L'autore di questo blog con Nicola Rosset |
Ti propongo la mia intervista a Nicola Rosset, presidente della Camera di Commercio di Aosta.
E' stato appena nominato un nuovo Consiglio Camerale. L'attuale ufficialmente è decaduto il 29 aprile e il 14 maggio si provvederà ad eleggere il nuovo Presidente. Che cosa c'è all'orizzonte?
Si tratterà, come sempre in democrazia, di un importante momento di confronto tra i rappresentanti delle varie associazioni di categoria. Ho personalmente dato la disponibilità, se il consiglio lo riterrà opportuno, ad affrontare un nuovo mandato alla guida della Camera di Commercio perché ritengo importante portare avanti, nel segno della continuità, il lavoro che abbiamo impostato nel corso del'ultimo anno e mezzo. Si tratta di un impegno certamente gravoso che metterà la Giunta ed il Consiglio camerale di fronte ad una situazione economica di grande difficoltà principalmente per il comparto imprenditoriale valdostano, ma anche per l'Ente stesso, che ha dovuto fare, e dovrà fare ancora, i conti con la spending review e con i tagli da essa derivanti. In questo senso abbiamo cercato di tenere il timone al centro, tenendo ben presente che la nostra priorità deve concentrarsi sulle aziende e sul supporto che dobbiamo fornire loro in questo momento di difficile congiuntura economica. E' una mission certamente non semplice e che comporterà per tutti i soggetti coinvolti un radicale cambiamento di mentalità che però siamo pronti a favorire e a supportare in ogni momento.
Proviamo a fare un bilancio di questo quasi biennio (lei è stato eletto il 22 giugno 2011)? Partirei dagli obiettivi che ritiene raggiunti ...
Credo che il traguardo più importante raggiunto in questi due anni sia stato quello di essere riusciti a fare della Camera di Commercio un riferimento per le aziende valdostane. Si tratta di un risultato di cui siamo molto orgogliosi e che abbiamo visto maturare nel corso dei mesi, attraverso le telefonate, le richieste di informazioni, la partecipazione alle varie iniziative che sono aumentate in maniera esponenziale. E’ davvero diventata la casa delle imprese dove si parla dei problemi degli imprenditori e si cerca di affrontarli guardando al futuro. Un altro obiettivo importante è stati quello di aver unificato la sede in Regione Borgnalle. E’ un fatto importante perché ci porta ad avere tutta la Camera di Commercio unita e consente una maggior qualità nel servizio. Lo dico anche pensando alle critiche e ai suggerimenti, anch'essi sempre più numerosi mese dopo mese a testimonianza di come le iniziative proposte abbiano comunque destato l'interesse della aziende. Non da ultimo vorrei sottolineare come tutto questo sia stato fatto con una grande attenzione ai costi, che sono costantemente diminuiti pur senza sacrificare i risultati o la qualità dei prodotti. Si tratta di un risultato reso possibile da una attenta valutazione di ogni singola voce di spesa proprio per poter liberare nuove risorse da destinare alle imprese. Questi due anni ci hanno visto quindi impegnati su diversi fronti e non hanno mancato di regalarci belle soddisfazioni, certamente legate ai riscontri positivi provenienti dalle aziende, ma hanno anche assorbito le energie di tutto il personale della Chambre e di Attiva per tentare di rispondere al meglio ai suggerimenti e alle richieste del comparto imprenditoriale. Si tratta di un metodo di lavoro che consideriamo positivo e che siamo certi potrebbe permettere, nel prossimo quinquennio, di ottenere altri importanti risultati grazie al lavoro di semina che è stato fatto in precedenza.
Quali le attività di cui è più soddisfatto ...
Penso alla collaborazione con Eataly, sia sul fronte dell’enogastronomia che del turismo, alla partecipazione sinergica a numerose fiere a livello nazionale (Salone del Gusto, Macef, Artigiano in Fiera), alla collaborazione con il Marché au Fort, o con la Désarpa, alle nuove sinergie messe in piedi all'interno della rete camerale con il progetto Alps Benchmarking o a livello transfrontaliero attraverso le attività promosse con le Camere di Commercio di AlpMed. E ancora i progetti a supporto delle varie attività economiche, come Calin Valdotain o Valle d'Aosta in vetrina, quest’ultima sviluppata in collaborazione con gli alberghi e le attività artigianali ospitati nelle vetrine delle nostre strutture ricettive affinché la clientela potesse comprendere quante eccellenze ci sono in Valle d’Aosta. Non dimentichiamo poi Aggiungi un posto a tavola per la città di Aosta, o le iniziative formative nel'ambito di Rigenergia, della lotta alla contraffazione, o le visite formative ad Aosta Romana per i commercianti del capoluogo. L'attività della Chambre, in questo senso, ha cercato di prendere in considerazione tutti i settori del comparto economico per poter garantire alle imprese in ogni ambito, ma anche ai professionisti, il necessario supporto per poter potenziare ed affinare la propria attività. Credo poi importante ricordare come queste iniziative si affianchino invece al lavoro, forse meno conosciuto ma altrettanto gravoso, dei servizi che la Camera di Commercio offre alle imprese secondo tempistiche di assoluto prestigio a livello nazionale.
Quali sono gli obiettivi ancora da raggiungere e perché sono importanti per lei ... Gli obiettivi sono molti. Per questa ragione credo che il lavoro da fare sia solamente all'inizio. In questi due anni abbiamo cercato di elaborare un metodo di lavoro, adesso si tratta di metterlo in pratica. Le sfide alle quali dovremmo rispondere si chiameranno Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, a cui le aziende valdostane dovranno certamente dedicare maggiore attenzione, naturalmente con il supporto della Camera di Commercio e delle Associazioni di categoria, proprio per non rischiare di essere tagliate completamente fuori dal mercato della Pubblica Amministrazione, e ancora l'internazionalizzazione e la capacità di differenziare i propri mercati di riferimento proprio per superare le eventuali nuove difficoltà di un mercato interno che, lo abbiamo visto, rischia di penalizzare troppo le aziende con i proprio andamento instabile. Penso ancora all'innovazione e all'ulteriore aumento della qualità dei prodotti, che costituiscono un punto di forza assolutamente caratterizzante della nostra offerta. Come non parlare poi della necessità, per le nostre imprese, di imparare a fare rete ed in questo senso risulterà di grande importanza il supporto e l'esperienza maturata dalla Chambre Valdôtaine.
Ritiene che sia cresciuta la capacità di dialogo tra Regione e Chambre? Credo di sì. Il ruolo di maggiore autorevolezza che la Chambre Valdôtaine ha assunto in questi ultimi due anni, la sua maggiore vicinanza alle imprese ha certamente modificato in positivo anche i rapporti con l'Amministrazione regionale. Questo è avvenuto anche perché le imprese si sono espresse in modo chiaro. Faccio un esempio. In alcuni eventi noi siamo stati dei trascinatori e la regione ha collaborato con noi proficuamente, anche perché siamo troppo piccoli per non fare gioco di squadra. Penso alla partecipazione al Salone del Gusto, al Macef, ad Artigiano in Fiera, e ancora alle importante sinergie messe in atto con il comparto turistico in occasione della collaborazione con Eataly a New York, Tokio ed in Italia, ed infine, come non citare la collaborazione, sempre con l'Assessorato al Turismo per la realizzazione della seguitissima trasmissione di Capodanno a Courmayeur. I progetto andati a buon fine sono dunque molti ed a questi si affiancano certamente altre attività di tipo più istituzionale che non fanno altro che confermare la bontà dei rapporti con l'Amministrazione regionale in un ottica di collaborazione derivante da una maggiore consapevolezza del ruolo della Camera di Commercio e dell'importanza che esso le può garantire nel rapporto con il tessuto imprenditoriale.
Vi state impegnando molto sulla creazione di reti: tra le camere di commercio alpine, all'interno di Alpmed. Di cosa si tratta e perché è così importante ...
Il cosiddetto lavoro di "lobbing" che la Chambre Valdâtaine sta portando avanti all'interno della rete camerale si articola secondo due filoni principali, a mio avviso molto ben sviluppati. Da un punto di vista transfrontaliero la collaborazione con le Camere di Commercio di Alpmed – dove la Valle d’Aosta tra Rhône Alpes e Piemonte costituisce un trait d’union importante - ci permette una presenza sempre maggiore e più autorevole nelle sedi istituzionali quali ad esempio Bruxelles, garantendo, al contempo, un'importante possibilità di confronto con altre realtà dalle quali è sempre possibile ricevere spunti e best practices da imitare. Inoltre essere agganciati a locomotive di questo tipo ci permette di legarci a qualcuno che sta già correndo sui mercati mondiali ed intercettare i nuovi mercati come Brasile, Russia, India e Cina. Diverso è invece il lavoro portato avanti all'interno della rete camerale e, più di recente, insieme alle Camere di Commercio delle regioni alpine che hanno dato la propria adesione al Progetto Alps Benchmarking grazie al quale sono già state organizzati diversi momenti di confronto su tematiche di comune interesse, quali ad esempio la filiera del legno, quella dei prodotti lattiero caseari (dal quale ha avuto origine un interessante progetto finanziato dal fondo perequativo per la valorizzazione dei formaggi) ed il turismo, oggetto di un interessante incontro svoltosi proprio ad Aosta con le camere di Commercio di Trento, Bolzano, Sondrio e Cuneo. In quella sede, ad esempio, ha preso piede una possibilità condivisa di portare avanti una azione promozionale comune sui mercati internazionali e legata alla valorizzazione turistica delle Alpi in un contesto nel quale la maggiore concorrenza non arriva dalle altre regioni alpine, ma dalle grandi stazioni di mare, economicamente più convenienti e più facilmente raggiungibili. Come appare chiaro quindi il lavoro fatto e quello ancora da fare in questo senso è certamente molto. In un contesto di mercati sempre più ampio è oggi impossibile pensare di muoversi da soli, e proprio per questa ragione lo sviluppo, il mantenimento ed il potenziamento delle reti di contatti costituisce un importante argomento di lavoro nel quale crediamo molto e dal quale siamo certi potremo trarre importanti spunti di lavoro oltre che significativi riscontri anche in termini di occasioni di mercato.
Personalmente riscontro anche una certa difficoltà a fare rete tra le imprese valdostane. E’ un giudizio poco generoso? Ma se siete d’accordo che cosa può fare lo Chambre?
La Chambre può fare molto, insieme alle associazioni di categoria nella misura in cui le imprese valdostane comprendono sia necessario mettersi insieme per andare sul mercato e combattere il concorrente. La difficoltà di fare rete tra le imprese valdostane costituisce certamente uno dei grandi limiti del nostro comparto economico. Favorire lo sviluppo di reti proprio in un ottica di ottimizzazione delle risorse e con la finalità, in qualche modo, di acquisire un maggior peso nell'affrontare mercati che sarebbero altrimenti improponibili per realtà imprenditoriali piccole come le nostre è quindi una priorità sulla quale cercheremo di concentrare gli sforzi. Credo che in questo caso la sfida più importante sia quella di riuscire a far evolvere la mentalità delle nostre imprese in una direzione di collaborazione finalizzata ad un guadagno per tutti, piuttosto che ad una sorta di concorrenza interna che, con le moderne regole del mercato globale, non è più sostenibile. Il confronto con le altre Camere di Commercio ci ha insegnato che il "nemico" non è più il vicino di casa, ma si trova ormai a decine di migliaia di chilometri di distanza, Per questa ragione è necessario cercare di fare squadra con altre realtà che presentano problematicità comuni e potenzialità che meglio potrebbero essere espresse se abbinate tra loro. Si tratta certamente di un importante passaggio che richiede un grande sforzo da parte delle aziende e alla Camera di Commercio non può che spettare un ruolo di stimolo e di supporto a questa procedura. Uno stimolo che può giungere dall'esempio, mostrando le potenzialità di una collaborazione con altre realtà nazionali ed internazionali, un supporto che invece fonda la sua ragion d'essere nell'esperienza ormai decennale maturata dalla Camera di Commercio in questo ambito e nel costante aggiornamento del proprio personale, oltre ovviamente alle preziose sinergie messe in atto con altri enti operanti in questo ambito.
Una novità da annunciare in esclusiva a ImpresaVda ?Sarebbe per me troppo facile in vista del prossimo rinnovo delle cariche camerali lanciarmi in qualche annuncio sensazionalista, ma questo non fa proprio parte del mio carattere. Il momento è serio, e credo servano persone che conoscono a fondo il mondo imprenditoriale valdostano per poter garantire alle nostre aziende il giusto supporto in questo momento di difficoltà, senza tanti fronzoli o promesse che non si possono mantenere. In questi due anni, insieme ai componenti della Giunta camerale, abbiamo cercato di dimostrare con concretezza che l'impegno, la serietà e lo scrupolo possono permettere di raggiungere importanti risultati senza sperperare fondi che possono così essere reinvestiti sulle aziende e credo che i traguardi raggiunti ci possano aver dato ragione. Adesso speriamo di poter proseguire in questo lavoro con la stessa serietà e lo stesso scrupolo.
Che cosa sogna un presidente di Camera di Commercio?Di dare una maggior efficienza alla propria struttura in virtù del fatto. E che le aziende oltre a riconoscersi nella Camera di Commercio – come è già successo - ci facciano i complimenti dicendoci “grazie a voi abbiamo fatto questo”. Questo per me significa aver centrato l’obiettivo.
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