13 maggio 2013

Cresce in Valle d'#Aosta il #turismo medico-sanitario, legato alla ricerca del #benessere e dell’equilibrio psicofisico

Ketty Vaccaro

Cresce il turismo medico-sanitario, legato alla ricerca del benessere e dell’equilibrio psicofisico, e parallelamente aumentano le opportunità, per la Valle d’Aosta, di rispondere alle necessità di una fetta consistente di popolazione. “La nostra regione, oltre ad avere una lunga tradizione di ospitalità ed accoglienza, vanta un forte comparto termale e varie eccellenze clinico assistenziali, ed è un ambiente ideale per i soggiorni climatici. Sta a noi sviluppare queste potenzialità” ha esordito Lodovico Passerin d’Entrèves, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Courmayeur Mont Blanc. Il suo intervento ha introdotto il convegno “Turismo, salute e benessere in montagna”, proposto per il sesto anno consecutivo dall’Osservatorio sul sistema montagna “Laurent Ferretti” della Fondazione Courmayeur, dal CSV Onlus e dal Consorzio delle Cooperative sociali “Trait d’Union”, che si è tenuto venerdì 10 maggio 2013 presso la sala del palazzo regionale.

Ha aperto i lavori Ketty Vaccaro, responsabile Settore welfare e salute della Fondazione Censis. La sua relazione, supportata da elaborazioni grafiche del Censis, ha posto l’accento sugli elementi culturali che favoriscono lo sviluppo del turismo medico-sanitario. “Fino al 25 anni fa – ha esordito - salute era sinonimo di assenza di malattia. Oggi si parla invece di benessere, un concetto legato all’equilibrio psicofisico, alla qualità della vita e alla capacità di affrontare efficacemente la quotidianità. Le persone sono più consapevoli delle conseguenze del loro stile di vita sulla salute, e cercano attivamente di stare meglio. Il corpo è visto come un elemento perfettibile, sia dal punto di vista funzionale che da quello estetico, in quanto stare bene, nell’accezione odierna, significa anche piacersi. Infatti in tempi di crisi sono due i settori che soffrono di meno, quello della salute e quello della cura della persona. Si delinea quindi la possibilità di attrarre un pubblico eterogeneo e trasversale costruendo delle proposte turistiche legate al benessere”. 

La relazione di Vaccaro è proseguita con una serrata analisi di un o dei principali target possibili, quello degli anziani. “Un tempo si accedeva democraticamente e collettivamente alla vecchiaia al momento della pensione. Oggi si è anziani quando ci si definisce tali, e spesso accade all’insorgere di malattie o fenomeni invalidanti che intaccano il benessere, l’efficienza e l’autosufficienza delle persone. Per questo motivo agli over 65 non bisogna proporre pacchetti unici, ma soluzioni a forte dimensione individuale, estremamente personalizzabili. E anche un prodotto come le terme, per avere appeal, deve essere legato a tutte le dimensioni del benessere, come lo sport, le attività, la scoperta del territorio”.

 La prima sessione dei lavori, moderata da Andrea Borney, Presidente del CSV onlus, si è concentrata sul tema del turismo, della salute e del benessere in montagna con la valorizzazione di alcune esperienze. Il primo intervento ha esaminato il caso delle Terme di Saint Vincent, dotate di un nuovo servizio di dialisi per gli ospiti, come hanno raccontato il direttore dello stabilimento, Giulio Caforio, il sindaco di Saint Vincent, Adalberto Perosino, e il professor Pier Eugenio Nebiolo, primario di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda USL Valle d’Aosta. I servizi di ortopedia e di riabilitazione ortopedica e neurologica dell’Istituto Clinica Valle d’Aosta di Saint-Pierre sono stati al centro della relazione del direttore dell’Istituto, Federico Barbero, e del sindaco della località, Daniela Lale Démoz.

Il convegno ha ospitato inoltre Giampiero Daglio, direttore di Comunità, che ha raccontato l’esperienza del Centro di Riabilitazione extraospedaliera “Paolo VI”, mentre il compito di rappresentare le Terme di Pré-Saint-Didier, altra eccellenza turistica locale, è spettato a Francesco Varni, il direttore, e al sindaco Alessandra Uva. Ha chiuso il giro di interventi Guido Giardini, presidente della Società italiana medicina di montagna, rappresentante del Centro internazionale di ricerca “Pietro Bassi”, con una relazione su “la montagna come terapia”.

La seconda sessione del convegno ha portato alla costituzione di Gruppi di lavoro tematici, guidati dal moderatore Roberto Presciani, presidente Consorzio di Cooperative Sociali Trait d’Union. Due gli approfondimenti proposti: da una parte le esperienze maturate e le nuove idee per i Programmi cofinanziati dai Fondi europei nel periodo 2014-2020 (coordinatrice Agnieska Stokowiecka) e dall’altra le prospettive per accrescere l'offerta della Valle d’Aosta in materia di turismo accessibile, alla luce di un’indagine condotta dagli studenti del Dipartimento Scienze umane e sociali dell’Università della Valle d’Aosta (coordinatrice Serenella Besio). 

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