valle d’Aosta oppure il settore è saturo? Esistono nuovi sbocchi
professionali?
Proprio di recente in occasione dell’inaugurazione della
nuova sede dell’Ordine che è in via Piave ad Aosta, anche grazie
all’Associazione Stampa valdostana, il sindacato di riferimento della categoria
collegato alla Fnsi, c’era stata proprio una riflessione da parte del
presidente Girod che rispetto alla situazione in molti casi drammatica di altre
regioni la Valle d’Aosta, pur presentando un bacino di organi di informazione
ridotto rispetto ad altre realtà, ha una certa stabilità e continuità.
Indubbiamente le problematiche – che in questo caso sono squisitamente
sindacali e io non voglio invadere un campo che non mi compete – vedono sul
tavolo delle trattative la promozione di nuove forme contrattuali per stare al
passo del nuovo modo di fare informazione. Ad esempio la stabilizzazione dei
contratti cococo. Il rilancio dell’occupazione è una delle esigenze di base. E
l’organizzazione soprattutto di queste nuove forme multimediali che vedono
tanti giovani lavorare con entusiasmo, impegno e grandi capacità professionali
e di dimestichezza degli strumenti a loro disposizione. L’obiettivo è toglierli
da una flessibilità che vuole dire precarietà per portarli ad una flessibilità
che vuole dire professionalità e stabilizzazione del loro rapporto di lavoro.
Iniziative di
formazione realizzate nel 2012 e in programma nel 2013?
Ricordo quelle relative alla materia di bilanci e
contabilità, sui reati a mezzo stampa e la diffamazione, tema quanto mai
attuale visto il caso Sallusti. Temi anche più di attualità rispetto ad una
Regione particolarmente debole e fragile dal punto di vista del territorio e
dei rischi naturali quali la Protezione civile e l’informazione in situazione
d’emergenza. Dieci anni fa avevamo vissuto una situazione particolarmente
drammatica con l’alluvione e da lì anche l’Ordine valdostano aveva fatto una
riflessione con la Presidente dell’Ordine Anna Nigra, caporedattore della Rai,
di promuovere degli stage di formazione con la Protezione civile valdostana e quella
nazionale per sensibilizzare i colleghi nei momenti di difficoltà ad una
informazione corretta, di servizio e utile per il cittadino.
Consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?
I giovani sono una miniera di conoscenza al giorno d’oggi perché
ormai hanno a disposizione dei mezzi di informazione e documentazione che noi
ci sognavamo soltanto vent’anni. Direi però che come ricordava con una
battuta il Direttore Calabresi de La
Stampa in occasione della premiazione del Premio Saint-Vincent il mese scorso
che una volta si diceva “sai scrivere”. Ma oggi è un prerequisito. Nella
formazione la diversificazione degli interessi, lo spirito di curiosità, la
conoscenza delle lingue sono degli atout che possono aiutare in modo
trasversale i giovani e poi la grande capacità il rande coraggio di affrontare
queste nuove situazioni. Perché talvolta nelle nuove assunzioni che si fanno
sempre più rare rispetto a contratti stabili, nell’avvicinarsi a portare un
curriculum in vista di una assunzione quello che risulta privilegiato – oltre
naturalmente ai corsi di specializzazione, ai masters, alle scuole di
giornalismo - è proprio lo spirito di
avventura del cronista di una volta, della persona piena di interessi in un mondo
in cui gli interessi sono un po’ appiattiti da questo eccesso di comunicazione
che ci arriva da internet.
Un Giudizio sulla
riforma degli Ordini. Che cosa ha senso fare e che cosa no?g
Possiamo dire che la riforma è stata parziale. Si era
partiti con obiettivi di riforma anche motivati dalla necessità di adeguare gli
ordini professionali all'oggi, ma in realtà i settori che hanno coinvolto
l’Ordine dei giornalisti sono quello della formazione, indispensabile per una
professione moderna, e l’amministrazione dei provvedimenti disciplinari. Se si
va sul sito dell’ordine nazionale c’è un contatore dedicato a ricordare ormai
l’età avanzata della legge istitutiva dell’ordine chiedendosi quando questa
riforma arriverà. Gli aspetti importanti saranno l’accesso alla professione e
soprattutto un adeguamento dell’Ordine alla struttura informativa di oggi e non
più di 50 anni fa. Oggi le possibilità di accesso sono due: i professionisti e
i pubblicisti, cioè persone che svolgono un’attività parallela come ad esempio
gli economisti. In futuro si potrebbe andare verso un sistema di accesso alla
professione che si unifichi via via.
Qual è il rapporto con il mondo delle imprese e il mondo del credito?
Per noi le imprese sono gli editori e i rapporti con l’editore li lasciamo esclusivamente al sindacato. E’ giusto rispettare i campi di competenza
Un valore da recuperare in questa nostra società sempre più
sfilacciata…
Un maggiore rispetto per la dignità della persona umana, un’attenzione ai più deboli, ai minori, alle situazioni di disagio, evitando titoli e servizi urlati che sovente servono per fare cassa, per aumentare le vendite, ma sono poco di aiuto per il cittadino.
1 commenti:
Aggiornamento
Il Consiglio direttivo dell’Ordine dei Giornalisti della Valle d’Aosta, riunitosi il 20 giugno 2013 composto da
Ballarini Viviana
Civelli Pier Paolo
Galli Giorgio
Laugeri Claudio
Martinet Enrico
Meloni Michelle
Mosca Beatrice
Trevisan Tiziano
Ha proceduto all’elezione delle cariche.
Sono stati eletti tutti all’unanimità:
Presidente Tiziano Trevisan
Vice presidente Michelle Meloni
Segretario Beatrice Mosca
Tesoriere Viviana Ballarini
Il consiglio, acquisito il parere del direttore generale dell’ordine nazionale Ennio Bartolotta, si è insediato in forma ridotta causa le dimissioni del consigliere eletto tra i professionisti Renato Willien e, a catena, dei titolati a succedergli Federica Massa, Renato Piccoli, Marco Curatolo e la rinuncia di Ezio Berard e Pier Luigi Bertello in quanto già insediati al Consiglio Nazionale.
Per l’elezione del solo consigliere professionista mancante il presidente indirà nuove elezioni nei termini di legge
Si ricorda che in occasione delle elezioni tenutesi nel mese di maggio 2013 sono stati eletti come Revisori dei Conti:
Daniele Michele AMEDEO Professionista
Renato GODIO Professionista
Alessandro CAMERA Pubblicista
e come Consiglieri Nazionali: i professionisti Ezio Vincenzo BERARD e Pier Luigi BERTELLO e il pubblicista Carlo FERINA.
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