Scongiurato il rischio multe per le quote latte nella campagna 2012-2013, con la produzione nazionale che è rimasta sotto il fatidico tetto dei 10 milioni e 883mila tonnellate assegnato dall’Unione Europea all’Italia, oltre il quale scatta il cosiddetto splafonamento e le sanzioni conseguenti.
E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Agea dai quali è giunta la conferma che il quantitativo consegnato, rettificato in base al tenore di materia grassa, è inferiore alla quota di consegne nazionale, adeguata con le mobilità temporanee, pari a 10.871.559 tonnellate.
Dopo le maggiori produzioni del primo trimestre della campagna lattiera, in cui si è assistito ad un notevole aumento delle consegne di circa il 3-4 per cento rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno che aveva provocato un diffuso allarme tra gli allevatori, c’è stata una lenta regressione dei livelli produttivi nei mesi da luglio ad ottobre, che ha avuto una decisa accelerata dal mese di dicembre. Il trend di calo è quindi
proseguito anche a gennaio, febbraio e marzo.
Naturalmente si tratta di un’ottima notizia anche per quei produttori Valdostani che, per diversi motivi, hanno superato, nella campagna scorsa il loro quantitativo di riferimento. Per questi – già da subito – viene bloccato il cosiddetto “superprelievo” relativo a marzo 2013, che ammonta a circa 28 centesimi per ogni chilo di latte prodotto ed eccedente la propria quota. E’ allo studio il provvedimento di restituzione, che naturalmente auspichiamo, delle somme già trattenute nei mesi scorsi.
Va ricordato che la programmazione Comunitaria agricola in discussione prevede l’abolizione del regime delle quote latte dal primo aprile 2015. Su tale indicazione convergono sia la Commissione, che il Palamento e il Consiglio dell’UE, per cui, secondo Coldiretti «la norma dovrebbe essere pressoché certa».
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10 mesi fa
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