9 ottobre 2013

#Credito: A Pont-Saint-Martin #Unicredit festeggia la filiale centenaria



Oggi è stato festeggiato il centenario della storica filiale UniCredit a Pont Sant Martin in via Emile Chanoux, 53. L’istituto infatti - allora Cassa di Risparmio di Torino - aprì la filiale esattamente un secolo fa.

All’inizio del secolo scorso, la crescita economica dell’Italia soffriva i riflessi di una grave crisi iniziata nel 1907. Il quarto governo Giolitti stava cercando di porvi rimedio operando importanti riforme a sostegno dell’industrializzazione; proprio mentre dalle zone meno sviluppate giungeva al culmine un massiccio fenomeno di emigrazione iniziato oltre 25 anni prima. Il 1913 è un anno importante dal punto di vista della produzione industriale in quanto il 7 ottobre nelle sue fabbriche l’americano Henry Ford introdusse la catena di montaggio (che poi venne ripresa solo 4 anni dopo al Lingotto di Torino) . E’ inoltre l’anno in cui, sempre a ottobre, Albert Einstein inizia la divulgazione delle ricerche sulla relatività. E a livello internazionale fu anche l’anno dell’inaugurazione del Canale di Panama, che metteva in comunicazione l’Oceano Atlantico con il Pacifico. Ci stiamo avvicinando alla Prima Guerra Mondiale.

In questo contesto, tutt'altro che omogeneo, si assistette a diverse aperture di sportelli bancari.

C’era, di fondo, la volontà di andare incontro a una nuova propensione al risparmio degli Italiani, di “conservare ed accrescere il tenue risparmio di giornalieri guadagni” dei cittadini delle classi meno agiate per generare ricchezza e opportunità di crescita sociale. Uno di questi sportelli era quello della Cassa di Risparmio di Torino a Pont Sant Martin.

All’evento celebrativo sono intervenuti molti clienti dell’agenzia. Per UniCredit erano presenti i vertici dell’Istituto, Vladimiro Rambaldi, Deputy Manager Nord Ovest, Francesco Saracino Direttore Area Valle d’Aosta, il direttore del Distretto bassa Valle d’Aosta Moreno Marangon e Marco Brunello, direttore dell’agenzia di Pont Sant Martin. Presenti anche il Sindaco Guido Yeuillaz e il Parroco di San Lorenzo Claudio Perruchon.

All’inizio del Novecento c’era la necessità di rendere capillare la raccolta sia nei centri maggiori che in quelli agricoli e convogliarla in impieghi per la nascente industria dei grossi centri; per non dimenticare la crescente richiesta di sportelli bancari ove far pervenire le ingenti rimesse degli emigrati all’estero.

Furono ben diciassette le agenzie Unicredit che nacquero nel 1913 nel Nord Ovest sotto le insegne della Cassa di Risparmio di Torino e del Credito Italiano. Agenzie che hanno affrontato cento anni di vita del nostro paese, due guerre mondiali, gli anni dell’autarchia e del boom economico, gli anni di piombo e quelli della “new economy”.

Breve Storia della Cassa di Risparmio di Torino e della Filiale di Pont Saint Martin
Il 4 Luglio 1827 nasce la Cassa di Risparmio presso la Cassa de’ Censi e Prestiti della Città di Torino al fine di “conservare ed accrescere il tenue risparmio di giornalieri guadagni” dei cittadini delle classi meno agiate.

Nel 1853 la Cassa di Risparmio si affranca dal Municipio di Torino e diviene un’entità autonoma e nel 1882 si trasforma da ente morale a impresa di credito. La beneficenza e l’investimento in imprese industriali sono parte della nuova missione: raccogliere i risparmi minuti per generare ricchezza e opportunità di crescita sociale. Durante i primi venti anni del nuovo secolo la Cassa finanzia l’industria tradizionale cotoniera e laniera e quella innovativa idroelettrica e automobilistica.

La Cassa di Risparmio inizia a favorire l’inserimento dei depositi locali nei circuiti del finanziamento industriale a partire dal primo decennio del 900. Il passo decisivo in questa direzione fu compiuto nel 1906 con la modifica dello Statuto che riformò i criteri per la raccolta dei depositi, la destinazione degli utili e l’investimento dei fondi. In questo contesto prosegue un processo di radicamento nel territorio piemontese, iniziato con l’apertura della filiale di Chieri con delibera del 19 dicembre 1892, che porta all’inaugurazione di nuove filiali e succursali foranee per attrarre clienti tra i ceti meno abbienti e i piccoli e medi imprenditori, che costituivano l’asse portante dell’economia urbana.

Spesso i comuni minori rappresentavano il bacino di riserva da cui la Cassa raccoglieva il risparmio da destinare ai nascenti insediamenti industriali. Una tendenza confermata dall’incremento delle sovvenzioni a industria e commercio per mezzo di sconti cambiari e mutui concessi agli enti locali “per la creazione di infrastrutture e impianti industriali”.

Nel 1907 la Cassa elabora un progetto di apertura delle succursali fuori dalla città di Torino. Il progetto prevedeva di riunire le succursali in gruppi di tre/quattro comuni che superavano i cinquemila abitanti e posti sulla stessa linea ferroviaria o su linee comunicanti. Ogni succursale dove restare aperta da uno a tre giorni alla settimana, principalmente nei giorni di mercato e nelle domeniche. Il personale incaricato, un impiegato e un cassiere, potevano così servire a tutto il gruppo, con grande risparmio di spesa. Fondamentale in questo progetto era una preventiva intesa della Cassa con le autorità comunali. La Banca, inoltre, aveva previsto che qualora un comune acquisisse una tale importanza da richiedere l’apertura per un maggior numero di giorni, il Consiglio poteva deliberare un diverso raggruppamento o la fissazione della sede stabile.

Il Consiglio di Amministrazione del 4 marzo 1913 decreta l’apertura della succursale di Pont-Saint -Martin  La sua istituzione fu sollecitata su richiesta del capo ufficio della succursale di Ivrea: questa, infatti, a causa dell’aumento dell’attività derivante dall’assunzione del servizio di esattoria, aveva necessità di avere un altro impiegato. Il capo ufficio di Ivrea aveva dunque proposto l’apertura di due nuove succursali: una a Pont S. Martin con servizio nei giorni di sabato e domenica, l’altra a Verrès aperta la domenica e il lunedì. Il nuovo impiegato richiesto per Ivrea avrebbe così prestato servizio tre giorni nelle nuove succursali e il resto della settimana nella sede. Nell’aprile 1913 vengono nominati i cassieri locali per le due nuove succursali: a Pont-Saint -Martin viene scelto Caldi Leonardo che in caso di impedimento o assenza aveva l’obbligo di farsi supplire dal farmacista Achille Gallo; a Verrès è incaricato Costante Quagliotti.

Nel 1923 il Consiglio delibera l’aumento di una giornata di servizio per Pont-Saint -Martin e affida la reggenza della succursale a Giuseppe Michetti, che aveva saputo dimostrare un ottima conoscenza dell’ufficio in qualità di cassiere. Nel maggio 1925 con la trasformazione della succursale in agenzia viene nominato agente Emilio Christillin. Qualche anno più tardi, nel 1928, le giornate di apertura furono aumentate da tre a quattro.

Nel 1927 la Cassa di Risparmio di Torino celebra il suo centenario: è il primo istituto di credito in Piemonte e la seconda cassa di risparmio in Italia con 127 succursali e 507mila depositanti e nel 1928 incorpora la Cassa di Risparmio di Casale Monferrato.

Dopo le dimissioni di Alberto Geisser nel 1928, fu nominato presidente Cesare Maria De Vecchi, uno dei quadrunviri della “marcia su Roma”. L’anno successivo fu sostituito dal senatore Giuseppe Broglia. La Cassa di Torino, come altre istituzioni, perde la propria autonomia per seguire le indicazioni del governo centrale. Furono finanziate soprattutto le opere pubbliche e il credito agrario.

Nell’immediato dopoguerra la CRT opera attivamente per la ricostruzione finanziando enti locali e industrie private, imprese agrarie e società impegnate nella realizzazione di imponenti opere infrastrutturali.

Nel maggio 1948 la Cassa definisce una nuova organizzazione delle dipendenze, classificandole in cinque categorie. Le dipendenze di città e quelle di I, II e III categoria vengono denominate “succursali”, le dipendenze foranee di IV e V categoria definite “agenzie”. La dipendenza di Point S. Martin viene classificata di V categoria.

I servizi verso il cliente sono rinnovati con l’impiego delle nuove tecnologie informatiche. Nel corso degli anni settanta e ottanta l’istituto estende le proprie attività in Italia e all’estero. Alla fine degli anni ottanta, viene adottato un nuovo marchio, che simbolizzava l’identità di grande impresa creditizia, attenta ai bisogni dei clienti, radicata nella regione d’origine, proiettata su un mercato finanziario ormai globale.

Nel 1991 si registra la trasformazione in Banca CRT S.p.A. con il passaggio da ente a impresa. A seguito della Legge Amato, nello stesso anno nasce la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.

Nel ’95, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino approva l’accordo con la Holding Unicredito per dar vita a Unicredito Spa, mentre nel 1998, dall’accordo fra Unicredito Spa e il Credito Italiano, nasce il progetto UniCredito Italiano.

Nel 2002 avviene la fusione di BANCA CRT in UniCredito Italiano e il contestuale conferimento dell’attività bancaria a UniCredit Banca.

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