Ha preso il via oggi l'edizione 1013 della Fiera di Sant'Orso. Sarà la prima in cui debutta la figura del “personal shopper”, una sorta di guida storico-turistico-artigianale
incaricata di accompagnare gruppetti di sei persone lungo le vie del
centro, alla scoperta degli artigiani-artisti che meglio interpretano gli
interessi dei singoli visitatori.
Più che di un viaggio nella fiera, sarebbe
infatti più corretto parlare di infiniti viaggi personalizzati. La ricerca può
infatti partire dal prodotto trattato (sculture, giocattoli, attrezzi agricoli,
arredi per la casa tessuti e lavorati a mano, sabots – i tipici zoccoli di legno
– pantofole, borse…) o dal materiale utilizzato (legno, pietra, ferro battuto,
vimini, lana, canapa), ma può diventare più raffinata se a questi per esempio si
abbinano il soggetto che lo contraddistingue, l’epoca storica a cui fa
riferimento, l’utilizzo o meno del colore, l’impiego di attrezzi tradizionali o
moderni.
È per questo motivo che la Valle d’Aosta,
con la creazione del Personal Shopper offre la possibilità ai visitatori
di diventare veri e propri cultori professionisti dell’artigianato, di trovare
l’artigiano giusto per la propria aspettativa e esigenza di acquisto e di
tornare a casa quali ambasciatori itineranti della Millenaria e di ciò che
rappresenta.
Il tutto è collegato ad un pacchetto turistico. Sarà interessante scoprire quanti si sono fatti tentare dal fascino della millenaria. Se qualche turista vuole raccontarci come è andata lo spazio commenti è tutto suo.
1 commenti:
La Stampa di oggi ci informa che il personal shopper ha fatto flop...
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