L'impianto fotovoltaico di Valenza |
Utile netto da 75,4 milioni e aumento della produzione del 12% (da 2926 Gwh a 2533) contro un calo del mercato nazionale del 9. Il Gruppo Compagnia Valdostana delle Acque (di proprietà di Finaosta la finanziaria della Regione Autonoma valle d’Aosta) nei giorni scorsi ha approvato un bilancio 2012 soddisfacente per gli azionisti. (Tanto per capirci un Gruppo come Lavazza ha avuto l'onore di un titolo in apertura a quattro colonne sul sole 24 Ore per un utile da 100 milioni).
«In realtà – spiega il Presidente Riccardo Trisoldi – il dividendo è doppio. All’utile netto potremmo aggiungere i 58 milioni di imposte sul reddito e i 27 di canone di concessione idroelettrica che in virtù della legge sul riparto fiscale rimangono interamente sul territorio regionale».
Risultati positivi che giungono dopo le acquisizioni di Deval, Vallenergie e Piansano Energie grazie alle quali la società ha rafforzato la sua presenza nel settore della distribuzione e dell’eolico. «Anche nel solare – osserva Trisoldi - abbiamo riscontrato nei nostri impianti di Alessandria e Valenza, gestiti attraverso Cva Sole, dati di produzione superiori al budget previsto sia per un miglior irraggiamento rispetto al dato storico sia per una miglior efficienza dei campi. Anche per quanto riguarda l’impianto eolico laziale la previsione di una produzione di 80 milioni di Kwh è stata superata con un consuntivo di 83,6».
I dati di bilancio mostrano anche una crescita del patrimonio netto consolidato del gruppo (da 911,54 a 952,89 milioni) e una posizione finanziaria netta di 136,76 milioni. I dipendenti, in virtù delle acquisizioni fatte dal Gruppo, sono passati da 402 a 569 così distribuiti: 349 in Cva, 151 in Deval, 50 in Cva Trading e 19 in Vallenergie. Sul futuro Trisoldi è cauto. «Il 2012 pur in presenza di un calo della domanda è stato caratterizzato da tariffe alte. Per il 2013 è ipotizzabile una diminuzione del 2013. Di conseguenza anche mantenendo gli stessi livelli di produzione difficilmente avremo un risultato come quello di quest’anno. Sicuramente saremo in utile, ma più contenuto».
L’azienda non rimane con le mani in mano. «Le ultime novità legislative nel settore fanno sì che l’appetibilità economica di nuovi impianti idroelettrici – conclude Trisoldi - sul territorio regionale sia quasi inesistente. Gli unici investimenti possibili saranno legati al miglioramento dell’efficienza di quelli esistenti. Sul fronte dell’eolico stiamo guardando al di fuori dei confini regionali in partnership con qualificati operatori anche europei. Non nascondiamo di guardare con un certo interesse alla grande sfida delle concessione di prossima scadenza che a partire dal 2015 riguardano molti impianti alpini. E’ un mercato che stiamo valutando con grande attenzione».
L'azienda ha reso noto anche un dato sugli appalti in base al quale il gruppo CVA ha appaltato nel 2011 lavori per 48,8 milioni di euro di cui 28,1 sono stati aggiudicati ad imprese locali (42%) e nel 2012 31,3 milioni di euro, di cui 8.6 milioni (27%) sono andati ad imprese locali.
0 commenti:
Posta un commento