24 novembre 2012

Pierpaolo #Valzolgher (#Fastalp): «Siamo alternativi agli operatori tradizionali di #telefonia»

Pierpaolo Valzolgher
Questa settimana abbiamo intervistato Pierapolo Valzolgher, amministratore delegato di Fastalp, azienda insediata nell’incubatore di impresa di Pont-Saint-Martin

Di cosa si occupa Fastalp?
Fastalp si occupa di una buona parte di tutto ciò che sta intorno ad internet. Una decina di anni fa ci era abbastanza chiaro che internet sarebbe diventato un fenomeno inarrestabile e avrebbe portato comunque ad una serie di problemi legati al fatto che internet proprio in virtù della differente infrastrutturazione delle reti di telecomunicazione del territorio non poteva arrivare dappertutto comodamente. Quindi il nostro obiettivo era trovare una soluzione che potesse colmare il divario digitale. Nel 2005 il  decreto Landolfi ha autorizzato l’utilizzo di alcune frequenze utilizzate tecnologie wireless che gli americani in quel momento stavano sviluppando. La loro caratteristica principale era quella di permettere di superare il gap dell’ultimo miglio, cioè la distanza dalla centrale telefonica all’utente finale abbattendo i costi. Tecnologie con un costo di infrastrutturazione molto più contenuto e che potevano essere adattate ad aree a bassa infrastrutturazione o a basso bacino di utenza. Noi abbiamo iniziato la nostra esperienza imprenditoriale nel 2005 realizzando una prima rete in provincia di Biella di tipo sperimentale. Abbiamo verificato la sua funzionalità e abbiamo deciso di spostarci in Valle d’Aosta e avviare la nostra attività.   

In sintesi voi portate internet dove agli altri non conviene. Può farci alcuni esempi di vostri clienti?
Noi portiamo la banda larga, Internet, telefonia e servizi innovativi in modo completamente alternativo agli operatori tradizionali. La trasmissione è puramente digitale ed è in grado di trasportare tutto. E’ multimediale. I servizi che offriamo oltre all'accesso ad internet, cioè la navigazione, sono la telefonia, il fax to mail, l’hot spot wifi, la videocomunicazione e i servizi di autenticazione. I nostri clienti sono variegati. Famiglie, piccole imprese, hotel, strutture turistiche, rifugi alpini, pubblica amministrazione. Gli esempi di utilizzo dei nostri servizi si possono articolare in più categorie: trasmissione files cad-cam per quanto riguarda progettisti, architetti e geometri; vlan aziendali per l’attività multi sede; il controllo di centrali idroelettriche; il sistema di ideocontrollo delle strade statali;  videocontrollo cittadino e di aree di accesso a traffico limitato; il  telecontrollo di vasche idriche; monitoraggio ambientale ed energetico; servizi di hotspot  WiFi gratuiti e pagamento; sulle nostre linee vengono effettuati pagamenti  bancomat, attività pos;  vendita skipass e anche accessi diretti in fibra ottica

Quanti sono attualmente gli utenti e quanto prevedete di crescere?
 In questo momento abbiamo circa un migliaio di clienti, mentre le antenne gestite sono circa 1150. Negli ultimi due anni il tasso di crescita annuale in termini di utenze al netto degli abbandoni (1,4% nel 2011) è stato di circa il 30%. Nel prossimo anno apriremo nuove aree per cui contiamo prudenzialmente di confermarci.

Uno dei vostri atout è il fatto che seguite direttamente l’utenza. Non ci sono call center che fanno da filtro...
In effetti noi ci siamo posti l'obiettivo di fornire un servizio allargato, internet sta diventando indispensabile per le attività di tutti i giorni, siano esse domestiche che legate ai nostri affari. Offrire una buona connettività non basta più, occorre anche fornire un buon supporto di post-vendita. Di questo andiamo orgogliosi ed i nostri clienti ne sono soddisfatti. Va considerato che un buon 40% dei nostri clienti proviene da collegamenti in banda stretta con tariffazione a tempo e ha necessità di un supporto qualificato che l'accompagni nel mondo della banda larga e del collegamento always on che pongono problematiche di gestione completamente nuove. Ai nostri clienti di connettività possiamo inoltre fornire apparati completamente configurati  che poi telegestiamo senza alcun onere aggiuntivo, in questo siamo anche in grado di minimizzare i tempi di disservizio.

Lei ha un cursus honorum aziendale piuttosto ricco e anche con brand importanti. Quanto e come cambia il fare impresa in una start up?
Ho avuto la fortuna di operare sempre in aziende molto innovative. Ho cominciato con Olivetti  ed ho vissuto, anche con posizioni di rilievo alle start up di Infostrada prima e di Fastweb.
Le differenze rispetto il  passato sono sostanzialmente due, legate tra di loro: Prima di tutto nel nostro caso i quattrini sono nostri  e non sono illimitati. Poi la rampa di crescita prevista è di tipo lento, mentre normalmente nelle start up a grossa capitalizzazione è sempre molto elevata.
Questi due fatti pongono dei i vincoli e delle cautele che non sono presenti nelle mie precedenti esperienze. Operiamo in un mercato che è formalmente regolamentato ma di fatto è abbastanza selvaggio. Io ricordo che nelle mie precedenti esperienze non vi era decisione che non fosse avallata dalla direzione legale – normativa. Questo per dire che si tratta di un mercato in cui l’interpretazione della normativa è molto ampia. E questo lavoro sull’interpretazione se lo possono permettere i grandi gruppi, ma le piccole aziende come la nostra non possono permettersi attivitò di lobbing o di analisi normativa. Questo per dire che paradossalmente la minaccia non è rappresentata dai concorrenti con cui condividiamo tutte le problematiche del 'fare impresa', ma dalle diverse forme di intervento della amministrazione pubblica, cioè  da chi nella pubblica amministrazione, a qualunque livello per discrezionalità o distrazione, da direttamente o indirettamente una diversa interpretazione delle regole del gioco, finendo per alterare il mercato…

In azienda lei lavora con suo figlio: il passaggio generazionale è un fattore delicato in Italia...
Con mio figlio abbiamo costituito e avviato l'impresa. Lui ha investito sul suo entusiasmo  sulle sue capacità tecniche, io ho messo a fattore comune i miei capelli grigi e la conoscenza del settore.
Non so perciò se nel nostro caso si possa parlare di passaggio generazionale, devo però ammettere che se all'inizio io ero l'innovatore ora mi sto trovando a fare continuation, mentre le nuove iniziative le sta catalizzando lui.  In questo senso   posso parlare di passaggio generazionale, il passaggio da una visione 'old economy' ad una nuova visione del futuro

Si parla spesso di internet delle cose, cioè gli oggetti che comunicano tra di loro utilizzando la rete attraverso uno sviluppatissimo sistema di sensori. E’ un settore che vi interessa?
Siamo convinti che il passaggio ad internet delle cose sia alle porte, come al solito se ne parla tanto e poi si verificherà di botto. E' quindi importante farsi trovare pronti. Noi abbiamo già realizzato le prime tappe di questo processo di avvicinamento, le altre le stiamo iniziando operando su più fronti: la sperimentazione su sistemi di domotica, la piattaforma di virtualizzazione per il cloud computing e piano numerazione con le nuove tecnologie  ipv6. In questo modo saremo in grado di offrire servizi internet orientati alla gestione dei dispositivi-intelligenze distribuite fornendo l'infrastruttura necessaria anche per il loro controllo

Se potesse ricominciare da capo: c'è una scelta aziendale fatta che modificherebbe?
Con il senno di poi è abbastanza naturale rivedere il passato ed individuare alcune decisioni che adesso affronterei con diversa prospettiva, sostanzialmente ripercorrerei la stessa strada, forse modificherei alcune tempistiche

Una novità da annunciare in esclusiva a ImpresaVda…
Sicuramente renderemo più aggressiva la nostra proposizione commerciale introducendo dei nuovi profili di servizio particolarmente orientati al mercato delle attività turistiche. Servizi che in qualche modo cerchino di premiare la stagionalità che è un fenomeno tipicamente valdostano. Poi stiamo realizzando  un protototipo di totem informativo che sarà disponibile nella Piazza di Pont-Saint-Martin, accedibile gratuitamente da qualunque smartphone e distribuirà contenuti multimediali contestualizzati al punto in cui questi vengono fruiti, offrendo, ad esempio, informazioni storiche sul ponte, sul carnevale o sul passaggio degli autobus.

Un sogno imprenditoriale da realizzare…
Il nostro sogno è piuttosto utopistico, cioè contribuire  alla crescita della cultura digitale del nostro territorio. Ci piacerebbe pensare di non essere considerati alla stregua di semplici fornitori di servizi competitivi dal punto di vista economico, ma interlocutori 'diversi' in termini di competenza, supporto e trasparenza. 

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